Le spie vengono dal semifreddo
Franco e Ciccio, portieri di professione, sognano le gesta degli agenti segreti e si atteggiano come loro fingendosi impegnati nelle più disparate missioni, finché si imbattono in Bill Dexter, un vero agente del SIC che è sulle tracce del Dottor Goldfoot, uno scienziato pazzo, che sta clonando delle stupende ragazze con le quali irretire i più importanti generali della NATO e farli esplodere con loro al primo semplice bacio. Sogna poi di sostituirsi all'ultimo degli ufficiali rimasti, dei quali ha una incredibile somiglianza, e far sganciare sul Cremlino un potente ordigno nucleare per innescare una guerra tra USA e URSS. Così i due si ritrovano arruolati senza nemmeno rendersene conto e subito mandati in azione, seguendo una pista che li porta in una villa romana sede del diabolico scienziato. Qui venivano prodotte le ragazze robot esplosive che Goldfoot riesce a mascherare travestendole da innocue studentesse per sviare le indagini dei militari, subito chiamati dai due agenti infiltrati Franco e Ciccio che, dilungandosi ancora nella villa, vengono alla fine catturati. Ma mentre Franco riesce a liberarsi, Ciccio viene clonato e il finto tale riceve l'ordine di uccidere ogni elemento vivente presente in villa per consentire a Goldfoot di fuggire con i suoi per l'atto finale del piano. Franco viene raggiunto dall'agente Dexter e nonostante sia stato spaventato dall'amico Ciccio che voleva ucciderlo, è costretto a seguirlo nella villa dove libereranno il vero Ciccio, distruggendo il suo clone. Dopo di che possono riprendere l'inseguimento del pazzo che sta decollando con la bomba a bordo di un potente B52 che i nostri riusciranno ad intercettare grazie a un provvidenziale pallone aerostatico che li porterà in scia all'aereo. Una volta a bordo scoppia una battaglia tra gli agenti e l'equipaggio che viene defenestrato, mentre lo scienziato, dopo aver innescato il pilota automatico, preferisce gettarsi con il suo ombrello paracadute sottobraccio alla sua assistente e citando appositamente Mary Poppins, antesignana dei voli con ombrello. Restati a bordo senza poterlo pilotare, Franco e Ciccio si dedicano a disinnescare la bomba seguendo le istruzioni che, lette maldestramente da loro, finiscono per vederli sganciati a cavallo dell'ordigno. Fortuna vuole che finiscono in Siberia attutiti da cumuli di neve per essere subito catturati dai Russi e rinchiusi in quel gelido ambito. Qui infreddoliti, intenti a cucinarsi gli spaghetti, ricevono la visita di un alto ufficiale che gli propone di arruolarli nei loro servizi segreti, cosa che accettano di buon grado, anche se quel tizio ricorda tanto il Dr. Goldfoot.
Parodia dei film di spionaggio in voga in quegli anni di prospero cinema nazional popolare, interpretato dalla indimenticabile coppia sicula e impreziosito dalla presenza di un big del calibro di Price e della avvenente bellezza di Laura Antonelli. Francesco Mulè, nei panni del Colonnello inglese, parla con la voce di Ollio, prestatagli da Carlo Croccolo. E per finire con loro uno stuolo di bellezze in bikini e ottimi interni ricreati a Cinecittà.
Le spie vengono dal semifreddoItalia 1966
Regia: Mario Bava
Musiche Lallo Gori
con
Franco Franchi: Franco
Ciccio Ingrassia: Ciccio
Vincent Price: Dr.Goldfoot / Generale Willis
Fabian: Bill Dexter
Francesco Mulè: Colonnello Doug Benson
Laura Antonelli: Rosanna
George Wang: Fong
Moa Tahi: assistente del dott. Goldfoot
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