Il cavaliere del deserto
Owen Merritt, un pacifico allevatore, ha mal riposto i suoi sentimenti in Laurie Bidwell che pur amandolo è convolata a nozze con il più ricco Will Isham. Costui non ama le cose a metà, come è solito dire in giro e dopo aver messo gli occhi su un ranch confinante, col quale divideva un bacino di acqua per il bestiame, vorrebbe togliersi dai piedi l'altro vicino, quel Merritt appunto che costituisce ancora un serio pericolo alla sua vita coniugale. Con lui vicino, teme un possibile ritorno di fiamma di sua moglie che non ha dimenticato il suo primo amore. Così dopo aver ingaggiato Fay Dutcher, un abile pistolero, inizia a dar noia all'ultimo e temuto vicino. Fa spaventare la sua mandria di notte facendola scappare e nel gran trambusto uccidendo uno dei cow boy che si erano precipitati a radunare il bestiame. George, il fratello della vittima Juke Vird, insegue gli assassini fin dentro al saloon dove, constatato dal fango sugli zoccoli dei loro cavalli, che sono gli autori del raid, spalleggiato anche dal sopraggiunto Merritt, li affronta in una sparatoria dove uno degli aggressori muore mentre gli altri si mettono in fuga. Merritt li raggiunge nella loro baracca l'indomani e a fucilate fa capire che intende avere giustizia del responsabile dell'omicidio. Ma altri cavalieri arrivati lo costringono a darsi alla fuga. Viene a sua volta attaccato nel suo ranch dove perde la vita anche George Vird. Merritt ferito è soccorso da una vicina, Nan Melotte, che lo conduce in un rifugio sulla sierra e lo cura amorevolmente, fin quando il loro nascondiglio è scoperto. Costretto a scappare di nuovo, riesce ad ottenere una confessione da uno degli uomini di Will Isham che lo accusa di essere il mandante e anche l'autore di alcuni misfatti. Travestito allora, Merritt giunge in città per consegnare l'uomo allo sceriffo e denunciare Will Isham che è già in città col suo pistolero Fay Dutcher e i suoi scagnozzi. Quando Merritt lo inchioda di fronte alla moglie sulle sue responsabilità e gli offre la possibilità di salvarsi lasciando per sempre il paese, l'uomo non ha il tempo di accettare che il suo pistolero irrompe sulla scena e spara erroneamente sul suo padrone uccidendolo. Merritt lo insegue sulla strada e dopo poco riesce a ucciderlo mentre gli altri cow boys capiscono che son cose che non li riguardano. Laurie è ora vedova e legalmente proprietaria del ranch, ma l'amore di Owen lo ha perso per sempre e al fianco dell'uomo c'è ora Nan Melotte, colei che lo ha curato e aiutato a farsi giustizia.
Western convenzionale dei tanti girati dall'icona Randolph Scott che si avvale della bellezza degli esterni e della cura di interni e arredi, ottimamente ricreati in ogni pellicola del genere americana. Se poi ci metti le belle voci degli storici e indimenticabili doppiatori di quegli anni ottieni un prodotto che si guarda ancora volentieri.
Man in the Saddle
Stati Uniti d'America 1951
Regia: André De Toth
Musiche George Duning
con
Randolph Scott: Owen Merritt
Joan Leslie: Laurie Bidwell Isham
Ellen Drew: Nan Melotte
Alexander Knox: Will Isham
Richard Rober: Fay Dutcher
John Russell: Hugh Clagg
Cameron Mitchell: George Vird
Richard Crane: Juke Vird
Alfonso Bedoya: Cultus Charley
Guinn "Big Boy" Williams: Bourke Prine
Clem Bevans: Pay Lankershim
James Kirkwood: sceriffo Medary
George Lloyd: Tom Croker
Frank Sully: Lee Repp
Frank Hagney: Ned Bale
Don Beddoe: Love Bidwell
Herman Hack: scagnozzo di Isham
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