C'è Sartana... vendi la pistola e comprati la bara!
Sulle tracce di un ricercato, Sartana, temuto bounty-killer, si imbatte in un assalto ad un portavalori, nel quale il suo uomo viene ucciso con altri della scorta da una banda di messicani. Scopre che il carico è in realtà sabbia e che quindi il carico era stato sostituito alla partenza. Porta in città il suo uomo per riscuotere la taglia e indagare su quanto sta succedendo e lo sceriffo gli fornisce una pista che porta ad Appaloosa dove il banchiere Samuel Spencer finge di trasportare l'oro che gli affidano tanti minatori in luogo più sicuro, per poi farlo assaltare dai messicani di Mantas, scaricando sui banditi ogni responsabilità. E' d'accordo di spartire alla fine dei giochi e intanto si tiene il malloppo al sicuro in una cassaforte. Sartana scopre il giochetto e si fa largo tra le fila dei malviventi, sfoltendole a più riprese, fino ad ottenere, vista la sua bravura, il permesso di scortare il prossimo carico. Ovviamente l'uomo, astuto e risoluto, si è messo d'accordo con tutti i partecipanti, compresa la furba Trixie che gestisce l'unico saloon della città e vorrebbe che quell'oro venisse speso da lei, invece che finire nelle tasche del bieco banchiere e dei suoi accoliti. Dall'altra parte dell'affare, il banchiere ha preso le sue precauzioni assoldando due tra i più temibili pistoleri della zona, i fratelli Brando che a dispetto del prezzo richiesto, rimediano una bruttissima figura venendo costretti a sloggiare da un altro imprevisto arrivo: quello di Sabata. Dietro alle apparenze effeminate del biondo pistolero si celano abilità che forse anche Sartana teme e all'inizio i due sembrano guardarsi in cagnesco, pronti a sbranarsi per prendersi tutto il bottino. Per farlo dovranno a turno eliminare banchiere e scagnozzi e ripulire la banda di Mantas, capo compreso, per poi vedersela alla fine tra di loro nella main-street nel più classico dei duelli. In realtà è uno scontro tra il serio e il faceto, con colpi che i due si sparano per portarsi via cravattini e speroni in un gioco di abilità che alla fine vede Sartana apparentemente trionfare. Con Sabata a terra l'uomo viene fermato da Trixie che entra in scena armi in pugno e sostenuta da un congruo numero di cittadini a dimostrazione del detto che tra i due litiganti il terzo gode. Ma si illude perché il finto morto Sabata rinviene miracolosamente e spaventa tutti con il suo fucile a canne mozze, facendoli rincasare precipitosamente. Trixie non può che accettare di essere stata gabbata dai due d'accordo sul colpo finale e insieme allegramente Sartana e Sabata, carichi d'oro, salutano accompagnati dalla parola FINE.
Con lo pseudo di Antony Ascot, Giuliano Carnimeo dirige un western nazionale di ottima fattura a dispetto degli esterni della maremma laziale, non certo consoni al genere polveroso nostrano. Perché sorretto da una buona storia e da interpreti di primo piano, con George Hilton che sostituisce Gianni Garko nel ruolo del celebre pistolero senza farlo rimpiangere, anzi aggiungendo al personaggio ulteriore carisma. Con lui tanti ottimi e famosi comprimari e il bel californiano Charles Southwood che ebbe diversi ruoli nel cinema italico del periodo.
C'è Sartana ...
vendi la pistola e comprati la bara!
Italia 1970
Regia: Giuliano Carnimeo
Musiche Francesco de Masi
con
George Hilton: Sartana
Charles Southwood: Sabata
Erika Blanc: Trixie
Piero Lulli: Samuel Spencer
Nello Pazzafini: Mantas
Linda Sini: la donna di Mantas
Marco Zuanelli: Golpe
Carlo Gaddi: Baxter
Aldo Barberito: Angelo
Gigi Bonos: il cantinero
Luciano Rossi: Flint Brando (accreditato Lou Kamante)
Federico Boido: Joe Brando (accreditato Rick Boyd)
Spartaco Conversi: Emiliano
Umberto Di Grazia: Tarnowsky
non accreditati
Furio Meniconi: Romero (non accreditato)
John Bartha: sceriffo
Fortunato Arena: vecchio peone
Sandro Scarchilli: Mezcal
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati