Sette ragazzini che han formato un gruppo coeso con a capo Pecos Bill, il più grande, si ritrova a bighellonare alla periferia di Roma in un giorno che ha visto chiudere la scuola per l'improvvisa morte del direttore. Invece di tornarsene a casa, hanno approfittato per farsi una vacanza delle loro condita da pallonate, vetri rotti, bisticci e fughe fino al ritrovamento incredibile di un neonato in fasce dietro ad un cespuglio. Il bimbo viene portato nel loro solito covo-rifugio, una sorta di baracca, dove dopo un conciliabolo si decide di tenerselo per non dover rivelare ai grandi di non esser tornati a casa come avrebbero dovuto. Pensano anche che la creatura possa rappresentare un gruzzoletto se venduta ad un vicino campo Rom che avrebbe significato magliette e calzoncini per la loro squadra di calcio, con anche un pallone nuovo. Una zingara astuta è spinta dal marito a prendere il bimbo col quale riuscire ad ottenere più elemosine in giro e promette di pagare ai ragazzi un affitto mensile, cosa che viene accettata, salvo poi scoprire dai giornali che il bimbo non è stato abbandonato ma è rimasto solo per un malore improvviso di sua madre che ora lo cerca disperatamente. Le indagini le cura il maresciallo Toniolo, padre di Pecos Bill, per cui per i ragazzi è ancora più complicato raccontare l'accaduto. Alla banda si unisce l'unica femmina ammessa, Gianna, che è innamorata di Pecos ed anche più sveglia dei maschi, tanto che capisce di dover andare a riprendersi il pupo prima che le cose peggiorino. Si attua un piano per sorprendere gli zingari che va però in fumo e costerà loro molte botte, anche se il pupo verrà recuperato. Circola la voce anche di una possibile ricompensa per chi troverà il bimbo o fornirà notizie atte al ritrovamento. Si decide di portarlo in chiesa nottetempo, anche perché per accudire la creatura hanno speso i pochi soldi che avevano e il bimbo non può restare con loro. Così arrivano in chiesa nel dopo cena creando nelle loro famiglie un crescendo di preoccupazioni per il ritardo insolito nel rincasare. I genitori si riuniscono dal maresciallo, il cui figlio a loro dire è capobanda e causa del loro inspiegabile ritardo. Ma ecco che in chiesa i ragazzi scoprono due ladri intenti a rubare gli ex-voto e li mettono in fuga, richiamando nel trambusto il parroco e il sagrestano. Salta fuori la verità e il pupo è riconsegnato alla madre mentre i ragazzi rientrano nelle loro famiglie che, passata la paura, avranno più attenzioni in futuro per i propri figli, forse colpevolmente trascurati. A Gianna invece toccano due schiaffoni dal cognato che ancora le gira la testa ma la soddisfazione di vederla piangere non gliel'ha data. Così chiede all'amato e dirimpettaio Pecos Bill cosa sia capitato a lui che, fiero, le racconta di non essere stato toccato nemmeno con un dito dal padre, ignaro che sta per essere preso a cinghiate.
Un divertente "com'eravamo" di giochi, marachelle e catechismo di quegli anni di veloce crescita sociale ed economica, condita dal grottesco ritrovamento del "pupo" che da ancor più sapore alla commedia, nella quale vedere all'opera diversi attori bambini che ebbero discrete carriere nel cinema e in TV sia come attori che famosi doppiatori.
I terribili 7
Italia 1963
Regia: Raffaello Matarazzo
Musiche Armando Trovajoli
con
Stefano Conti: Pecos Bill
Patrizia Canevari: Gianna
Massimo Giuliani: Davy Crochett
Roberto Chevalier: Fantomas
Loris Loddi: Biberò
Claudio Maccari: Gambalesta
Antonio Piretti: Pasta e lenticchie
Stefano Tamborra: Cervellone
Giuliana Lojodice: la madre del neonato
Umberto D'Orsi: maresciallo Toniolo, padre di Pecos Bill
Fulvia Mammi: Rosa, moglie di Toniolo
Franco Volpi: l'avvocato, padre di Cervellone
Armida De Pasquali: moglie dell'avvocato
Giacomo Furia: Ernesto, l'appaltatore padre di Fantomas
Dada Gallotti: moglie di Ernesto
Toni Ucci: Romolo, il tranviere padre di Biberò
Franca Tamantini: moglie di Romolo
Riccardo Garrone: Giorgio, il giornalista padre di Pastaelenticchie
Annie Gorassini: fidanzata di Giorgio
Gino Lavagetto: lo zingaro
Antonella Della Porta: la zingara
Mario Chiocchio: il parroco
Pino Ferrara: il sacrestano
Elsa Vazzoler: Vittoria, madre di Davy Crochett
Paola Piretti: sorella di Gianna
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