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Il Corazziere
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Figlio di un corazziere, ma rimasto dell'altezza che aveva a 8 anni, il povero Urbano Marangoni ha una storia molto interessante da raccontare che inizia durante il Ventennio Fascista, quando giovane batterista di un complessino musicale, ha le sue prime grane imbattendosi in inflessibili funzionari di regime che riempiendolo a vario titolo di "Minchione" e "Me ne frego" gli rendono la vita piuttosto complicata. Come non bastasse anche l'incontro con la bella Mirella, figlia a sua volta di un alto funzionario fascista, che lo scambia per corazziere quando questi, aldilà della muretta di confine tra le loro case, e su una panca in divisa paterna, le aveva fatto credere di esserlo. Anche papà Quirino, ne era rimasto colpito visto che per sua figlia voleva un marito di spiccato senso militare e di robusta costituzione per migliorare la razza italica come suggerito dal Partito per i vent'anni seguenti. Non certo quell'omuncolo che si rivela essere il povero Urbano, cadendo dalla panca sulla quale dava un'altra e più austera impressione. Fatto sta che Mirella ne è ugualmente innamorata e per vincere l'ostacolo paterno deve assolutamente trovarsi una divisa. Cosa questa molto difficile per un uomo della sua taglia, scartato di continuo da tutti i corpi nei quali faceva domanda di arruolamento compreso quello dei Vigili del Fuoco. Ma la voglia di Impero in Africa, induce le autorità ad aumentare le fila dell'esercito di ogni elemento possibile e Urbano viene spedito come legionario nel Continente Nero per rendersi conto di quanto scotti laggiù il sole. Per rinfrescarlo lo spediscono in Russia da dove, poco prima del congelamento, viene trasferito in Grecia a "spezzar loro le reni". Durante una licenza cerca di sposarsi finendo la prima notte di nozze prelevato dai carabinieri per un ardito piano che lo vede sostituire il Re per infinocchiare i Tedeschi. Dando infatti l'impressione di aggirarsi a palazzo, consente al vero Re di scappare. Era il 9 settembre del '43 quando Re Vittorio Emanuele III e il Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio se la filarono verso Brindisi e le linee Alleate, lasciando i crucchi con un palmo di naso e il povero Urbano nelle loro mani, scoperto l'inganno. Ma riesce a fuggire e tornarsene a casa dove nessuno crede alla sua storia né tantomeno al fatto di essere stato nominato corazziere, come da sua grande aspirazione, dal Ministro del Re, condizione posta ed accettata per dare assenso all'ardita missione di sostituire Sua Maestà. Nel frattempo il Fascismo si dileguava d'incanto e tanti suoi ex vessatori improvvisamente negavano il loro passato, mentre gli Alleati avanzavano e la guerra volgeva al termine. La Repubblica subentrava alla Monarchia e Urbano era di continuo dentro e fuori la questura perché sorpreso continuamente a dimostrare davanti al Quirinale per essere assunto tra i corazzieri come da carte reali che vengono sottoposte finalmente al loro quartier generale. Il Brigadiere Capo Grimaldi le legge con attenzione e con esse ripercorre tutte le vicende legate alla sua curiosa e movimentata vita, per rintracciare quello che fu Ministro del Re e che gli rilasciò quell'attestato. Ora lui è responsabile marketing della una nota casa di formaggi REX e ricordando l'episodio, si dice disposto ad aiutare quell'uomo. Gli farà fare, vestito da corazziere, per sua grande gioia, una serie di spot pubblicitari per il suo formaggio. Renato Rascel ben diretto da Camillo Mastrocinque interpreta un ruolo tra il comico e il sentimentale, ripercorrendo con questa commedia un'epopea storica, quella del Ventennio, alla quale sa conferire il giusto apporto di satira e condanna. Con lui ottimi interpreti e la stupenda Claudia Mori, appena sedicenne e all'esordio che difficilmente riesci a riconoscere, come invece succede con Rosalba Neri appena intravista in un breve passaggio mentre raccoglie "Oro per la Patria".
Il Corazziere Italia 1960
Regia: Camillo Mastrocinque Musiche Armando Trovajoli con Renato Rascel: Urbano Marangoni Claudia Mori: Mirella Lanfranchi Tino Buazzelli: Quirino Lanfranchi Anna Maria Bottini: Signora Lanfranchi Aldo Bufi Landi: Capitano dei Carabinieri Tom Felleghy: Grimaldi, brigadiere dei Corazzieri Carlo Giuffré: capomanipolo fascista Stefano Sibaldi: Ministro del Re Osvaldo Ruggeri: Cesare, giovane fascista al night Mario Castellani: Gerarca fascista reclutatore Gianni Solaro: ufficiale della milizia fascista Tino Bianchi: colonnello dei Carabinieri Franco Ressel: ufficiale tedesco Gérard Herter: altro ufficiale tedesco Carlo Pisacane: Achille, attendente di Quirino Mino Doro: Il Federale del Fascio Mimo Billi: violinista del night club Giacomo Furia: Macchione, colonnello USA Antonio La Raina : un poliziotto Rosalba Neri: giovane avanguardista
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
D an Casey è appena giunto a Guainas e deve subito vedersela con gli scagnozzi di Villarda che tuttavia riesce ad ammansire prima di trovare alloggio nella locale locanda. Ortega Villarda nelle vesti di Delegato del Governo tiene in pugno una situazione, che si va facendo sempre più difficile a causa dei rivoluzionari guidati da Lobo . Dan che si fa chiamare O'Hara , induce Villarda a crederlo figlio del vecchio O'Hara, creduto morto in giro dopo essere stato torturato da lui per farsi confessare il luogo dove ha nascosto un favoloso tesoro in smeraldi , trovati in una misteriosa miniera della zona. Ma il vecchio non parla e non è morto, bensì rinchiuso nella famigerata prigione di Santa Margherita da dove è impossibile evadere ed anche avvicinarsi, a causa della palude infestata da serpenti e pericoli di ogni genere. Ma che ci vuole a Dan a rubare l'elicottero che porta i rifornimenti in prigione e a far salire il vecchio O'Hara? Niente! Ha un salvacondotto ...
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