I valorosi
D urante la guerra coreana un famoso scrittore, James A. Michener, trasborda da un cacciatorpediniere sulla portaerei USS Oriskany per scrivere una storia che il medico di bordo, il Comandante Kent Dowling, intende narragli. I fatti accaduti alla vigilia di Natale, raccontano le gesta dello Squadrone Piloti VF-192 a bordo dei nuovissimi caccia a reazione Grumman F9F Panther. Per lo più impegnati in reiterati bombardamenti di una linea ferroviaria che non vuol saperne di smettere di funzionare e ogni volta accolti da un nutrito fuoco di contraerea. Il capo squadriglia, Ten. Com. Paul Grayson si è dovuto eiettare finendo in mare dove l'acqua gelida non gli consente una sopravvivenza oltre i 20 minuti di permanenza. Fortunatamente recuperato dall'elicottero e prontamente ristabilito e di nuovo a disposizione per altre missioni ancorché ammonito di non scendere più sotto i 350 metri per non rischiare di venir nuovamente colpito. Il suo record è attorno ai 75 metri dal suolo in picchiata anche perché se non riescono a distruggere completamente quella linea ferroviaria da vicino come potranno farlo da maggior distanza? Ma gli ordini vanno rispettati e gli aerei costano molto più degli obiettivi che distruggono comprese le bombe a loro volta assai più onerose di quello che fino ad ora han fatto esplodere. Ma gli aerei senza uomini non servirebbero a niente, per cui alla fine il fattore più prezioso è sempre quello umano e quando il Ten. Com. Ted Dodson si schianta sul ponte in un atterraggio di emergenza, dopo essere stato colpito in missione, il morale subisce un grave contraccolpo. Aveva una moglie e tre figli che in un video gli avevano mandato i loro auguri e per somma sorte beffarda, il Natale coincideva anche con il suo compleanno: 37 anni avrebbe compiuto. Ma la guerra non conosce sosta e dopo i preparativi per l'albero di Natale e il rito dello scambio dei doni, eccoli di nuovo in missione con al rientro un altro grosso problema. Il pilota Kenneth Schechter è stato ferito al volto e non vede più niente al punto che sta allontanandosi dallo squadrone in fase di rientro. Accortosi il Ten. Howard Thayer lo raggiunge e con ripetuti incitamenti, riesce a rimetterlo in rotta verso la portaerei. Ma il giovane è sull'orlo dello svenimento per mancanza di forze e in diverse occasioni sembra perdere irreparabilmente il controllo del velivolo. Howard lo incita a iniettarsi della morfina dal kit medico che ha sotto il sedile e questa sembra aiutarlo ma il sistema di espulsione del suo aereo è in avaria per cui non può eiettarsi per essere recuperato dall'elicottero. Per cui si tenta l'appontaggio guidato da Howard e dopo un primo fallimento, il suo aereo riesce miracolosamente ad atterrare. Howard è un eroe e Kenneth riprenderà nel tempo l'uso di un occhio e questa è per James A. Michener un'altra avvincente storia da raccontare.
Modesto film bellico, con scarso appiglio dovuto ad una trama poco coinvolgente ma che si avvale di spezzoni di sequenze aeree realizzati presumibilmente durante la guerra.
Men of the Fighting Lady
USA 1954
Regia: Andrew Marton
Musiche Miklós Rózsa
con
Van Johnson: Ten. Howard Thayer
Walter Pidgeon: Comandante Medico Kent Dowling
Louis Calhern: James A. Michener, lo scrittore
Dewey Martin: Pilota Kenneth Schechter
Keenan Wynn: Ten. Com. Ted Dodson
Frank Lovejoy: Ten. Com. Paul Grayson
Robert Horton: Pilota Neil Conovan
Bert Freed: Ten. Andrew Szymanski
Lewis Martin: Comandante Michael Coughlin
George Cooper: Cyril Roberts
Dick Simmons: Ten. Wayne Kimbrell
Ann Baker: Mary
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