Uscito dall'orfanatrofio ormai adulto,
Augusto è in difficoltà a trovarsi un lavoro e a
Roma dove vive la fidanzata
Marisa, è osteggiato dallo zio di lei, il sor
Cesare, che non lo vede affatto come un buon partito per la nipote, con la quale vive. Così tra maldestri tentativi di iniziare una professione, finisce per bighellonare in mezzo a degli sfaccendati ai quali si presenta come un duro ed evaso di prigione, pronto a dimostrare il suo valore in qualche colpo. Ma la banda composta da "
Pecorino", "
Gettone" e un altro giovane è dedita più che altro a furtarelli e scippi, in attesa che esca di prigione il vero capo, sostituito al momento dalla sua fidanzata
Gianna. Lei qualche idea ce l'ha ma i risultati sono sempre modesti se non addirittura grotteschi, come quando scippano del portafoglio il ricco industriale milanese delle calze da donna che era in visita a Roma al suo agente. Ha nel portafoglio
100 mila lire e importanti documenti per i quali chiede, con un annuncio sul giornale, che gli vengano almeno restituiti in cambio di una ricca mancia. Speso il denaro in un'operazione azzardata delle loro, pensano bene di mandare Augusto all'indirizzo dell'annuncio per restituire i documenti ma il furbo industriale che poi chiameranno "
Giaguaro" per la sua indomita indole, inchioda Augusto alle sue responsabilità e lo tiene in pugno affinché restituisca anche il denaro se non vuol finire dentro con i suoi complici, ora che conosce il suo nome e ha con sé i suoi documenti. Affranto il giovane avverte la banda che hanno solo tre giorni per racimolare il denaro e si mettono subito all'opera, per inanellare una serie di ulteriori insuccessi. Dalla tentata truffa ai danni di un agricoltore fino a provare di vendere un cane parlante, grazie all'aiuto di un ventriloquo, o al furto della cassa di un cinema, finendo per perdere anche le poche lire fin lì racimolate. Augusto si presenta a mani vuote dal "Giaguaro" che vista la vera indole onesta del giovane lo assume con un buon stipendio in sostituzione del suo agente romano scoperto in flagranza di gioco scorretto con una ditta concorrente. E' l'inizio di una nuova vita dove potrà finalmente conquistare la fiducia della sua fidanzata e formare una famiglia con lei.
Classica commedia del periodo d'oro del cinema italiano con Walter solito divertente protagonista in una Roma di 60 anni fa completamente diversa da oggi e con un cast brillante di ottimi comprimari e caratteristi che tengono a battesimo per il suo esordio la stupenda
Elke Sommer.
Tony Dallara canta con la sua band alcuni motivi di successo di quegli anni.
l'amico del giaguaroItalia 1959
Regia: Giuseppe Bennati
Musiche Alessandro Derevitsky
con
Walter Chiari: Augusto
Gabriella Pallotta: Marisa, fidanzata di Augusto
Mario Carotenuto: sor Cesare, zio di Marisa
Isabelle Corey: Gianna, capo della banda
Elke Sommer: Greta, la turista in visita a Roma
Carlo Delle Piane: "Pecorino"
Anna Campori: padrona del bar
Toni Ucci: "Gettone"
Riccardo Garrone: rappresentante romano
Carlo Romano: industriale milanese "il Giaguaro"
Alberto Talegalli: signore che compra il cane
Francesco Mulè: orefice Ugo
Mario De Simone: "Benzina"
Giuseppe Robi: Vittorio
Bruno Lanzarini: agricoltore truffato
Jean Mollier: ventriloquo
Gino Buzzanca: barbiere
Giancarlo Zarfati: bambino dal barbiere
Carlo Loffredo: contrabbassista
Tony Dallara: sé stesso
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