Barry Seal - Una storia americana
B arry Seal, brillante pilota, il più giovane della TWA, arrotonda lo stipendio con piccoli contrabbandi di sigari quando viene contattato dalla CIA per spiare le attività dei guerriglieri filo comunisti in Nicaragua. Così su due piedi lascia la compagnia e nonostante le paure di sua moglie Lucy circa il loro futuro visto che hanno una figlia piccola ed un altro in arrivo, si mette alla guida di un piccolo aereo munito di una potente macchina fotografica col quale sorvolare e scattare immagini di campi di addestramento e luoghi dove i Sandinisti si rifugiano. Ovviamente accolto ogni volta da nutrito fuoco di fucili e mitraglie rendendo ogni sua missione altamente rischiosa e piena di incognite. Ma Barry è anche tipo che sa cogliere al volo le occasioni quando gli si presentano e si mette in combutta con i Narcos per trasportare quantitativi enormi di coca negli Stati Uniti e una volta scoperto dai suoi, accetta di rifornire i Contras negli anni successivi con armi, sempre ovviamente rientrando carico di droga e pieno zeppo di dollari della sua parte che non sa più dove mettere. Arriva perfino a sotterrarli in una zona remota, Mena, Arkansas, che la CIA gli ha offerto affinché non solo rifornisca i Contras ma ne porti diversi in America per essere addestrati dal personale americano. Il tutto creando un campo ex novo nel suo immenso terreno che comprende ovviamente una pista di atterraggio e un hangar di rimessaggio. Arriva anche il terzo figlio e la sua famiglia galleggia letteralmente in un mare d'oro tra soldi e gioielli fin quando le cose ovviamente precipitano. La CIA gli toglie l'appoggio per la prevalenza dei suoi sporchi affari col cartello dei Narcos e il Governo lo costringe a collaborare per incastrare i trafficanti ed addossare loro colpe circa il caos in cui sta versando gran parte del continente sud americano. Per non finire in gabbia per un lunghissimo periodo, accetta la missione e con macchine fotografiche abilmente nascoste nell'aereo riprende i capi del cartello durante l'ultimo carico di droga. Quello che non riesce però a prevenire è una fuga di notizie causata dallo stesso nuovo Presidente Reagan che mostra fiero alla stampa l'operazione con cui venivano smascherati i potenti boss del Cartello di Medellin. Purtroppo per Barry nella foto mostrata alla TV c'è anche il suo volto per cui scatta immediata la condanna a morte da parte della LONGA MANUS mafiosa. Rimasto con i soli gioielli che indossava sua moglie, dopo che era stato loro sequestrato ogni bene da parte della DEA, era riuscito a trasferire preventivamente la famiglia al sicuro, mentre lui adottava ogni precauzione ogni volta che metteva il naso fuori di casa. Siccome scontava una condanna a 1000 ore di lavori socialmente utili, durante il consueto trasferimento all'ente dove prestava servizio, viene raggiunto da un terzetto di sicari sud americani e ucciso nella sua auto.
Tratto da una storia vera si avvale di uno spavaldo Tom Cruise che contribuisce con la sua recitazione a rendere il personaggio forse un po' troppo guascone rispetto al contesto in cui si dipana la vicenda, teatro di crudeltà estrema e rappresentante una pagina non certo edificante della storia recente americana.
American Made
Stati Uniti 2017
Regia: Doug Liman
Musiche Christophe Beck
con
Tom Cruise: Barry Seal
Domhnall Gleeson: Monty Schafer
Sarah Wright: Lucy Seal
Caleb Landry Jones: JB - Bubba
Jesse Plemons: sceriffo Downing
Lola Kirke: Judy Downing
Alejandro Edda: Jorge Ochoa
Mauricio Mejía: Pablo Escobar
Fredy Yate Escobar: Carlos Lehder
Jayma Mays: Dana Sibota
E. Roger Mithcell: Craig McCall
Benito Martinez: James Rangel
Connor Trinneer: George W. Bush
Alpha Trivette: giudice Linkletter
Jed Rees: Louis Finkle
Alberto Ospino: Manuel Noriega
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