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I marziani hanno 12 mani
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Arrivati a Roma con il loro disco volante, 4 marziani assumono sembianze umane e vestiti da fascisti fanno conoscenza con una realtà che li vede laceri e malconci fare rientro a bordo. Hanno utilizzato, purtroppo per loro, degli abiti in voga vent'anni prima e che hanno lasciato un brutto ricordo nella popolazione. Redarguiti dalla Grande Mente in contatto con loro da Marte, i quattro rimediano dei nuovi indumenti, piuttosto ridicoli per la moda vigente, ma che consentono loro di relazionarsi con le persone. Sono lì con i nomi in codice X da 1 a 4, per studiare i "terricoli" e il loro modo di vivere, per poi costruire una base spaziale e informare alla fine le autorità militari, previo appoggio dell'opinione pubblica, circa una loro conquista pacifica della Terra. Il tutto non senza difficoltà vista l'assoluta ignoranza della materia che richiede molteplici rapporti per poter avere un'idea precisa di come ci si muove e si vive in quel pianeta, dove sembra contare solo l'avidità, mentre su Marte non c'è più proprietà privata, né denaro circolante, cosa che qui invece causa corruzione e bramosia di ricchezza. Ecco allora che pian piano, dopo equivoci a volte davvero imbarazzanti, i quattro riescono a entrare piacevolmente in contatto con la realtà terrestre e gustarne gli aspetti per loro sicuramente rivoluzionari e tali da farli desistere dal tornare sul loro grigio Pianeta Marte, per spassarsela con le bellezze femminili conquistate con i loro goffi ma riusciti corteggiamenti. E così quando la Grande Mente li richiama a rientrare, loro, con le ragazze abbracciate, rispondono con una sonora pernacchia, restando sulla Terra, avendone ormai imparato anche i gesti dispregiativi. Divertente satira di costume giocata sui vizi tanti e virtù poche dell'italiano medio e tali da coinvolgere e conquistare anche integerrimi e razionali visitatori giunti da un altro pianeta, a dimostrazione che tutto sommato sono sentimenti tra i più facili da attecchire nell'uomo e in chi vuole assomigliargli. Tanti piacevoli quadretti con un cast enorme a disposizione e tanti volti noti a dare il contributo alla riuscita della commedia. C'è anche Margaret Lee💘che si sfila le calze per la gioia del maschio italico del tempo e non solo, risultando anche oggi di grandissima presa sensuale, al pari delle altre interpreti Magali Noël e Valeria Fabrizi.
I marziani hanno 12 mani Italia, Spagna 1964
Regia: Castellano & Pipolo Musiche Ennio Morricone con Paolo Panelli: X1 Carlo Croccolo: X2 Enzo Garinei: X3 Alfredo Landa: X4 Magali Noël: Matilde Bernabei Pietro De Vico: cameriere d'Hotel Valeria Fabrizi: cameriera d'Hotel Nando Martellini: sé stesso Umberto D'Orsi: editore Margaret Lee: segretaria dell'editore Franco Franchi: socio dello scrittore Riccardo Billi: tifoso di calcio Ciccio Ingrassia: scrittore di fantascienza Nerio Bernardi: sottosegretario esteri Francesco Mulè: ambasciatore austriaco Lando Buzzanca: lo sposo Dominique Boschero: la sposa Aldo Giuffré: magnaccia Mario De Simone: passante José Calvo: marito geloso Tullio Altamura: professore di matematica Salvo Libassi: salumiere Pietro Tordi: contadino abruzzese
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
C ommedia farsesca, parodiando il famoso romanzo di Dumas e diretta con leggerezza da Carlo Ludovico Bragaglia che mette insieme il meglio del Varietà di quegli anni, dandogli ampia facoltà di improvvisazione a tutto vantaggio del divertimento e di una trama che contempla anche tanta azione. I quattro protagonisti, lestofanti di prim'ordine, si sostituiscono ai veri Moschettieri impegnati nel recupero del prezioso collier che la Regina ha donato come pegno d'amore a Lord Buckingham , suo amante ed ambasciatore d'Inghilterra in Francia, rientrato in patria. Il Cardinal Richelieu , a conoscenza della tresca, aveva consigliato il Re di farle indossare il prezioso monile che le aveva a suo tempo regalato, in occasione della imminente festa della Municipalità a Corte. In quel modo avrebbe constatato di persona il tradimento della sua amata, visto che la preziosa collana si trovava oltre Manica. Così, grazie a Costance , amante di D'Artagnan , la Regina aveva in...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
Film divertentissimo di un Woody Allen ancora all'inizio della sua sfolgorante carriera di regista-attore e in piena forma anche se stereotipata dai precedenti Prendi i soldi e scappa e il Dittatore di Bananas . E' comunque in questo periodo che si affaccia prepotentemente in Europa e ricordo perfettamente le sale strapiene e fragorose risate accompagnate da battimani di gusto. Lui è sempre il solito imbranato e sfigato omuncolo pieno di complessi e in costante bisogno di sedute psicanalitiche, solo che a dir suo è ormai alla fase della trapanazione del cervello .... . Sam Felix è un critico cinematografico appena lasciato dalla moglie Nancy : " Addio Sam, il mio avvocato chiamerà il tuo !" " Eh ma io non ho avvocati, fagli chiamare il mio dottore ." Per questo pieno di sensi di colpa e senza l'apporto del suo analista " ma perchè gli psichiatri vanno in ferie ad agosto?? è il periodo dove la gente impazzisce di più !", vive un delirio ch...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
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