Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Allarme rosso in Africa nera
Sfuggito nel 1981 alle grinfie dei Russi in Afghanistan, l'agente OSS 117, rientrato in Francia, si ritrova dietro ad una scrivania per fare pratica dei nuovi sistemi informatici che stanno prendendo piede negli uffici di tutto il mondo. Non è certo quel che predilige un uomo d'azione come lui che tuttavia pian piano resta affascinato dai monitor e dalle tastiere, divenendo un ottimo impiegato informatico, fin quando il capo lo richiama per un'importante missione. Un giovane collega, OSS 1001, in missione in Africa ha fatto perdere le sue tracce e Hubert deve volare in Kenya per rintracciarlo. Nell'ottica dei buoni rapporti che intercorrono tra la Francia e le sue ex colonie, e visto che tira una brutta aria di rivolta, che vede coinvolti diversi gruppi etnici contro il Presidente Bamba, Hubert dovrà mettersi al suo servizio per stroncare sul nascere ogni tentativo di golpe. Noto per la sua dabbenaggine, nonostante fosse stato appositamente avvertito dal capo di non eccedere in goffe battute, il nostro finisce come al solito per urtare la suscettibilità di chi si trova a interloquire con lui, sia esso il Presidente Bamba come il ragazzo d'albergo. Ma lui è un anima candida e capisce di aver fatto la frittata solo dopo aver rotto le uova per poi fare ammenda o finta di niente. Così si mette ad indagare su un traffico d'armi che viene gestito da un certo Roland Lepervier al quale era arrivato il suo giovane collega OSS 1001 che Hubert rintraccia in un carcere, dopo essere stato a sua volta arrestato per una rissa. Liberati si mettono alle costole del contrabbandiere per bloccare il suo carico che viene fatto esplodere in un capannone dove le armi erano state nascoste. Ma una fazione dei ribelli lo cattura facendogli scoprire che al vertice c'è nientemeno che la bella moglie del Presidente Bamba, Zéphyrine Bamba, che con l'appoggio dei Russi, intende prendere il potere. Hubert che ha perso il collega di nuovo tra le fauci di un coccodrillo, nonostante lo avesse avvertito del pericolo di sostare sul greto dei fiumi in Africa, si ritrova solo e in pericolo di vita nelle mani di una stupenda quanto insospettabile guerrigliera con la quale riesce anche ad avere una infuocata notte d'amore. Riesce a scappare e denunciarla al marito che la fa arrestare, grato dei servigi resi da Hubert che rinsaldano come da missione i rapporti con la Francia. Ma tornato a casa, tempo dopo, viene a conoscenza del fatto che la bella Zéphyrine è evasa e forse nelle intenzioni dei produttori potrebbe significare un altro capitolo di questa divertente e dissacrante serie francese. Anche perché dopo i primi titoli di coda ecco riapparire senza gambe il giovane 1001 che si trascina nella savana cibandosi di serpentelli e con un aspetto orrendo.
Per chi detesta il politically correct troverà in Dujardin e nella sua graffiante satira della Francia, il suo eroe, capace nelle sue goffe uscite di ridicolizzare ideologie di ogni genere, rappresentando un libero e divertito sfogo alle maglie di certo pensiero comune.
Per chi detesta il politically correct troverà in Dujardin e nella sua graffiante satira della Francia, il suo eroe, capace nelle sue goffe uscite di ridicolizzare ideologie di ogni genere, rappresentando un libero e divertito sfogo alle maglie di certo pensiero comune.
Francia, Belgio 2021
Regia: Nicolas Bedos
Musiche Nicolas Bedos, Anne-Sophie Versnaeyen
con
Jean Dujardin: Hubert Bonisseur de la Bath / OSS 117
Pierre Niney: OSS 1001
Fatou N'Diaye: Zéphyrine Bamba
Ivan Franek: Kazimir
Natacha Lindinger: Micheline Pierson
Gilles Cohen: Roland Lepervier
Wladimir Yordanoff: Armand Lesignac
Melodie Casta: Jessica, pilota russa
Habib Dembélé: Presidente Koudjo Sangawe Bamba
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