Qualunquemente
Cosa ci faccia RaiCinema (denaro pubblico??) nei crediti di testa è un mistero o semplicemente e "spessatamente" il modo in cui vengono spesi male i nostri soldi per salvaguardare e aiutare il cinema nazionale. Con Albanese, peraltro bravissimo, vale lo stesso discorso fatto per Aldo, Giovanni e Giacomo, ovvero non regge un intero film con un personaggio valido nel breve di uno sketch televisivo.
Una polpetta di Calabria trita e ritrita con macinato volgare di luoghi comuni volutamente ingigantiti a renderli surreali. Il latitante che torna al paesello e si butta in politica per attuare incontrastato i suoi loschi fini è una barzelletta bella e buona anche in un contesto di territorio che sembra senza legge, ma dove lo stesso regista ha inserito un "mastino" come il tenente dei Carabinieri Cavallaro che fiuta il losco in ogni attività del protagonista a dimostrazione che anche laggiù ormai tira e si respira un'aria di legalità. Figuariamoci quanti Cavallari ci saranno nella vita reale contro nessun Cetto Laqualunque a declassare questo film a mero spettacolo cabarettistico. E allora non resta che godersi il "pilu" in questo film. Le splendide mogli del protagonista, di cui la prima dotata di una scollatura mozzafiato e la seconda brasiliana con doti apprezzate e caratteristiche del suo paese, oltre alle tante ragazze immagine o cubo che il buon Cetto si porta dietro nei suoi allucinanti comizi elettorali.
Si ride poco ma non si muore nemmeno specie se sai firmare un paio di assegni a vuoto ...
Una polpetta di Calabria trita e ritrita con macinato volgare di luoghi comuni volutamente ingigantiti a renderli surreali. Il latitante che torna al paesello e si butta in politica per attuare incontrastato i suoi loschi fini è una barzelletta bella e buona anche in un contesto di territorio che sembra senza legge, ma dove lo stesso regista ha inserito un "mastino" come il tenente dei Carabinieri Cavallaro che fiuta il losco in ogni attività del protagonista a dimostrazione che anche laggiù ormai tira e si respira un'aria di legalità. Figuariamoci quanti Cavallari ci saranno nella vita reale contro nessun Cetto Laqualunque a declassare questo film a mero spettacolo cabarettistico. E allora non resta che godersi il "pilu" in questo film. Le splendide mogli del protagonista, di cui la prima dotata di una scollatura mozzafiato e la seconda brasiliana con doti apprezzate e caratteristiche del suo paese, oltre alle tante ragazze immagine o cubo che il buon Cetto si porta dietro nei suoi allucinanti comizi elettorali.
Si ride poco ma non si muore nemmeno specie se sai firmare un paio di assegni a vuoto ...
Qualunquemente
Italia 2011
Regia: Giulio Manfredonia
con
Antonio Albanese: Cetto La Qualunque
Nicola Rignanese: Pino "O'straniero"
Lorenza Indovina: Carmen La Qualunque la moglie
Davide Giordano: Melo La Qualunque il figlio
Veronica Da Silva: Cosa, la compagna brasiliana
Salvatore Cantalupo: Giovanni De Santis il candidato sindaco sfidante
Sergio Rubini: Gerardo "Gerry" Salerno lo specialista in immagine
Antonio Gerardi: Tenente Cavallaro
me lo ha mangiato il commento ... comunque non sono d'accordo ... buon film, albanese bravissimo nel pigliare in giro in modo caricaturale questo paesello che è l'italia ... paese di cialtroni e furbetti del quartierino ... il cartello ed il villaggio vacanza ne sono l'emblema ... per non parlare della villa del protagonista ... (leggetevi gomorra e vedrete che coincide in pieno ...), sergio rubino nel guru milanese-barese è da riso amaro ... sposano la filosofia orientale per fare il pieno di mazzette ... film da riso amaro ...
RispondiEliminasul finanziamento del cinema, è una polemica sterile zio ... anche in GB si finanzia il cinema con soldi pubblici tramite la BBC o la lotteria nazionale ... il problema è che qualità di cinema ... meglio finanziare un albanese coi soldi rai che un vespa ed i suoi plastici da avvoltoio ...
contento tu ..
RispondiEliminapoi magari albanese era in prima fila contro i tagli al cinema
che poi l'italia è il paese dei furbetti siamo d'accordo ma ad esempio dalle mie parti non è che sei ricchione se ti fermi al rosso o altri luoghi comuni di un sud che non credo esistano più
come le ricevute fiscali ammuffite e impolverate visto che sono stato anch'io in calabria e in ben altri contesti di servizi più che regolari
se poi la rai deve produrre questi film ad uso e consumo di chi li interpreta e dirige pazienza
credo che sia io che te potremmo farne uno del genere di film e a bassissimo costo e albanese che per un ora e mezza ripete le stesse cose consentimi che non è una così grande prova d'attore
ma ripeto pazienza i soldi sono anche tuoi
è un film grottesco ... zio ... esasperando si racconta la verità ... l'italia è governata dai furbetti alla cetto ... il dibattito elettorale a cui ne è partecipe ne è l'emblema ... il fratello calabrone lo ha guardato e chiedigli cosa ne pensava ... mi ricordo nel '94 sono andati a montecitorio gente che manco sapeva parlare ... anche qui da noi, nel profondo nord ... meglio finanziare un albanese che un calogero vespa ...
RispondiElimina.......
RispondiEliminaCon Albanese, peraltro bravissimo, vale lo stesso discorso fatto per Aldo, Giovanni e Giacomo, ovvero non regge un intero film con un personaggio valido nel breve di uno sketch televisivo.
Una polpetta di Calabria trita e ritrita con macinato volgare di luoghi comuni volutamente ingigantiti a renderli surreali.
..........
PUNTO e quoto.
E' questo il succo del discorso
Complimenti all'autore.
ho capito porca trota
RispondiEliminama il cinema deve essere un arte un sogno un' evasione un'emozione
una fantasia uno spettacolo e non una tiritera di avvenimenti e notizie da tiggì
capisciammé
perchè allora mi basta il telegiornale serale che mi scartavetra i coglioni con le solite cose tutti i giorni
ecco perchè mi arrabbio con questi film che dovrebbero far riflettere o far ridere amaro come se non bastasse il TG di ogni giorno o le varie trasmissioni politiche di approfondimento
cazzo il cinema ti deve far volare se guardo vespa e santoro
opps
RispondiEliminagrazie anonimo contemporaneo
;-))
GITTI' SUKAAAA
ehehehe
il cinema non è solo fantasia ... è anche realtà ... altrimenti torniamo alla hollywood delle sabrine, delle colazioni da tiffany e dei pistoleri ... colpisce più un film fatto bene che 4 ore di vespa o lerner ... poi si sa la verità fa male ... e se la nostra classe politica è volgare non è colpa di albanese ...
RispondiEliminaavresti anche ragione ma non in questo caso-film se poi pensi a come trattava il "sociale" charlot
RispondiEliminanel cinema che è diventato IL CINEMA
capisci subito dove voglio arrivare al contrario di questo cabaret zelig o colorado che sia ma non cinema
mai pensato che albanese sia chaplin ... ma il film di albanese è un pugno nello stomaco ... chiedi al calabrone ... poi se vogliamo buttarlo via facciamolo pure ... ma io resto dell'idea che questo film racconta meglio la realtà di tanti programmi di approfondimento televisivi ...
RispondiEliminaquale realtà??
RispondiEliminaquella dei blitz anti evasione
o dei giudici che schiaffano dentro il primo sindaco che passa per non parlare di onorevoli e quant'altro??
e il suo personaggio invece che va avanti in un contesto acclarato di scorrettezze macroscopiche somiglia alla realtà??
chiedi piuttosto tu al calabrone se risponde alla realtà un simile comportamento
forse albanese esce al cinema una ventina d'anni dopo la nascita del suo personaggio .. ecco magari se usciva prima poteva essere almeno una satira ma dopo mani pulite risulta essere parecchio anacronistico e grottesco
tant'è che la gente manco lo vota e solo "colorando" le schede bianche
(cosa impossibile se non si è in combutta col presidente di sezione e altri rappresentanti di liste
avversarie presenti ad ogni scrutinio) riesce nell'impresa ..
dai se questo è un film da finanziare col denaro nostro
a 'sto punto è una presa per i fondelli come del resto tutto l'ambaradàn del cinema che va avanti coi fondi pubblici e che protesta per i tagli quando la legge parla di opere di alto contenuto storico o culturale
ma veramente cento miliardi di volte viva lo spaghetti western che non costava niente al pubblico e anzi veniva esportato
io la so già la risposta del calabrone ... tu fagliela e sentirai la risposta ... il film di albanese ha anticipato il bunga bunga ... ed ha preso in giro pure le sinitre quando nel dibattito televisivo il buon calogero faceva notare all'avversario di cetto che era noioso ...
RispondiEliminae il suo personaggio invece che va avanti in un contesto acclarato di scorrettezze macroscopiche somiglia alla realtà??
RispondiElimina-----------------------
ma è un film grottesco ... dai zio ... non fare il finto tonto che non abiti in svezia ... su ... basta che guardi certi interventi di certi politici ... durante le campagne elettorali ... dai su ... che non vivi nel paese di alice ...
appunto grottesco!!
RispondiEliminache significa ben oltre ogni realtà
.. non è che spingendola al limite come a fatto lui il prodotto migliora
perchè se migliora significa che il popolo beve tutto e invece guarda caso lui stesso se non colora le schede non vince
la realtà parla di una politica ingessata (il film è del 2011 non del 1977) tra una magistratura incalzante da una parte e un elettorato sempre più disilluso che gonfia le fila dell'assenteismo
e se leggi in giro parlano di film che fa ridere poco ma riflettere
.. ahahaha .. infatti a me ha fatto riflettere al contrario però di quello che indicano i sostenitori di questa baracca che è diventata il cinema sostenuto dalla mano pubblica
io per fortuna l'ho visto su sky
;-))
a con l'acca
RispondiEliminainsomma lascia il tempo che trova
e al contrario dimostra proprio che questi personaggi manco li votano
il che è tutto dire
diciamo semplicemente che il personaggio aveva qualcosa da dire al cinema e con una buona dose di gnocche e battutacce la gente avrebbe fatto due risate senza scomodare risvolti politici assolutamente irreali
cetto andava bene con la gialappa
al cinema non ha avuto lo stesso risultato (per me)
zio ma è appunto il fatto che fa ridere poco, che il film ha colpito ... ho ancora in mente le parole del fratello calabrese mentre lo guardavo ... ma voglio che sia lui a dirtele ... poi ti posso dire che albanese è il mio idolo perchè ama Rovereto :D
RispondiEliminainfatti viene spesso a pescare con la mosca nelle zone no kill sul leno ...
scherzi a parte i suoi film sono molto graffianti e cetto la qualunque esiste ... e non solo in calabria ... quanti che ne ho visti, specialmente per le elezioni comunali ... e pretendevano che li votassimo pure ...
ma perchè il trota che segno dei tempi è?
RispondiEliminae la prestigiacomo e la bocchin(ara) e tutte le altre belle presenze che abbiamo in parlamento di quale epoca sono figlie?
purtroppo albanese è già un prodotto di retrovia che la realtà è ancora + grave
la metto di qua che così è + visibile.
o credete che in calabria o come a milano non esistano lavoratori in nero ed evasori totali
o ignorantoni che occupano posti di potere allucinanti che non sanno nemmeno le realtà dei loro territori...
che poi fora du culu miu undi piglia piglia...
dai che albanese è pure soft
quoto il gobbino. Alla grande.
RispondiEliminainfatti ... Dio li fa e poi li accoppia
RispondiEliminaSono finalmente riuscito a trovare un po' di tempo per guardare il film, nel mezzo di questa tormenta di neve...
RispondiElimina...a mio avviso Albanese azzecca ogni elemento ed estremizza ogni cruccio di quella Calabria, che purtroppo è ancora sotto il fortissimo dominio mafioso. Non lo dico io, lo dicono i fatti e lo dice la gente per bene autoctona del luogo. Una terra tanto bella e tanto lacerata dall'illegalità. C'è nel film anche una critica forte alla politica, collusa più che mai con la mafia. Fino a qui tutto bene, però Tex ha ragione quando critica il film per la mancanza di organicità. Il film parte da una buona idea e da un grande Albanese (anche da un buon Rubini), però poi manca di collante. La sensazione è finale è proprio quella di essersi in parte annoiati per la ripetitività delle gag...la tiritera si ripete per un ora e mezzo rendendo infine lo spettatore immune all'effetto esilarante. Questo è un grande difetto del film. Potenzialmente poteva superare un "Benvenuti al Sud", grazie a quel senso di amaro che di solito lasciano i film con Albanese, invece lo ritengo un film piacevole ma senza troppe pretese. Consiglio di vederlo in ogni caso...
Ah una cosa...non ho visto RAI CINEMA nei titoli di coda o di testa, ma credo sia stato finanziato (come avviene alla maggior parte dei film italiani, che altrimenti non arriverebbero al 3 ciak di prova) soprattutto per via del tema.
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