Sui marciapiedi
M ark Dixon, detective della polizia di New York, a causa dei suoi metodi violenti è spesso in conflitto col suo superiore il quale lo avverte, dopo l'ultimo pestaggio, che nel caso di ulteriori lamentele lo rimetterà in divisa a dirigere il traffico: "Il suo dovere è trovare i criminali, non punirli". L'occasione per aggravare la sua situazione si presenta di lì a poco quando un texano di passaggio in città viene ucciso in una bisca clandestina e il maggior sospettato è un certo Ken Paine che stando alle testimonianze si è azzuffato con quell'uomo dopo che questi gli si era scagliato contro per un ceffone rifilato da Paine alla donna che lo accompagnava. Lei, Morgan Taylor, se ne era andata e quindi non aveva assistito al delitto così come affermato da Tom Scalise il gestore della bisca e vecchia conoscenza della polizia. Costui affermava che il texano avendo perso mille dollari si era adirato contro Paine e nella zuffa era rimasto ucciso. Dixon non ci crede e deve fare uno sforzo incredibile per non pestarlo visto quel che rischierebbe, per cui avuto l'indirizzo di Paine si reca nel suo appartamento per ascoltare la sua versione dei fatti. Lo trova ubriaco ma professandosi innocente visto che aveva lasciato quell’uomo vivo nella bisca e che era d'accordo con lui per spartirsi la vincita avendolo lui stesso accompagnato in quel luogo con la complicità della sua ex moglie Morgan. Ma invitato a seguirlo al comando l'uomo gli si scaglia contro con veemenza e nella colluttazione che segue un pugno di Dixon lo fa stramazzare a terra dove resta esanime e il poliziotto si accorge che è morto. Non può far altro che far sparire il cadavere facendo intendere in centrale che il soggetto non era in casa e che probabilmente si era dileguato prima del suo arrivo. Dalle indagini successive, Dixon contatta la donna che è l'ex moglie di Paine col quale tuttavia, nonostante fosse separata da tre mesi, manteneva buoni rapporti. Ma quel ceffone rifilatole nella bisca l'aveva indotta a tornare a casa dove suo padre Jiggs Taylor, di professione tassista, al vederla pesta aveva fatto visita a Paine per dargli una lezione. Per fortuna che non era in casa se no gli avrebbe rotto la testa e questa affermazione è agli atti della polizia, che tempo dopo rinviene il cadavere di Paine nel fiume e punta decisamente all'uomo come indiziato maggiore. In realtà è innocente e Dixon è nella tremenda situazione di vedere in cella un estraneo al delitto avendolo lui commesso ancorché per legittima difesa. Lui intende comunque far pagare a Scalise il delitto del texano e cercare di appioppargli anche quello di Paine tanto è un criminale incallito. Promette di aiutare Morgan con la quale sta allacciando una relazione sentimentale mettendole a disposizione denaro e legali di fama, per poi giocare la sua ultima carta. Prima di affrontare Scalise nel suo covo, scrive di suo pugno una lettera per l'ispettore da aprirsi in caso di sua morte dove racconta i fatti della morte accidentale di Paine a causa sua e poi si reca da Scalise dove rischia seriamente la vita restando ferito in una sparatoria prima di far catturare lui e la sua banda ponendo fine alle loro malefatte. Poi con Megan a braccetto, felice per lo scagionamento di suo padre, si reca dall'ispettore pronto ad elogiarlo per la brillante impresa e a restituirgli la lettera, visto che è ancora vivo e vegeto. Ma lui lo invita a leggerla venendo immediatamente messo agli arresti nello sgomento di Megan che lo abbraccia e bacia in un commovente commiato promettendogli di aspettarlo visto che si tratta pur sempre di un omicidio involontario e causato da una legittima difesa che verrà senz'altro provata consentendogli di tornare libero in poco tempo.
Un denso noir diretto con mestiere dal maestro Otto Preminger, con la coppia Dana Andrews e Gene Tierney diretta sei anni prima in Vertigine, ottimi protagonisti con comprimari all'altezza nei vari ruoli e una trama tale da fa respirare le atmosfere tipiche del poliziesco americano in bianco e nero degli anni '40 e '50.
Where the Sidewalk End
Stati Uniti 1950
Regia: Otto Preminger
Musiche Cyril J. Mockridge
con
Dana Andrews: Detective Mark Dixon
Gene Tierney: Morgan Taylor
Tom Tully: Jiggs Taylor, suo padre
Gary Merrill: Tommy Scalise
Bert Freed: Detective Paul Klein
Karl Malden: Tenente Thomas
Ruth Donnelly: Martha, titolare del Martha's Cafe
Craig Stevens: Kenneth Paine
non accreditato
Oleg Cassini: stilista, scena atelier
Neville Brand: scagnozzo di Scalise
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