Totò: Chi si ferma è perduto
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna.
L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro.
Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto.
Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno?
Ribadisco, il "Principe" era 50 anni avanti.... chapeau!
L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro.
Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto.
Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno?
Ribadisco, il "Principe" era 50 anni avanti.... chapeau!
O forse l'Italia è 50 anni indietro??
RispondiElimina:)
Ottima riflessione ragioniere, è sempre questione di tempo.
RispondiEliminaIo sono un amante del vecchio adagio "si stava meglio quando si stava peggio" ..... almeno allora si sorrideva!
cari colleghi avete ragione entrambi
RispondiEliminama una cosa mi salta all'occhio ...
quel Santoro non è cambiato una
virgola è rimasto sempre all'anno
... ZERO
;-))
Ben tornato Paolino ... purtroppo convergo parallelamente col ragioniere ... l'Italia s'è fermata, ma purtroppo gli altri nel frattempo sono andati avanti ... e si girano dicendoci "vieni avanti cretino"
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