Franco, Ciccio e le vedove allegre
Lucio Dalla nelle vesti di insolito narratore, ci guida nei tre episodi di questa commedia cantando nei titoli di testa E dire che ti amo per poi esibirsi con la bellissima Il cielo nel terzo episodio. Si parte con
La nostra signora
che vede la coppia Franchi e Ingrassia all'opera nell'unico episodio dove Ciccio, impiegato di banca, che sta per essere scoperto come autore di una truffa ai danni dell'istituto per debiti di gioco, si finge morto suicida, sparendo dalla circolazione, per poi riapparire anni dopo, quando la vedova si era risposata con Franco, trascorsi i tempi necessari alla dichiarazione di morte presunta da parte del giudice. Si arriva a un compromesso tra i tre che vedrà la moglie giacere per tre giorni alla settimana con un marito e i successivi tre con l'altro, tenendosi la domenica come giorno di riposo. Quando la situazione sembra diventare insostenibile ecco che Ciccio si sveglia e scopre che si è trattato solo di un brutto sogno.
Una povera vedova
Celestina rimasta vedova e senza figli potrà disporre dell'eredità del marito solo se avrà finalmente un figlio entro dieci mesi dalla sua morte e la vediamo col pancione, portare davanti al Giudice conciliatore il sagrestano del paese dal quale si ritiene truffata. L'anziano signore, padre di sette figli, era stato contattato dalla donna per avere un rapporto con lei vista la sua eccezionale fertilità. Ma una volta consumato aveva saputo in giro che nemmeno uno di quei sette figli era il suo, per cui la poveretta era dovuta ricorrere ad altri cinque omini. compreso il farmacista, che a turno le avevano sparlato del precedente tizio al quale si era rivolta. Tra le botte delle mogli infuriate nell'aver appreso questa incredibile storia che ha coinvolto i propri mariti, sarà facile per il sagrestano dimostrare la propria innocenza. La vedova era sta turlupinata dagli altri per poter a loro volta approfittarne.
La vedova del nonno
Gianni Peliconi ha ricevuto un telegramma dall'America dove sua nonna le ha preannunciato il suo arrivo, dopo che il nonno è spirato. Sua moglie non è per niente contenta di avere tra i piedi una vecchia che dovrà accudire per chissà quanto tempo e bisticciando col marito gli impone di sistemarla in una pensione o presso un ospizio a seconda delle sue condizioni di salute. Ma quando l'uomo scopre che è un'avvenente ragazza più giovane di lui, pensa bene di accomodarla in un suo appartamentino e iniziare a corteggiarla, facendo intendere a sua moglie di averla portata dalle suore. Lei, Daisy Smith Peliconi, era stata sposata dal vegliardo che era a suo dire tipo giovanile e pieno di iniziative, oltre ad averle assicurato una vita agiata prima di morire. Ora Gianni se ne è invaghito alla grande, visto anche l'arcigna moglie che ha al suo fianco, e tenta di corteggiarla con cenette, champagne e fiori, finché una sera in un locale, scopre che suo figlio Maurizio si è unito ad un gruppo che suona con Lucio Dalla e per non farsi scoprire si dilegua giusto in tempo. Il giovane esibendosi tra il pubblico si relaziona con Daisy e tra i due nasce un amore che si rivelerà propizio a trarre d'impaccio suo padre dopo che era stato scoperto dalla moglie. Il curioso quartetto di parenti, dall'intreccio bizzarro per il rapporto creatosi, non può che festeggiare l'unione dei due giovani.
La nostra signora
che vede la coppia Franchi e Ingrassia all'opera nell'unico episodio dove Ciccio, impiegato di banca, che sta per essere scoperto come autore di una truffa ai danni dell'istituto per debiti di gioco, si finge morto suicida, sparendo dalla circolazione, per poi riapparire anni dopo, quando la vedova si era risposata con Franco, trascorsi i tempi necessari alla dichiarazione di morte presunta da parte del giudice. Si arriva a un compromesso tra i tre che vedrà la moglie giacere per tre giorni alla settimana con un marito e i successivi tre con l'altro, tenendosi la domenica come giorno di riposo. Quando la situazione sembra diventare insostenibile ecco che Ciccio si sveglia e scopre che si è trattato solo di un brutto sogno.
Una povera vedova
Celestina rimasta vedova e senza figli potrà disporre dell'eredità del marito solo se avrà finalmente un figlio entro dieci mesi dalla sua morte e la vediamo col pancione, portare davanti al Giudice conciliatore il sagrestano del paese dal quale si ritiene truffata. L'anziano signore, padre di sette figli, era stato contattato dalla donna per avere un rapporto con lei vista la sua eccezionale fertilità. Ma una volta consumato aveva saputo in giro che nemmeno uno di quei sette figli era il suo, per cui la poveretta era dovuta ricorrere ad altri cinque omini. compreso il farmacista, che a turno le avevano sparlato del precedente tizio al quale si era rivolta. Tra le botte delle mogli infuriate nell'aver appreso questa incredibile storia che ha coinvolto i propri mariti, sarà facile per il sagrestano dimostrare la propria innocenza. La vedova era sta turlupinata dagli altri per poter a loro volta approfittarne.
La vedova del nonno
Gianni Peliconi ha ricevuto un telegramma dall'America dove sua nonna le ha preannunciato il suo arrivo, dopo che il nonno è spirato. Sua moglie non è per niente contenta di avere tra i piedi una vecchia che dovrà accudire per chissà quanto tempo e bisticciando col marito gli impone di sistemarla in una pensione o presso un ospizio a seconda delle sue condizioni di salute. Ma quando l'uomo scopre che è un'avvenente ragazza più giovane di lui, pensa bene di accomodarla in un suo appartamentino e iniziare a corteggiarla, facendo intendere a sua moglie di averla portata dalle suore. Lei, Daisy Smith Peliconi, era stata sposata dal vegliardo che era a suo dire tipo giovanile e pieno di iniziative, oltre ad averle assicurato una vita agiata prima di morire. Ora Gianni se ne è invaghito alla grande, visto anche l'arcigna moglie che ha al suo fianco, e tenta di corteggiarla con cenette, champagne e fiori, finché una sera in un locale, scopre che suo figlio Maurizio si è unito ad un gruppo che suona con Lucio Dalla e per non farsi scoprire si dilegua giusto in tempo. Il giovane esibendosi tra il pubblico si relaziona con Daisy e tra i due nasce un amore che si rivelerà propizio a trarre d'impaccio suo padre dopo che era stato scoperto dalla moglie. Il curioso quartetto di parenti, dall'intreccio bizzarro per il rapporto creatosi, non può che festeggiare l'unione dei due giovani.
Franco, Ciccio e le vedove allegre
Italia 1968
Regia: Marino Girolami
Musiche Carlo Savina, Lucio Dalla
con
Franco Franchi: Franco Marelli / Salvatore Pollara
Ciccio Ingrassia: Ciccio Fulgenzi / Oreste
Dominique Boschero: Celestina
Nino Taranto: sagrestano
Enzo Andronico: Giudice conciliatore
Rossella Como: Mara
Carlo Pisacane: usciere
Giampiero Littera: Camillo
Alfredo Adami: Augusto, il farmacista
Gabriele Antonini: Maurizio Peliconi
Margaret Lee: Daisy Smith Peliconi, la nonna americana
Silvio Bagolini: Avvocato
Raimondo Vianello: Gianni Peliconi
Adriana Facchetti: moglie di Gianni Peliconi
e con
Lucio Dalla: narratore
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