Un cazzotto nello stomaco dello spettatore benpensante. L’ ingordigia di un mondo che ha fatto del profitto un Dio, un Moloch , al quale sacrificare ogni qualsivoglia elementare diritto alla vita relegandolo miseramente al livello di sopravvivenza. Un appello alle coscienze di chi ancora crede nel modello americano di vita e di sviluppo. Questo film di Michael Moore arriva dritto al cuore di chi lo guarda perché non parte dal presupposto di condanna tout court, ma dal tentativo di riportare sulla giusta strada questo “ Capitalismo ”, ormai diventato mostro. Ne percorre le strade, dal dopo guerra quando in America cresce a dismisura grazie alla concomitante distruzione dell’industria giapponese e tedesca e arriva fino ai giorni nostri con tanti esempi, tra i più crudeli, disumani e grotteschi ci possano essere. La crisi dell’industria americana, senza concorrenza prima, che col rifiorire di quelle europee e orientali perde sempre più colpi e reagisce con altrettanti tagli e licenziame...