Il terribile ispettore
P aolo De Angelis, portantino in ospedale, sogna di diventar medico ancorché non abbia alcuna laurea. La sua caparbietà e ferrea volontà ne han comunque fatto nel tempo un autodidatta tale da poter essere scambiato in effetti per un medico. Nonostante i tentativi della sua fidanzata Giorgina di dissuaderlo da tali propositi, quando gli capita l'occasione giusta non se la fa sfuggire. Ha infatti trovato sull'elenco telefonico un suo omonimo di professione medico, per cui fissa un appuntamento per farsi visitare nel suo studio. Qui fingendosi affetto da turbe psichiche fa maldestramente cadere il diploma di laurea del medico appeso dietro la sua scrivania per poi offrirsi di riparare il vetro portandolo dal vicino vetraio. Sostituisce la laurea con una fotocopia a colori e poi ripone il tutto di nuovo al suo posto scusandosi con il medico per il danno involontario arrecatogli. Con la laurea in tasca e spacciandosi per un raccomandato del solito onorevole, si fa assumere dall'Ispettore dell'EIAL, Ente di assistenza per i lavoratori, come medico di controllo, diventando in breve tempo temuto da tutti per la sua inflessibilità al punto da essere chiamato "dottor rapporto" per il suo continuo far rapporto a chiunque e per qualunque motivo: dal ritardo all'indossare indumenti non adeguati sul posto di lavoro. Sembra la sua una onesta integerrima a prova di qualsiasi tentativo di corruzione, ma quando la sua fidanzata gli prospetta un "regalino" del suo datore di lavoro, il Comm. Zamborghelli, se otterrà l'appalto per la fornitura di 10 nuovi uffici dell'Ente di prossima apertura, ecco che ingegna un piano astuto col quale si appropria di 10 milioni di tangente dal commendatore incolpando poi del fatto il suo superiore, il Dott. Agapito Trigallo, che prontamente rimosso gli lascia il suo posto e la sua scrivania. Da desso è una scalata continua ai vertici della società in un crescendo di ambiziosi colpi vincenti che lo portano addirittura ad essere eletto tra le fila di un partito di governo. Il suo elevato ceto sociale ormai gli impedisce di continuare i rapporti con la sua umile fidanzata proiettandone la carriera verso matrimoni illustri con figlia di ricco industriale ancorché racchia. E poco importa se la bolla sul suo falso diploma di laurea esplode improvvisa, quando il vero medico si accorge della truffa. I vertici del partito e dell'Ente per evitare scandali mettono prontamente tutto a tacere lasciando le cose come stanno e ponendo il vero medico ai vertici di altro Ente di prestigio.
Un Paolo Villaggio a inizio carriera, arrivista e cinico oltre ogni immaginazione in questa commedia che lo vede in un ruolo certamente non suo in quanto diametralmente opposto ai personaggi che lo renderanno famoso al cinema e in TV.
Il terribile ispettore
Italia 1969
Regia: Mario Amendola
Musiche Carlo Rustichelli
con
Paolo Villaggio: Paolo De Angelis
Agostina Belli: Giorgina Lorenzi
Umberto D'Orsi: On. Giulio Scorzarelli-Micci
Elio Crovetto: Comm. Zamborghelli
Francesco Mulè: Dott. Agapito Trigallo
Luciana Turina: Orietta Guidotti
Didi Perego: signora Scorzarelli-Micci
Carlo Campanini: padre di Paolo
Nino Besozzi: presidente dell'EIAL
e con
Elio Veller
Augusta Soprani
Gianni Pulone
Janine Gaffel
Cristina Fassi
Wilma Casagrande
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