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Un uomo chiamato Apocalisse Joe
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Joe Clifford, attore girovago con la passione per Shakespeare, ha ereditato una miniera d'oro da uno zio a Landberry dove si reca per constatare che è nelle mani di un tale Berg. Questi mostra tramite lo sceriffo un documento nel quale suo zio gli cedeva la miniera per cui è lui a tutti gli effetti il nuovo proprietario. La gestisce incutendo timore a tutta la popolazione e non esitando a uccidere chi cerca, tra i suoi lavoratori, di rubarne qualche pezzetto. Lo sceriffo Sam sembra essere a suo libro paga visto che non interviene mai e questa impressione gli viene confermata dal dottor Clan, un sedicente medico guaritore e ciarlatano che con sua nipote Vera campa facendo in prevalenza il barbiere. Joe non è tipo da lasciarsi impressionare dall'esercito privato di cui dispone il signorotto e con il solo aiuto dei due citati e di Al, il barista del saloon di Rita, un'altra stanca dei soprusi di quella gente, riuscirà a farsi giustizia. Scopre anche da un testimone che viene poi ucciso, che suo zio fu costretto a firmare quel documento dopo essere stato picchiato e successivamente gettato in un burrone, a simulare un incidente, dallo stesso Berg. Lo sceriffo messo al corrente vuole prove e questo induce Joe a pensare che sia ormai un uomo messo lì dal boss e che se vuol giustizia deve provvedere da solo. Fin dall'inizio riesce a rintuzzare le varie squadracce mandate a regolargli il conto, per poi rendersi conto che anche lo sceriffo non era che una vittima come tutti. Sam viene infatti ucciso a sangue freddo e rimandato in paese come monito per tutti e Joe che lo pensava corrotto, ha invece un sussulto che rafforzerà il suo desiderio di giustizia. Sfidato apertamente, Berg arriva in città con tutto il suo esercito trovando Landberry deserta, al punto da costringerlo a dividere i suoi in tanti gruppetti per setacciare ogni casa. Questo consente a Joe e agli unici due uomini con lui, di attuare una serie di trappole mortali. Lui fa il grosso del lavoro e incarica il dottore di contare i morti e fare la sua parte con la doppietta, con la quale è più facile far centro. Al, il barista, si difende col suo fucile e in un crescendo di sparatorie si arriva allo scontro finale nel quale Berg deve affrontare di persona Joe a mani nude, mentre divampa attorno un grande incendio. Nella violenta colluttazione un pugno di Joe lo manda dritto tra le fiamme dove il prepotente fa una fine orribile. Rita è stata uccisa a sangue freddo come vendetta durante la battaglia e con lei è rimasto sul campo anche il bravo Al. Non resta che nominare il dottore socio al 50% e pregarlo di mandare avanti in sua assenza la miniera perché lui ha un appuntamento che non può rimandare. E quando il dottore gli chiede con chi, la risposta è ...
Shakespeare
segno evidente che intende seguire la sua passione per la recitazione in giro per il west che in questo film è assai ben riprodotto con adeguati interni e polverosi esterni spagnoli dove si muove un buon cast con l'amatissimo Steffen e uno stuolo di comprimari e scagnozzi ispanico-nostrani molto popolari in quegli anni.
Un uomo chiamato Apocalisse Joe Italia 1970
Regia: Leopoldo Savona Musiche Bruno Nicolai con Anthony Steffen: Joe Clifford Eduardo Fajardo: Berg Mary Paz Pondal: Rita Fernando Cerulli: il dottor Clan Stelio Candelli: Braddox Veronica Korosec: Vera, la nipote di Clan Giulio Baraghini: Sam, lo sceriffo a Landberry Fernando Bilbao: Mod Flora Carosello: zia Dulcy Renato Lupi: Frate Antonio Bruno Arié: scagnozzo di Berg Silvano Spadaccino: Al, il barista Riccardo Pizzuti: scagnozzo di Berg Gilberto Galimberti: scagnozzo di Berg Sergio Sagnotti: scagnozzo di Berg Ugo Adinolfi: scagnozzo di Berg
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
D an Casey è appena giunto a Guainas e deve subito vedersela con gli scagnozzi di Villarda che tuttavia riesce ad ammansire prima di trovare alloggio nella locale locanda. Ortega Villarda nelle vesti di Delegato del Governo tiene in pugno una situazione, che si va facendo sempre più difficile a causa dei rivoluzionari guidati da Lobo . Dan che si fa chiamare O'Hara , induce Villarda a crederlo figlio del vecchio O'Hara, creduto morto in giro dopo essere stato torturato da lui per farsi confessare il luogo dove ha nascosto un favoloso tesoro in smeraldi , trovati in una misteriosa miniera della zona. Ma il vecchio non parla e non è morto, bensì rinchiuso nella famigerata prigione di Santa Margherita da dove è impossibile evadere ed anche avvicinarsi, a causa della palude infestata da serpenti e pericoli di ogni genere. Ma che ci vuole a Dan a rubare l'elicottero che porta i rifornimenti in prigione e a far salire il vecchio O'Hara? Niente! Ha un salvacondotto ...
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