El Dorado
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore, forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin, coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter-Stumpy-Brennan e un giovane James-Mississippi-Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky-Colorado-Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), "una stella attaccata a un ubriaco" ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed è coadiuvato in questo dal vecchio vice, nonché cacciatore di indiani, Bull (Hunnicutt). Il pistolero Cole Thornton (Wayne) assoldato dal perfido allevatore, desiste quando sa di aver a che fare con il suo vecchio amico sceriffo e anzi corre in suo aiuto col giovane Mississippi (Caan)arruolato per strada. La squadra così formata avrà il suo ben da fare in primis per far passare la sbornia allo sceriffo e poi per fronteggiare la banda allestita dall' allevatore, con non pochi colpi di scena fino al finale scontato. L' happy end è d'obbligo e vede i nostri due amici, entrambi con stella e stampella, camminare felici lungo le vie di El Dorado finalmente ripulito.
Il mitico duca in questo film è quasi sessantenne e se pur sempre veloce di pistola e pesante di pugno inizia a mostrare i propri limiti fisici. Uno che salta all' occhio dello spettatore è la quasi scomparsa del suo cavallo Cochise sotto la sua enorme mole e dire che è un cavallo che ha anche la retromarcia, visibile nella scena in cui si allontana dalla fattoria del rivale cavalcando all'indietro e con un perentorio:
Il mitico duca in questo film è quasi sessantenne e se pur sempre veloce di pistola e pesante di pugno inizia a mostrare i propri limiti fisici. Uno che salta all' occhio dello spettatore è la quasi scomparsa del suo cavallo Cochise sotto la sua enorme mole e dire che è un cavallo che ha anche la retromarcia, visibile nella scena in cui si allontana dalla fattoria del rivale cavalcando all'indietro e con un perentorio:
- Ehi bel gilet (rivolto a un cowboy che sta cercando di prendere il fucile) se fossi in te non lo farei, il tuo padrone sarebbe il primo a lasciarci le penne
- Fai come ti dice .. non faresti in tempo nemmeno a toccarlo quel fucile
E' comunque un bel film, ben interpretato e recitato da grandi attori e caratteristi col solo neo di rappresentare qualcosa di già visto e che appartiene al mito western e come mito inarrivabile: Un dollaro d' onore.
La voce del duca non è del grande Emilio Cigoli ma di Renato Turi sempre corposa e adatta al protagonista anche se io lo preferisco doppiato dalla incredibile tonalità metallica del compianto Cigoli. Il caratterista Hunnicut era stato già impiegato in un altro grandissimo western Il grande cielo sempre di Hawks a fianco di Kirk Douglas e di un altro straordinario caratterista Hank Worden, il "vecchio Mosè" del fordiano Sentieri selvaggi. Tutti film che tratteremo nel tempo, state quindi sintonizzati.
La voce del duca non è del grande Emilio Cigoli ma di Renato Turi sempre corposa e adatta al protagonista anche se io lo preferisco doppiato dalla incredibile tonalità metallica del compianto Cigoli. Il caratterista Hunnicut era stato già impiegato in un altro grandissimo western Il grande cielo sempre di Hawks a fianco di Kirk Douglas e di un altro straordinario caratterista Hank Worden, il "vecchio Mosè" del fordiano Sentieri selvaggi. Tutti film che tratteremo nel tempo, state quindi sintonizzati.
trailer originale in lingua inglese
USA 1966
Regia: Howard Hawks
interpreti:
John Wayne: Cole Thornton
Robert Mitchum: Sceriffo J.P. Harrah
James Caan: Alan Bourdillion Traherne "Mississippi"
Arthur Hunnicutt: Bull Harris
Ed Asner: Bart Jason l'allevatore
Non sono i film, come genere, che preferisco, ma il tuo amore va premiato zio ... e poi mi devo rilassare un attimo ... ;-) altrimenti sparo a qualcuno ;-)
RispondiEliminasai io li amo invece per le location straordinarie che devi visitare assolutamente se non lo hai ancora fatto e questo diversamente dalle maremme spagnole dei nostri spaghetti
RispondiEliminapoi per gli interpreti passati alla storia, registi, attori e caratteristi e per gli indiani ORIGINALI e non ultimo per il doppiaggio con quelle voci indimenticabili specie del trio
Cigoli-Panicali-DeAngelis
al tempo riuniti tutti in una cooperativa mitica la CSC e non come oggi dove uno bravo si
fa la squadra per conto suo cosicchè per ascoltare la sua voce ti sorbetti tutte quelle dei "parenti" di contorno
conto in futuro di riuscire a scrivere bene quel che penso di altri western storici non essendo un critico professionista ma solo un grande appassionato di cinema