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L'uomo, l'orgoglio, la vendetta
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José, brigadiere dei gendarmi, viene degradato per essersi fatto scappare Carmen, una zingara arrestata per rissa. E' l'inizio per lui di un vortice di passioni che lo condurrà alla tragica fine. La donna infatti rientra prepotentemente nella sua vita quando lo seduce nuovamente mentre è di guardia a una porta della città, di modo da far entrare di nascosto suoi amici contrabbandieri. Lui ne è perdutamente innamorato e farebbe di tutto per compiacerla anche se la giovane, bella e dannata, lo mette di continuo alla prova essendo volubile e indomabile. Così quando la scopre tra le braccia di un suo ufficiale dopo che gli aveva giurato eterno amore, lui lo affronta uccidendolo e lei lo porta in salvo in un covo sui monti dove lo cura amorevolmente dalle ferite riportare nel duello. E' un ricercato e non ha altra scelta che unirsi agli amici di lei per mettere a punto un colpo a danni di un diplomatico straniero che Carmen provvederà a circuire, per portarlo nel punto preciso dell'agguato. Nella sua diligenza trasporta una cassa di monete e con quei soldi potranno emigrare in Sudamerica e vivere felici. A dare manforte arriva anche Garcia, un evaso che si scopre essere il marito della ragazza e col quale da subito José non lega. Il colpo infatti dovrà essere fatto senza spari ma solo con destrezza, rubando il carico al diplomatico senza che possa capire chi lo ha gabbato. Ma Garcia è un violento e uccide il diplomatico e un suo uomo della scorta mentre l'altro collega, seppur ferito, riesce a scappare e avendoli riconosciuti saranno di certo braccati d'ora in avanti. In tre si rifugiano in una grotta con il bottino in attesa che Carmen, non sospettata, riesca a procurare viveri e il necessario per filare. Lei conosce anche un torero che si esibisce nei pressi e che è disposto a farli salire a bordo della nave in partenza spacciandoli per il suo seguito. Nel frattempo le cose tra Garcia e José precipitano e i due si affrontano a duello che vede José uccidere il rivale. Carmen li raggiunge e fornisce del necessario, dando appuntamento l'indomani per salire a bordo. Ma al momento di partire ancora una volta si dimostra del tutto inaffidabile e mentre il compare di José se ne va con i soldi, cercando invano di far ragionare il compare, José resta e, infuriato, va a cercare Carmen nell'arena dove si esibisce quello che appare l'ennesimo amante della donna. La trascina fuori di forza e dopo un violento diverbio la uccide per piangerla brevemente tra le sue braccia, costretto a scappare dall'arrivo dei gendarmi. Ma ormai è troppo tardi e una scarica di colpi lo raggiunge su quella battigia dove avrebbe dovuto dare ascolto al suo compare. Melodramma con un intenso Franco Nero sconvolto da un amore impossibile con una stupenda Tina Aumont, zingara fatale, dalla quale viene tragicamente attratto. Pochi comprimari con loro ma di qualità a giostrare in esterni spagnoli teatro di tanti film del periodo d'oro del nostro cinema. Poca l'azione ed eccessiva la lunghezza che si protrae oltre il lecito, con troppi momenti introspettivi tra i due protagonisti.
L'uomo, l'orgoglio, la vendetta Italia, Germania Ovest 1967
Regia: Luigi Bazzoni Musiche Carlo Rustichelli con Franco Nero: José Tina Aumont: Carmen Klaus Kinski: Garcia Guido Lollobrigida: Dancairo (accreditato Lee Burton) Franco Ressel: il tenente Alberto Dell'Acqua: Remendado Karl Schönböck: il diplomatico inglese Marcella Valeri: Dorotea Maria Mizar Ferrara: Maria Mara Carisi: Nina Anna De Padova: un'operaia Tino Boriani: un soldato Giovanni Ivan Scratuglia: un soldato Aldo Vasco: guardia del diplomatico
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
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