John il bastardo
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo, un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ricavato vicino al caminetto. Frugando, come sospettato, trova una cinta da uomo con su inciso un marchio che gli è familiare. Lo ha visto durante l'incontro movimentato con Francisco Tenorio e sua moglie Antonia che John ha aiutato a liberarsi da un gruppo di malviventi che avevano attaccato la loro diligenza. L'uomo gli aveva dato per ricompensa un lingotto di argento con il marchio dei Tenorio, spiegandogli che era figlio di un ricco possidente messicano che oltre a mandrie e vasti terreni aveva anche ricche miniere. Si erano lasciati con un invito ad andare a trovarli in quello che Francisco chiamava il suo regno ed ora quella scoperta mette le ali a John che prontamente si reca in Messico. Qui scopre che il patriarca, Don Diego Tenorio, il suo ipotetico padre, non è morto come si credeva ma estromesso dal figlio e per questo ritiratosi in un convento. Qui John lo incontra e il suo racconto gli conferma la paternità dell'uomo che per tanti anni aveva cercato. E' l'inizio della sua vendetta quando costringe Don Diego a rivelare al figlio di aver un altro fratello così da metterlo subito in contrasto col nuovo arrivato. Come non bastasse John fa valere ancora una volta il suo fascino, seducendo la moglie di Francisco, sua cognata Antonia quindi, che poi si uccide per la vergogna quando viene cinicamente tradita ed esposta da John davanti alla famiglia. Francisco vuole vendicarsi ma troverà la morte nel duello contro John. Questi a sua volta verrà giudicato e condannato a morte da un misterioso uomo vestito di nero, un Danita, un sicario di una setta di Mormoni che doveva vendicare i torti subiti da due consorelle sedotte e non sposate da John. L'uomo nero intima con le colt a John di avvicinarsi alla statua di un santo che deciderà sulla sua sorte, dopo di che spara con precisione a dei puntelli che sorreggevano la statua che cade addosso a John lo schiaccia, uccidendolo alla fine di questo film troppo lungo, contorto e con evidenti lacune in fase di montaggio.
Si salva la colonna sonora di Nico Fidenco e gli esterni del Deserto di Tabernas ad Almeria che ha fatto da degno sfondo a decine di nostri spaghetti.
John il bastardo
Italia 1967
Regia: Armando Crispino
Musiche Nico Fidenco
con
John Richardson: John Donald Tenorio
Claudio Camaso: Don Francisco Tenorio
Martine Beswick: Donna Antonia
Claudio Gora: Don Diego Tenorio
Furio Meniconi: Papa Buck
Gordon Mitchell: il Danita
Glauco Onorato: Morenillo
Gia Sandri: Gertrude
Nadia Scarpitta: Linda
Luisa Della Noce: Sara
Patrizia Valturri: Edith
e con
Thelma Anderson
Remo De Angelis
Loredana Giustini
Margherita Horowitz
Vittorio Manfrino
Mirella Pamphili
Piero Vida
Martine Beswick 2 volte Bondgirl è bellissima il protagonista tutto sommato se la cava e Camaso Volonté è un degno rivale mentre appare evidente la "marchetta" di Mitchell e quoto sul montaggio e la trama troppo lunga e a tratti fuorviante ma nel complesso direi uno dei meno peggio
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