Ursus, il terrore dei kirghisi
Una creatura mostruosa semina il terrore nella comunità dei Circassi e dei vicini Kirghisi e la pace tra i due popoli vacilla, allorquando il reggente di questi ultimi, Zereteli, accusa Ursus a capo della comunità circassa, di essere il mandante delle aggressioni compiute dal mostro. Ursus è al contrario un uomo buono e dedito alla pace, ancorché dotato di forza incredibile e si rammarica di non essere presente nei luoghi dove il mostro agisce. Ha raccolto da bambina nel suo villaggio la giovane Kato che considera una sorella, mentre è in relazioni amorose con la principessa Aniko che Zereteli vuole sposare per impadronirsi del potere in tutta la regione. Lei si vede di nascosto con Ursus in una caverna alla quale si accede per mezzo di un passaggio segreto che lei sola conosce e spesso questo coincide con le apparizioni del mostro. La spiegazione dell'arcano avverrà quando si scoprirà che Aniko è in realtà una potente strega che con un suo magico infuso che fa bere alle sue vittime, le riduce in suo potere, cambiandone le sembianze in mostro per la durata dell'effetto. Zereteli stesso non ne conosce l'esistenza ma sa che Aniko non è la vera figlia del re a suo tempo spodestato, ma una donna che lui ha spacciato per tale per nascondere l'assassinio del vecchio re e prenderne un domani il posto. La vera Aniko è la giovane Kato che aveva perduto la memoria assistendo al tragico assassinio di suo padre ed ora che l'aveva riacquistata stava per fare una brutta fine per mano del mostro, senza rendersi conto che è il suo Ursus sotto l'effetto della pozione. Ilo il fratello di Ursus, da poco arrivato al villaggio, ha scoperto a sue spese il segreto e bracca la finta Aniko affinché faccia cessare l'effetto su Ursus e nella concitata fuga la donna precipita e muore, liberando Ursus dal malefico influsso. Si risveglia senza rendersi conto di quanto è successo e raccoglie esanime la sua Kato per raggiungere gli altri che nel frattempo hanno avuto ragione di Zereteli e dei suoi Kirghisi. La pace e l'amore trionfano e Ilo si guarda bene dal rivelare a suo fratello come lui ed altri siano stati coinvolti nel tragico gioco della malefica strega.
Firmandosi Anthony Dawson come di consueto, Antonio Margheriti dirige un modesto film di avventura del genere peplum la cui povertà di mezzi è evidente fin dalle prime batture, con costumi e oggetti raffazzonati qua e là in altri set dell'allora florido genere. Basti pensare alle scene di "massa" (dieci persone) all'attacco di preponderanti forze nemiche (cinque). Ma passavi il pomeriggio della domenica al cinema parrocchiale ed eri contenti per tutta la settimana a venire.
Firmandosi Anthony Dawson come di consueto, Antonio Margheriti dirige un modesto film di avventura del genere peplum la cui povertà di mezzi è evidente fin dalle prime batture, con costumi e oggetti raffazzonati qua e là in altri set dell'allora florido genere. Basti pensare alle scene di "massa" (dieci persone) all'attacco di preponderanti forze nemiche (cinque). Ma passavi il pomeriggio della domenica al cinema parrocchiale ed eri contenti per tutta la settimana a venire.
Italia 1964
Regia: Antonio Margheriti
Musiche Franco Trinacria
con
Reg Park: Ursus
Mireille Granelli: Aniko
Ettore Manni: Ilo
Furio Meniconi: Zereteli
Maria Teresa Orsini: Kato
Serafino Fuscagni: Miko
Lilly Mantovani: una schiava
Giulio Maculani: Varos
Piero Pastore: Amko
Gaetano Quartararo: un ufficiale Kirghiso
Claudio Scarchilli: Navar
e con
Ugo Carboni
e non accreditato
Claudio Ruffini: Frido
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