Il giorno dopo la fine del mondo
Harry Baldwin è appena partito con la moglie Ann e i figli Rick e Karen per un week end sulla Sierra Nevada di pesca e riposo sulla loro roulotte, quando un bagliore ripetuto in lontananza li allarma. Fermatisi su di una piazzola si accorgono che un enorme fungo atomico sta alzandosi sopra Los Angeles e Ann vorrebbe fare immediato rientro per accertarsi delle condizioni di sua madre rimasta a casa. Sulle prime il marito Harry la accontenta ma si rende immediatamente conto che un flusso enorme di auto sta scappando dalla costa. Le trasmissioni radio sono saltate e con esse anche i telefoni per cui Harry decide di voltare i tacchi anche lui e cercare di raggiungere la Sierra avvalendosi di stradine poco battute. Riesce a far scorta di benzina, anche se i prezzo sono lievitati paurosamente e la gente sembra in preda a violenza incontrollata. Compra quanti più viveri possibili e anche armi per poi, dopo un'estenuante, marcia forzata irta di pericoli, raggiungere il posto per il camping che conoscono molto bene. Suo figlio Rick aveva anche esplorato una grotta durante l'ultimo campeggio e sembra sia adatta a resistere per un po' riparati meglio dalle possibili radiazioni. Le radio iniziano a dare informazioni di emergenza a orari regolari e quella che sembrava ai Baldwin una terribile ipotesi si concretizza quando lo speaker conferma che diverse città sotto state attaccate comprese Londra e Parigi e che i danni sono incalcolabili come le vittime. Tuttavia il Governo ha sferrato un contrattacco del quale non si conoscono ancora gli esiti. Nascosta la roulotte i Baldwin passano in pace i primi giorni fin quando un terzetto di balordi che avevano già incontrato sul cammino, li incrocia nuovamente. Sorprendono la giovane Karen mentre sua madre sta lavando i panni e la violentano prima che la donna, accorsa alle urla della figlia, gli spari contro senza colpirli. Al ritorno degli uomini scatta la caccia a quei tre con la ferma intenzione di vendicarsi e quando li sorprendono in una fattoria lì vicino, Harry fredda i due che si trovavano in casa. Un terzo, Carl, non era presente al momento e una giovane segregata in casa, Marilyn Hayes, racconta di essere stata tenuta prigioniera dopo che i tre avevano ucciso i suoi genitori. Stessa sorte era toccata a un'altra coppia che come loro si era rifugiata nei paraggi. La ragazza viene portata con loro nella grotta e si affeziona nei giorni seguenti al suo coetaneo Rick. Questi, sorpreso con lei a spaccar legna, viene ferito da Carl che era piombato all'improvviso prima di venir ucciso dalla ragazza. Rick è ferito e serve un medico che provvidenzialmente gli ricuce l'arteria della gamba parzialmente lesionata ma al giovane serve immediatamente sangue se no non ce la farà, avendone perso troppo. Inizia una corsa disperata in auto mentre la radio dà notizia che il nemico ha chiesto un armistizio le cui condizioni stanno per venire approvate. La legge è ristabilita e l'esercito pattuglia le strade come quella provvidenziale camionetta che ferma Harry e, constatata l'urgenza, lo indirizza al più vicino centro soccorsi nei paraggi. Fine di un incubo e di un buon film a metà tra il thriller e la fantascienza apocalittica. Ray Milland lo dirige e interpreta con puntiglio alla one man show facendosi aiutare dal resto del cast al minimo indispensabile.
Panic in Year Zero!
Stati Uniti d'America 1962
Regia: Ray Milland
Musiche Les Baxter
con
Ray Milland: Harry Baldwin
Jean Hagen: Ann Baldwin
Frankie Avalon: Rick Baldwin
Mary Mitchel: Karen Baldwin
Joan Freeman: Marilyn Hayes
Richard Bakalyan: Carl
Rex Holman: Mickey
Richard Garland: Ed Johnson
Willis Bouchey: dr. Powell
Neil Nephew: Andy
O.Z. Whitehead: Hogan
Russ Bender: Harkness
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