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Fantozzi 2000 - La clonazione
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Alla vigilia del terzo millennio la Megaditta è alle prese con l'insubordinazione degli impiegati forti del sempre più agguerrito appoggio dei sindacati e appare chiaro a tutti che remissivi del tipo del compianto Ragionier Fantozzi non ne esistono più dopo la sua dipartita. Così ad uno scienziato del gruppo viene in mente di tentarne la clonazione, se solo avesse a disposizione del materiale genetico del Fantozzi. Cosa alla quale provvede sua moglie Pina che ha custodito negli anni una ciocca dei suoi capelli avuta in dono il giorno del loro fidanzamento. Con questa lo scienziato ricrea una copia perfetta del ragioniere che dopo essere uscito da un'enorme cozza, nella quale è stato coltivato, riconosce sua moglie e le alte sfere della sua ex ditta, come se niente fosse accaduto. Tanto che é immediatamente pronto a soddisfare ogni esigenza dei suoi superiori, ad iniziare dal dover sorvegliare l'ultimo rampollo del Duca Conte che sembra non segua le orme paterne. E' l'inizio delle nuove disavventure del nostro che dopo aver fallito con il giovane ed aver ricevuto come pattuito 39 frustate, ripetute per l'assenza in prima fase del Duca, si butta nella forsennata corsa alla super vincita dell'enalotto. Una febbre, quella del Superenalotto, che sta contagiando l'intero paese e che sta portando sul lastrico lo stesso Fantozzi che ha impegnato mobili e quant'altro, fino alla puntata finale che con gli ultimi spiccioli rimasti affida a sua moglie per la giocata. Ma la donna dopo una lunga coda al botteghino preferisce risparmiare quei pochi soldi e quando il marito scopre che la sequenza dei sei numeri è la medesima che sta giocando da tempo, esplode di gioia. La moglie Pina non sa come fare a dirglielo e la notizia della sua vincita si sparge immediatamente in giro facendogli ottenere un credito illimitato e allettando la sua antica fiamma, la Signorina Silvani, che adesso è ben disposta. E siccome Pina si è dileguata dopo avergli lasciato un biglietto nel quale gli spiegava di non aver giocato e di fuggire, in pena per avergli bruciato una così grande occasione, l'uomo pensando a uno scherzo scappa con la Silvani, andando a vivere in un lussuoso castello. Compra anche dei gioielli per la sua amata e una pelliccia costosissima di panda, firmando sempre cambiali, finché si scopre che non ha effettivamente una lira, facendo infuriare i creditori e lasciare dalla Silvani. Di nuovo a casa con Pina che è tornata da lui, ecco arrivare la nipotina Uga, figlia di Mariangela e Bongo al momento in Africa, che ha le sue prime turbe sessuali per un bel spogliarellista che si esibisce con i Centocelle Nightmare. I nonni hanno il loro bel da fare per riuscire a convincerla di lasciar perdere, in un divertente siparietto nel quale nonno Ugo, travestito da donna, dovrà sottostare alle attenzioni erotiche del bel fusto. Di nuovo a casa ricevono un inaspettato invito a nome di Ugo Fantocci per il Gran Galà, organizzato dalla contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare. Pina ritiene si tratti di uno sbaglio ma Ugo che viene chiamato Fantocci da sempre pensa il contrario e si riveste di tutto punto da simil Commodoro per parteciparvi tra le tante altre figure di spicco. Purtroppo come sua attitudine finisce per combinare una serie infinita di disastri fino all'arrivo del vero Fantocci che li costringe a rovinosa fuga in gommone. Fermati dalla Guardia Costiera e scambiati per immigrati clandestini vengono riaccompagnati in Albania e sbarcati nei pressi di Valona. Qui Ugo con i pochi soldi rimasti chiede a Pina di andare a comprare due fucili per suicidarsi e farla finita con questo mondo crudele. Ma ecco che un bagliore improvviso e un oggetto li sorvola cadendo poco distante. Accorsi sul posto si ritrovano di fronte un alieno che spiega loro di aver girato in lungo e in largo le galassie senza trovare un mondo dove prevalga l'amore e chiede loro se è finalmente arrivato in quello giusto. Ecco allora Fantozzi suggerire a sua moglie di comprarne tre di fucili, uno anche per il nuovo sfortunato arrivato. Dedicato al Rag. Filini - Gigi Reder - morto poco prima, è l'ultimo film sul Ragioniere più amato d'Italia e che sebbene non ebbe fortuna ai botteghini, tanto da decretarne la fine della serie, è sempre un valido esempio di quel modo di essere che Paolo Villaggio ha saputo dare al suo intramontabile personaggio.
Fantozzi 2000 - La clonazione Italia 1999
Regia: Domenico Saverni Musiche Fabio Frizzi con Paolo Villaggio: Ugo Fantozzi Milena Vukotic: Pina Fantozzi Anna Mazzamauro: signorina Silvani Paolo Paoloni: Duca Conte Balabam Dodi Conti: Uga Fantozzi Stefano Masciarelli: impresario Mirta Pepe: commissario PS Irma Capece Minutolo: Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare Aldo Ralli: scienziato Evelina Gori: contessa madre Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare Lenka Lanci: invitata al cenone Guido Nicheli: insegnante Sergio Forconi: militare accecato Claudio Ricci: Adalberto Maria Balabam Lorenzo Vizzini: figlio dell'avvocato Barambani Jacopo Sarno: Pier Ulderico Kobram Simone Ascani: figlio del dottore e con i Centocelle Nightmare
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
S tefano Cunningham col fido keats ha spodestato Re Enrico proclamatosi al suo posto Sovrano d'Inghilterra . Il vecchio re morente e in attesa del ritorno di suo figlio dalla Terra Santa aveva dato pieni poteri al fido York al quale aveva consegnato la sua figlioletta per metterla in salvo. Ma York viene subito incarcerato e torturato affinché riveli il luogo dove è custodita la mitica Spada Normanna che conferisce a chi la impugna il diritto assoluto di governare su tutti i popoli della Britannia. Prima di morire il vecchio rivela a un altro detenuto che il luogo dove la spada è nascosta è inciso nel retro di una medaglietta che aveva al collo la piccola figlia del re defunto. Quel detenuto che riesce ad evadere è il giovane e valoroso Ivanhoe di ritorno dalla Terra Santa in incognito dove combatteva col figlio del re morto in battaglia. La situazione in patria è quindi cambiata ma per fortuna c'è gente disposta a battersi contro il tiranno e può iniziare la lotta c...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
Fin da bambino il forte ha sempre rappresentato per me quel luogo della fantasia che è spazio sicuro e di difesa in un ambiente ostile. Quante volte avremo giocato da bambini immaginandoci sulle palizzate a respingere l'attacco degli indiani. Con questo spirito mi son messo comodo a guardare il film e il titolo lasciava presagire un certo tipo di dinamiche a me particolarmente gradite. Ricordo ancora quando con mamma entrammo al cinema per recuperare mio fratello che era alla consueta terza visione domenicale e mi rimasero impresse in quei pochi attimi le recinzioni del forte che bruciavano e un trombettiere, che suonando disperatamente a raccolta, si beccava una freccia nella tromba; potessi vederlo quel film del quale non so nemmeno il titolo!! E invece in questo che sto per raccontarvi il forte si intuisce ma non si vede o meglio viene inquadrato solo un portone con spuntoni metallici in testa che si apre o chiude per tutta la durata. La storia pertanto si svolge in esterno...
N on montare una tenda sulla tua nave, non dormire mai in casa perché un nemico all'interno potresti trovare. Sul suo scudo dorme il vichingo e con la spada in mano. La volta celeste è la sua tenda. Quando imperversa feroce la bufera issa la vela fino in cima. Oh come è felice il re della tempesta! Conducila verso il vento, falla volare! Meglio affondare che ammainare. Chi si arrende è schiavo delle sue paure ... Asbjörn figlio del defunto Re Harald è scampato ad una faida interna che ha visto suo padre soccombere a chi ora li ha banditi. Con gli uomini rimasti fedeli sta navigando alla volta di Lindisfarne in Inghilterra ma una violenta tempesta li fa naufragare su una costa rocciosa. I sopravvissuti comprendono di trovarsi molto più a nord, in Scozia , quando vengono attaccati da un drappello militare che viene da loro respinto e decimato. Solo un soldato riesce a salvarsi correndo con un cavallo al castello del suo padrone Re Dunchaid . Il gruppo scortava la principe...
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