Il bandito senza nome
F erito gravemente da una granata, il soldato George Taylor non ricorda più nulla e dopo una lunga convalescenza e tre anni passati al fronte sul Pacifico, viene congedato per far rientro a casa. O almeno in quello che era il suo ultimo indirizzo desunto dai documenti di congedo, ovvero uno scalcinato hotel di San Francisco. Dal suo portafogli che contiene pochi dollari e una lettera misteriosa, ha scoperto di chiamarsi George Taylor e che ha una borsa in un deposito bagagli che ritira appena giunto in città. Al suo interno vi è una pistola e una lettera di un certo Larry Cravat che gli spiega di aver aperto un conto a suo nome di 5000 dollari presso una banca. Ma quando vi si reca attira l'attenzione dell'impiegato al banco che a sua volta avverte il direttore mettendolo in apprensione al punto da scegliere di dileguarsi subito dall'istituto. Il buio completo sul suo passato lo opprime da troppo tempo e chi è quell'uomo che al solo nominarlo ha scatenato la reazione degli addetti in banca? Inizia così ad indagare finendo in un night dove l'uomo si sarebbe aggirato ma riesce solo a farsi pestare da un misterioso individuo, tale Anzelmo che si avvale di un energumeno di nome Hubert. Anche loro volevano notizie di quel Larry e lo avevano pestato pensando lui potesse saperlo per poi rilasciarlo malconcio nei pressi dell'abitazione di Christy Smith, una entreneuse del locale che aveva visitato e di proprietà di Mel Phillips. Questi allertato dalla donna sembra interessarsi al caso dell'uomo così come il Tenente Donald Kendall della polizia che racconta loro di aver dato la caccia a quell'uomo per via di un traffico ingente di denaro che lo stesso avrebbe cercato di trafugare a un vecchio gerarca nazista che lo aveva spedito in America quando le cose stavano per precipitare, ma che non era mai riuscito ad espatriare finendo ucciso in Germania. Di questo Larry si son perse le tracce dopo un altro omicidio avvenuto al molo Lincoln del porto tre anni prima, data che coincide con l'arruolamento di George e cosa questa che lo induce a pensare di essere lui stesso il Larry della questione. Ma grazie ad un vecchio testimone dell'accaduto, riesce a risalire alla verità e ritrovare la valigia col denaro incastrando il vero colpevole
e facendolo arrestare dalla polizia oltre a far recuperare la somma di denaro. per lui anche se non è completamente tornata la memoria c'è almeno l'amore di Christy, la donna che da subito ha creduto in lui.
Nonostante la regia di un maestro come Mankiewicz, il film è piuttosto aggrovigliato nello svolgersi della vicenda e manca della suspense propria del genere se non in alcuni tratti. Tuttavia la buona recitazione unita ad una fotografia impeccabile e al doppiaggio d'epoca ne fanno un noir da vedere specie in estate dove qualche brivido aiuta a superare la calura propria della stagione.
Somewhere in the Night
Stati Uniti 1946
Regia: Joseph L. Mankiewicz
Musiche David Buttolph
con
John Hodiak: George W. Taylor
Nancy Guild: Christy Smith
Lloyd Nolan: Tenente Donald Kendall
Richard Conte: Mel Phillips
Josephine Hutchinson: Elizabeth Conroy
Fritz Kortner: Anzelmo / dottor Oracle
Margo Woode: Phyllis
Sheldon Leonard: Sam
Lou Nova: Hubert
Fred Aldrich: detective della polizia
Richard Benedict: sergente
Whit Bissell: John il barista
Houseley Stevenson: Michael Conroy
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