gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
I due crociati
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Ciccio VIII Visconte di Braghelunge e signore di Ripafratta per aver promesso a suo padre morente di ampliare i possedimenti ricevuti in eredità è stato costretto a chiedere nuove tasse facendo sollevare così il popolo che lo ha cacciato e bandito per sempre da quei luoghi. Si era avvalso, il tapino, di tale Francodi Carrapipi uno squinternato Capitano di Ventura forte di un esercito di un solo uomo, Biagio, e per giunta pure pavido. Così insieme con il povero consigliere del deposto Ciccio, vagano in quattro per lande in cerca di cibo finché incontrano un cavaliere crociato che li arruola per la spedizione che Goffredodi Buglione sta allestendo. Vitto e alloggio garantiti e uno scudo al giorno che i nostri scopriranno non essere moneta ma scudo vero e proprio che verrà sostituito giornalmente in caso di rottura. Come scopriranno a suon di digiuni forzati che nemmeno il vitto era quel che speravano. Inoltre mandano involontariamente all'aria un piano che vedeva la vergine guerriera Clorinda, figlia del Buglione, farsi rapire dai Saraceni per venir condotta nell'harem del Saladino e da lì studiare un piano per assaltare il suo campo e farlo pervenire in segreto al padre. I due vengono cacciati e vagabondando vengono catturati dai mori che li conducono a palazzo dove diventano assaggiatori ufficiali del saladino. Ruolo questo che sta costando la vita a numerosi e precedenti sventurati e che con tutta probabilità sarebbe toccato anche a loro se la solita goffaggine non gli garantisse una provvidenziale confusione e successiva fuga nell'harem. Qui scoprono che Clorinda nel frattempo si è intrufolata tra le mogli del moro e affida loro un piano che prevede l'assalto al campo nemico passando per una galleria che corre sotto e parte da un'oasi vicina. I nostri nonostante vengano scoperti e inseguiti, riescono a portare il piano al Buglione e successivamente essere rispediti dal nemico per la sua attuazione. L'impresa nonostante loro riesce e come premio invece di terre e titoli nobiliari viene prospettata un'altra guerra ancor più pericolosa contro i Turchi, cosa questa che li vede decidere su due piedi di darsela a nuoto il più lontano possibile. Semplice come gran parte dei film girati dai due e al tempo godibile e pieno di battute che Franco sapientemente infila in ogni occasione. Con loro la stupenda bellezza nordica di Janet Agren al suo esordio nel cinema.
I due crociati Italia 1968
Regia: Giuseppe Orlandini Musiche Coriolano Gori con Franco Franchi: Franco di Carrapipi Ciccio Ingrassia: Ciccio VIII Visconte di Braghelunge Janet Agren: Clorinda Fiorenzo Fiorentini: consigliere di Ciccio Umberto D'Orsi: Goffredo di Buglione Ignazio Leone: Biagio Pietro Ceccarelli: Tazio Furio Meniconi: il 'Saladino' Marco Tulli: Fra Giulivo Nino Fuscagni: Riccardo Cuor di Pantera Enzo Andronico: il guercio Fabio Testi: cavaliere crociato
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati