gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Inginocchiati straniero... I cadaveri non fanno ombra!
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Lazar Peacock, è un risoluto cacciatore di taglie la cui firma consiste in un buco in fronte alla vittima di turno. Spesso oltre alla taglia intasca anche il bottino del ricercato a cui dava la caccia e lo nasconde in una sorta di cimitero privato presidiato da uno sciancato al quale ha risparmiato la vita. Stanley, quest'uomo, rimasto zoppo per un colpo di Lazar al ginocchio, si è sempre professato innocente e il cacciatore è anche disposto a credergli stracciando la taglia che ha sulla sua testa ma solo dopo che avrà completato il suo compito che è quello di arricchirsi il più possibile con taglie e bottini e poi filarsela per godersi la vita. Così il povero Stanley che sta pagando colpe non sue, aspetta con pazienza il giorno in cui lo lascerà libero. Intanto Lazar è arrivato a Palo Pinto, un villaggio di confine, dove spadroneggia il ricco Barrett che assolda per pochi pesos i poveri peones da impiegare nella sua miniera d'oro. Si avvale dell'aiuto di Medina e della sua banda di scagnozzi, ai quali non risparmia modi bruschi per spronarli a far fruttare il lavoro da schiavi al quale soggiacciono tanti disperati, le cui pene sono appena sollevate dall'opera della bella Maja, una sorta di curandera. Lazar si fa subito rispettare mandando al Creatore quattro scagnozzi di Medina per poi affrontare a muso duro Barnett in persona al quale sventola in faccia la taglia che ha sulla testa quando si chiamava Billy Ring. Se non vuole finire come gli altri deve aumentare la sua taglia con altri zeri fino ad arrivare a 100.000 dollari se vuole vederlo girare sui tacchi e lasciarlo in vita. Nel frattempo è arrivato anche un altro gringo che segue Lazar come un ombra e che si rivelerà nel classico duello finale. Barrett con Medina e la sua banda vengono facilmente eliminati e quando Lazar torna con l'ennesimo malloppo nel covo cimitero ecco che il giovane straniero si presenta per essere il figlio dello sventurato Stanley che Lazar ha soggiogato. Vorrebbe spartire il grosso bottino accumulato con loro e chiuderla lì, ma il giovane non vuol sentir ragioni e quando si dispongono per fronteggiarsi inevitabilmente, Lazar viene anticipato e ucciso cadendo direttamente dentro la bara piena di soldi che Stanley aveva curato nel tempo. L'abbraccio commosso con il figlio chiude questo convenzionale western nostrano. Demofilo Fidani, firmandosi con il solito pseudo di Miles Deem, gira in contemporanea con un cast pressoché identico anche Arrivano Django e Sartana... è la fine e aldilà della resa un po' meno sconclusionata del citato, mostra evidenti lacune negli esterni dove campeggiano a volte impietosamente i segni degli scavatori. Buoni al contrario gli interni e le scene di azione.
Inginocchiati straniero... I cadaveri non fanno ombra! Italia 1970
Regia: Demofilo Fidani Miles Deem Musiche Coriolano Gori con Jack Betts: Lazar Peacock, il bounty killer (accreditato Hunt Powers) Franco Borelli: lo straniero (accreditato Chet Davis) Ettore Manni: Barrett, alias Billy Ring Simonetta Vitelli: Maja (accreditata Simone Blondell) Benito Pacifico: Medina (accreditato Dennis Colt) Gordon Mitchell: Roger Murdock Attilio Dottesio: Sanchez (accreditato Dean Reese) Pietro Fumelli: Stanley Amerigo Castrighella: scagnozzo di Barrett (accreditato Custer Gail) Mario Cappuccio: un minatore Manlio Salvatori: uno sceriffo Eugenio Galadini: Tom, il proprietario dell'emporio Giglio Gigli: uno sgherro di Medina Mila Vitelli Valenza: Jole (accreditata Mary Ross)
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati