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Marinai, donne e guai
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Fervono i preparativi per i franchi a bordo del caccia italiano appena giunto in porto a Barcellona. Il fatidico "franchi in riga!" è il comando che viene dato poco prima di lasciar sbarcare in libera uscita chi è esente da servizi a bordo. A osservarli, mestamente consegnati, ci sono i marinai Mario, Raffaele, Domenico e Pietro, tenuti prudentemente a bordo dal severo capo Campana che non dimentica i danni causati dal quartetto in precedenti porti toccati durante la crociera del loro cacciatorpediniere. Ma stavolta il vice comandante della nave è ben disposto e accorda pure a loro il permesso intimando al capo Campana di comandare di persona la ronda che scenderà a terra per controllare l'operato di tutti i marinai. Ovviamente i quattro non si smentiscono e anche stavolta si cacciano in un sacco di guai, sempre per colpa delle donne alle quali fanno da sempre una corte serrata. Manuela, una bellissima ragazza, che si esibisce come cantante in un locale del boss Aristotele, deve far fuggire da Barcellona suo fratello, braccato dagli uomini del boss al quale ha rubato molti soldi. Per farlo la ragazza circuisce Mario, il più aitante dei quattro, e gli ruba la divisa lasciandolo nudo nel suo appartamento per darla a suo fratello che con quel travestimento passerà inosservato tra gli uomini del boss, sguinzagliati per catturarlo. Cosa che non riesce a Mario che scambiato per l'uomo che cercano finisce rinchiuso con Manuela in una stanza del locale del boss. Qui per altri motivi arrivano anche due suoi amici accompagnati da due ragazze, una fotografa e una giornalista, che vorrebbero servirsene per un loro piano. Vogliono infatti documentare con foto la vita nei locali notturni e le risse tra marinai di cui spesso si parla in città e quei due italiani fanno proprio al caso loro. Il terzo invece è alle prese con la ronda del capo Campana che lo sta rincorrendo per Barcellona, creando numerosi disastri nei locali dove il marinaio cerca di nascondersi, per finire anche lui nel night club di Aristotele mentre è scoppiata la rissa, fomentata ad arte dalle due ragazze. Altri marinai intervengono a sostegno dei colleghi e la ronda si ritrova anch'essa coinvolta, fino a scoprire e liberare Mario nello stanzino dove rinvengono numerose casse contenenti armi, smascherando il traffico illecito di Aristotele. La polizia chiamata sul posto per la mega rissa, arresta il boss e sequestra le armi. Capo Campana è furibondo e conscio di finire a Gaeta per qualche mese con tutti i marinai coinvolti e per colpa dei soliti quattro che lui non voleva far sbarcare. Quando sembra ormai rassegnato, ecco che il comandante dirama un dispaccio delle autorità spagnole con le quali si encomia l'equipaggio italiano per la preziosa collaborazione svolta per stroncare un traffico internazionale di armi. I quattro ottengono un mese di licenza e possono sbarcare felici con ad attenderli le quattro ragazze che han vissuto con loro quella incredibile libera uscita. Commedia semplice e divertente ben diretta e interpretata da un cast importante, dove al prestante Maurizio Arena fa da partner la bellissima Abbe Lane. Con loro marginalmente il duo comico per eccellenza Tognazzi-Vianello e molti ottimi comprimari e caratteristi in parte anche spagnoli. Ne seguirà un altro qualche anno dopo, con un cast in gran parte identico dal titolo Pugni, pupe e marinai.
Marinai, donne e guai Italia 1958
Regia: Giorgio Simonelli Musiche Giorgio Fabor con Maurizio Arena: marinaio Mario Santarelli Abbe Lane: Manuela Ugo Tognazzi: maresciallo capo Domenico Campana Raimondo Vianello: comandante in seconda María Cuadra: Carmen, la giornalista Rossella Como: Juanita, la fotografa Riccardo Billi: Gilbert, il prestigiatore Giampiero Littera: marinaio Raffaele Menotti Julio Riscal: marinaio Domenico Scordia Juan Antonio Riquelme: marinaio Pietro Prosperi Lauretta Masiero: Esther Elio Crovetto: marinaio genovese della ronda Nadir Moretti: marinaio veneziano della ronda José Luis Heredia: Miguel, il fratello di Manuela Miguel Del Castillo: Aristotele, il trafficante José Calvo: scagnozzo di Aristotele José Villasante: scagnozzo di Aristotele Arturo Bragaglia: cameriere del bar Nora Samsó: direttrice dell'atelier Mike Randall: Pablito, il pugile José Sepulveda: organizzatore del pugilato
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
C ommedia farsesca, parodiando il famoso romanzo di Dumas e diretta con leggerezza da Carlo Ludovico Bragaglia che mette insieme il meglio del Varietà di quegli anni, dandogli ampia facoltà di improvvisazione a tutto vantaggio del divertimento e di una trama che contempla anche tanta azione. I quattro protagonisti, lestofanti di prim'ordine, si sostituiscono ai veri Moschettieri impegnati nel recupero del prezioso collier che la Regina ha donato come pegno d'amore a Lord Buckingham , suo amante ed ambasciatore d'Inghilterra in Francia, rientrato in patria. Il Cardinal Richelieu , a conoscenza della tresca, aveva consigliato il Re di farle indossare il prezioso monile che le aveva a suo tempo regalato, in occasione della imminente festa della Municipalità a Corte. In quel modo avrebbe constatato di persona il tradimento della sua amata, visto che la preziosa collana si trovava oltre Manica. Così, grazie a Costance , amante di D'Artagnan , la Regina aveva in...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Un film sessantottino per antonomasia lo definirei: Il Laureato del 1967 con un Dustin Hoffman che da sconosciuto caratterista diventa star di prima grandezza che tutti conosciamo e apprezziamo. Candidato all' oscar per questo film e interprete negli anni '70 di intense e importanti pellicole. Il tema dell'incomunicabilità tra i giovani e i loro genitori ancorati a rigidi schemi da imporre e far rispettare introduce in pratica il malcontento che seguirà a breve nella società sfociando nella contestazione giovanile . A dir il vero questo film, visto da ragazzo, mi colpì principalmente per l'immaginario erotico che evocava affrontando un argomento, per la prima volta al cinema, in un contesto sociale piuttosto bigotto e conservatore a quei tempi. La seduzione esercitata dalla matura signora Robinson nei confronti del giovane studente, la locandina con quella gamba velata da una calza che si sfila di fronte agli occhi del ragazzo sono restate a lungo impresse nella me...
U na domenica 7 agosto a Roma con una massa variegata di persone accaldate che sta per riversarsi sulle spiagge del vicino litorale. Chi ci va in bici, come Enrico e i suoi giovani amici, chi in treno super affollato come Ercole , un padre vedovo, che accompagna la figlioletta alla colonia delle suore perché la sua attuale fidanzata non la vuole tra i piedi. Anche la chiassosa famiglia Meloni con nonna al seguito si è messa in moto con vettovaglie per il pranzo in un'auto sgangherata che bisogna avviarla a spinta. Adriana invece, una ragazza del quartiere popolare del Testaccio , ha lasciato il fidanzato nulla facente per accettare la corte di un ricco giovanotto che la vuol portare al mare con la sua lussuosa automobile. Quasi del tutto indaffarato sul suo piedistallo è invece il vigile Ercole Nardi per la totale assenza di traffico, visto l'esodo verso il mare e quando riceve il cambio si reca nella casa dove lavora come domestica la sua fidanzata, per scoprire che ...
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