Colorado Charlie
W ild Bill, formidabile pistolero ha lasciato la stella di sceriffo ad un suo giovane aiutante su esplicito desiderio di Nora, la donna che ha sposato. Lei, vedova di un altro sceriffo e madre di un bambino, lo ha pregato di lasciare quel mestiere a rischio e cambiare vita per crescere il piccolo con sani principi, anche cambiando aria e paese, lasciandosi alle spalle quel posto pieno di violenza e crimini. Colorado Charle infatti imperversa in zona con la sua banda e il povero neo sceriffo ne fa subito le spesse lasciandoci la pelle. La giovane vedova chiede a sua volta aiuto a Bill, affinché vendichi suo marito e, nonostante il parere contrario di Nora, accetta di nuovo l'incarico che il giudice gli conferisce. Rintraccia la banda che si è divisa temendo una posse al suo inseguimento e Bill sorprende proprio il quartetto che accompagna Colorado, riuscendo a catturarlo dopo aver ucciso i suoi compari. Può lasciare di nuovo l'incarico, certo che giustizia verrà fatta e con Nora va a vivere in un paesino, dove inizia una professione di commerciante sotto falso nome. L'altra metà della banda che si era rifugiata in Messico, alla notizia della cattura del capo irrompe in paese e lo libera uccidendo il nuovo sceriffo e i suoi uomini. Di nuovo libero si mette subito alla ricerca di Bill che sembra essersi volatilizzato. Ma un caso fortuito fa scoprire il suo nascondiglio e la banda gli fa visita malmenandolo dapprima e sfidandolo a duello. Colorado vuole essere il primo a sparargli anche se spalleggiato dai suoi uomini, mentre Bill è trattenuto a forza dalla moglie Nora che teme per la sua sorte. Ma poi in un estremo lampo di orgoglio dà il cinturone e la colt al marito spronandolo a difendersi. Gli uomini si studiano il breve tempo che serve a far scattare la mano veloce sulla fondina per estrarre la colt. Bill è più veloce e uccide Colorado per poi far fuori con una rapida successione di colpi tutti gli altri della banda. 7 colpi per l'esattezza, anche se le colt di quei tempi ne contenevano 6, ma fa niente. Quel che conta è il risultato e l'epilogo a favore del buono come si conviene al genere.
Pressoché sconosciuto l'interprete principale, forse perché forte del doppiaggio di Emilio Cigoli fa la sua sporca figura e riesce a tenere a galla un prodotto che non sfigura affatto nella media dello spaghetti nostrano. Roberto Mauri, il regista, accreditato col nome Robert Johnson, non è che il capofila di tutto il cast accreditato con i nomi di fantasia più sgangherati che mai si sarebbero potuti scegliere, alcuni dei quali verranno usati talvolta anche in seguito dai diretti interessati, tutti ottimi e noti caratteristi della florida industria cinematografica italiana di allora. Chapeau a loro!!
Pressoché sconosciuto l'interprete principale, forse perché forte del doppiaggio di Emilio Cigoli fa la sua sporca figura e riesce a tenere a galla un prodotto che non sfigura affatto nella media dello spaghetti nostrano. Roberto Mauri, il regista, accreditato col nome Robert Johnson, non è che il capofila di tutto il cast accreditato con i nomi di fantasia più sgangherati che mai si sarebbero potuti scegliere, alcuni dei quali verranno usati talvolta anche in seguito dai diretti interessati, tutti ottimi e noti caratteristi della florida industria cinematografica italiana di allora. Chapeau a loro!!
Italia 1965
Regia: Roberto Mauri
Musiche Gioacchino Angelo
con
Jacques Berthier: "Wild Bill"
Livio Lorenzon: Colorado Charlie
Brunella Bovo: Nora
Andrea Aureli: il giudice
Alfredo Rizzo: Sam, l'ubriaco
Gerlando Martelli: Tim
Luigi Batzella: Pedro
Luigi Ciavarro: Peter
Ugo Sasso: padre di Nora
Erika Blanc: la cantante del saloon
Mimmo Poli: Jack, barista a Springfield
Nando Angelini: George
Giuseppe Addobbati: Hogan, sceriffo di Little River
Giorgio Cerioni: James, sceriffo di Springfield
Lina Alberti: Mary
Alberto Cevenini: Dick
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