Dove osano le aquile
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler, o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby, colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il comandante Smith finge di considerare la morte come accidentale mentre in realtà constata che l'uomo è stato colpito alla base del collo. Durante la notte passata in una baita isolata, esce con una banale scusa e si incontra con la misteriosa donna che li ha seguiti. Lei è Mary Elison, agente del controspionaggio e seguirà la missione come un’ ombra anche perché appare evidente che nel gruppo ci sia uno o più infiltrati. Lei dovrà anche fingersi cameriera e con documenti falsi farsi assumere al castello secondo un piano prestabilito. L'indomani il gruppo si reca nel villaggio sottostante il castello dove prende contatto con la realtà e una barista del posto che fa parte anch'essa dei servizi segreti. Heidi dovrà accompagnare Mary al castello dove sarà impiegata, spacciandola come cugina e in virtù della sua amicizia col donnaiolo Von Hapen, un pericoloso e guardingo Maggiore della Gestapo. Nel frattempo un altro componente del commando viene trovato ucciso e come non bastasse viene dato l'allarme e i nostri cadono in trappola. I tre soldati vengono scortati da un gruppo mentre i due ufficiali da un altro cosa che permette loro di liberarsi agevolmente visto il loro super addestramento e decidono di continuare la missione. Disseminano le vie di fuga di micidiali trappole esplosive, riescono ad arrivare in cima al castello appollaiati sul tetto della funivia. Una volta dentro con l'aiuto di Mary piazzano una serie di bombe a tempo o a innesco e irrompono nel salone principale dove un gruppo di ufficiali tenta di convincere il Generale Carnaby a parlare prima di passare alle maniere forti. Qui iniziano i colpi di scena, teatrali e coinvolgenti che portano i nostri a scoprire i traditori all'interno del commando nei tre rimasti. La missione era un bluff, il Generale prigioniero altri non era che un caporale americano che da civile faceva l'attore e grazie alla sua somiglianza con l'originale poteva trarre in inganno il nemico. Nemico che avrebbe approfittato dell'occasione con i suoi agenti infiltrati per scoprire ed eliminare i componenti dei servizi inglesi, i quali avrebbero di sicuro tentato un piano per liberare l'importante prigioniero. In sostanza una guerra di e tra spie nella guerra più grande tra nazioni. Con i nomi degli infiltrati scritti in alcuni taccuini, i nostri possono raggiungere il piccolo aeroporto poco distante dove lo stesso aereo con contrassegni della Luftwaffe che li ha paracadutati, è pronto per raccoglierli. Bisogna raggiungere la teleferica e l'allarme ha già messo in subbuglio tutto il castello. Ma le trappole esplosive e l'abilità dei nostri fan si che riescano a raggiungere la teleferica e scendere a valle. Ovviamente sotto li aspettano e prima della stazione debbono saltare nell'acqua gelida del fiume, raggiungere la riva e salire a bordo di un bus spazzaneve già predisposto nei preliminari della missione. Li accoglie Heidi con coperte e liquori e via tutti e cinque verso l'aeroporto che raggiungono dopo inseguimenti mozzafiato, sparatorie e inneschi delle tante trappole, esplosive predisposte per coprirsi la fuga. C'è il tempo per l'ultimo colpo di scena nelle vesti del capo inglese del MI6, il Col. Turner in persona, colui che ha ideato la missione con l'Ammiraglio Roland è col suo doppio gioco a capo della rete di spie tedesche infiltrate. L'Ammiraglio aveva dei dubbi fondati circa il suo pari al comando e non essendo lui a spifferare in giro i loro piani, altri non poteva che essere Turner. Scoperto per evitare scandali e il boia sceglie di uccidersi gettandosi dall'aereo. La missione è finalmente conclusa dopo 158 minuti di azione, adrenalina, suspense, sparatorie e posti di montagna magnifici.
Girato in esterni in parte in Austria dove nella realtà il castello è lo splendido Schloss Werfen nei pressi di Salisburgo. Ottimi i protagonisti Richard Burton e Clint Eastwood freddo e spietato esecutore e giustiziere. Alla fine da solo avrà eliminato più di cento tedeschi come minimo, credo che neanche Tarantino nel suo Bastardi senza gloria che non fa mistero di citarlo, sia riuscito a batterne il record.
Where Eagles Dare
Gran Bretagna 1969
Regia: Brian G.Hutton
con
Richard Burton: Magg. Jonathan Smith
Clint Eastwood: Ten. Morris Schaffer
Patrick Wymark: Col. Turner
Michael Hordern: Ammiraglio Roland
Brook Williams: Harrod
William Squire: Philip Thomas
Mary Ure: Mary Elison
Ingrid Pitt: Heidi
Donald Houston: James Christiansen
Peter Barkworth: Edward Berkley
Vincent Ball: Carpenter
Neil Mccarthy: Macpherson
Derren Nesbitt: Magg.Gestapo Von Hapen
Anton Diffring: Col.SS Kramer
Robert Beatty: Gen. George Carnaby
80 anni oggi!!! auguri Jean Paul Belmondo
RispondiEliminaFrançois Capella e Roch Siffredì mitici
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