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Sucker Punch
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Rinchiusa a Lennox House, un severo istituto psichiatrico, Babydoll è vittima del suo crudele patrigno. Alla morte di sua madre infatti aveva ereditato le sue ingenti fortune insieme con la sorellina, scatenando le ire del patrigno che in un violento alterco costringeva Babydoll a sparargli ferendolo però di striscio e uccidendo involontariamente con quel colpo la sorellina. La ragazza affidata alle cure malefiche del dirigente Blue Jones dovrebbe, secondo prassi dell'istituto, venir lobotomizzata nel giro di cinque giorni entro i quali dovrebbe arrivare sul posto il medico preposto. Il patrigno che vuol togliersela per sempre di torno, offre, in aggiunta al prezzo pattuito con il bieco Blue, altri bei dollaroni affinché il lavoro venga portato a termine. Babydoll, conscia del suo destino inizia come forma di evasione a fantasticare memorabili imprese alle quali partecipare con altre quattro sventurate recluse come lei: Sweet Pea, sua sorella Rocket, Blondie e Amber. Tutte cinque immaginate come prostitute ballerine di un bordello con teatrino burlesque per intrattenere i clienti facoltosi. Servono alcune cose per poter evadere da quel luogo, tipo la mappa dell'istituto con le sue uscite, un accendino per dar fuoco a qualcosa e innescare un allarme antincendio atto a far aprire in automatico le porte. Poi un coltello per ogni evenienza e infine la chiave passepartout che Blue ha sempre con sé appesa al collo. Per far questo Babydoll si lascia andare a danze sfrenate durante le quali gli astanti vengono rapiti dalle sue movenze consentendo di volta in volta alle sue amiche di rubare gli oggetti necessari alla fuga. Nelle sue danze oniriche Babydoll è avvicinata da un Saggio che di volta in volta le spiega la missione da compiere, che nella realtà è l'ottenimento dell'oggetto, e che vede impegnate le cinque in mirabolanti imprese. Contro soldati tedeschi zombi mossi dal vapore, nelle trincee della Prima Guerra Mondiale o contro tre possenti Samurai robot giganteschi o Draghi sputafuoco nel bel mezzo di una battaglia in stile GOT o Il Signore degli Anelli per poi doversi confrontare con Blue che ha scoperto tutto e vuole punizioni esemplari. Ne uccide due ma poi mentre tenta di violentare Babydoll, questa lo ferisce con il coltello rubato e gli strappa la chiave con la quale aprire le prime porte e fuggire dopo aver creato un principio di incendio. Con lei solo Sweet Pea che una volta fuori, dopo aver scoperto la presenza di molte guardie, teme sia finita. Ma Babydoll comprende che è lei stessa l'ultimo tassello per la riuscita dell'impresa e attira su di sé le guardie consentendo a Sweet Pea di fuggire. Rassegnata subisce la lobotomia ma la sua amica è in salvo su di un autobus che si allontana, "con tanta strada da fare" come le suggerisce l'autista che ha l'aspetto del Saggio dei suoi sogni. Con una trama che si dipana su tre livelli distinti, l'iniziale dramma, il fantasy onirico della seconda parte e l'action puro, Snyder, come da lui stesso ammesso, dirige una storia folle che ha momenti magici nella furibonda battaglia contro i nazi-zombi resa memorabile da effetti speciali incredibili e con impiego di dirigibili e aerei della Prima Guerra. Parimenti efficace la battaglia contro orchi corazzati e draghi in pieno stile Tolkien. Ottimo il cast e la ricostruzione ambientale, con menzione per le scene di azione che a quanto sembra hanno avuto una meticolosa e adeguata preparazione con allenamenti quotidiani degli attori coordinati da esperti maestri d'armi e stuntmen. Da vedere.
Sucker Punch Stati Uniti d'America 2011
Regia: Zack Snyder Musiche Tyler Bates, Marius De Vries con Emily Browning: Babydoll Abbie Cornish: Sweet Pea Jena Malone: Rocket Vanessa Hudgens: Blondie Jamie Chung: Amber Carla Gugino: Madame Vera Gorski Scott Glenn: Il Saggio Oscar Isaac: Blue Jones Jon Hamm: Il Giocatore e il Dottore Gerard Plunkett: Il Patrigno / Padre O'Rourke e il Sindaco
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
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