Diabolik
Clerville è terrorizzata dalle gesta del bandito mascherato che si fa chiamare Diabolik. La polizia è impotente contro le sue malefatte ma il tenace Ispettore Ginko non molla la presa, sperando di incastrarlo prima o poi. L'arrivo in città della ricca ereditiera Lady Eva Kant potrebbe essere l'occasione giusta per catturare il bandito che sicuramente sarà attratto dal tanto fantasticato Diamante Rosa che la ricca vedova ha con sé. Ginko la mette in guardia sul pericolo che corre, perché il ladro agisce con le sembianze del più insospettato personaggio, riuscendo a travestirsi perfettamente in chiunque utile per i suoi propositi. Nel Grand Hotel cittadino, Diabolik, come previsto, prese le sembianze del cameriere personale assegnato alla suite della Kant, si mette in azione aprendo la cassaforte per poi incontrarsi con la seducente donna di rientro in camera. Lei è attratta da quel soggetto e anche lui non sembra insensibile al fascino che emana la donna, tipo di sicuro navigato e senza scrupoli, tanto che gli confida di aver venduto a suo tempo il vero diamante per problemi di denaro e anche la morte di suo marito sembra avvenuta in circostanze misteriose. Quelle stesse che l'on. Giorgio Caron, importante uomo politico, è pronto a divulgare se la donna non cederà alla sua serrata corte. Lui ha un dossier compromettente che Diabolik si impegna a rubare per lei affinché possa distruggerlo, con la promessa che le riconsegnerà anche la pietra se, dopo averla esaminata accuratamente, risulterà effettivamente un falso. Diabolik però non ha fatto i contri con la sua fidanzata Elisabeth Gay, con la quale vive in una villetta in campagna facendosi chiamare Walter Dorian. Lei ha casualmente scoperto un laboratorio ben celato sotto la villa e, impaurita, ha chiamato la polizia che accorsa con Ginko, tende una trappola a Diabolik, arrestandolo al suo rientro. Eva Kant allora entra in azione appena appresa dai giornali la notizia della sua cattura e avendo sperimentato con lui l'alfabeto Morse, da entrambi ben conosciuto, riesce, lei con le dita e lui con il battito delle palpebre, a comunicare durante il processo che si conclude con la condanna a morte. Lei ha ben compreso il da farsi e preso il necessario da un altro laboratorio segreto, convince il suo focoso corteggiatore, in qualità di politico di spicco, di farle conoscere in cella l'incredibile bandito come regalo personale. Essendo vice ministro, l'uomo ottiene una visita privata, portandosi dietro la sua amata spacciata per agente segreto. Una volta soli, Eva droga il malcapitato e libera Diabolik che ne prende le sembianze subito dopo aver appreso da lui il luogo dove teneva il dossier col quale ricattava Eva e anche un cospicuo gruzzolo, chiuso in una cassetta di sicurezza e frutto di altri proficui ricatti. L'uomo reso insensibile da pentothal e scopolamina finisce sul patibolo senza ribellarsi e la ghigliottina gli spicca via la testa un attimo prima che Ginko, presente all'esecuzione, intuisse cosa stava accadendo. Infatti la testa è del povero Caron al quale era stata messa la maschera di Diabolik che adesso sta già studiando un piano per arrivare al bottino del politico, custodito in una banca super protetta di Ghenf, una cittadina dei pressi. Ma anche Ginko, indagando sul politico scopre le sue malefatte e risale a ciò che con tutta probabilità il suo acerrimo rivale sta tramando. Raggiunge la banca a Ghenf proprio mentre Diabolik sta portando a termine il suo colpo e nonostante tenti di fermarlo ancora, ferendolo ad una spalla, viene atterrato da Eva che ancora una volta trae d'impaccio il suo uomo. Li vediamo felici e rilassati godersi una crociera su una lussuosa barca a vela e mentre lei prende il sole, lui le regala il vero Diamante Rosa, recuperato per suggellare il loro amore. La donna lo getta in acqua e con lui il suo passato per concentrarsi solo sul futuro con l'incredibile uomo che ha adesso al suo fianco.
Senza lode e senza infamia, come suol dirsi quando il risultato è sufficiente e in questo caso ritengo sia l'affermazione più attinente al valore dell'opera che tuttavia si lascia ben guardare nonostante superi le due ore. Due ore dove si privilegia l'introspezione all'azione pura che ci si attende e dove non si comprende il perché di far tornare sugli schermi il personaggio delle sorelle Giussani traendolo dall'episodio n.3 "l'arresto di Diabolik" che significa dare alla fine il ruolo di protagonista non a lui ma ad Eva Kant alla quale Miriam Leone, dopo un inizio titubante nelle prime inquadrature, dà via via il volto che tutti abbiamo apprezzato all'eroina del fumetto, rendendola alla grande. Con lei un ottimo Ginko Mastandrea mentre Diabolik seppur ben reso da Marinelli appare tutto sommato "moscetto" e non deciso e letale come ci si aspetterebbe. Infine un plauso a un nuovo auspicabile inizio dei generi che da troppo tempo latitano nel nostro cinema.
Senza lode e senza infamia, come suol dirsi quando il risultato è sufficiente e in questo caso ritengo sia l'affermazione più attinente al valore dell'opera che tuttavia si lascia ben guardare nonostante superi le due ore. Due ore dove si privilegia l'introspezione all'azione pura che ci si attende e dove non si comprende il perché di far tornare sugli schermi il personaggio delle sorelle Giussani traendolo dall'episodio n.3 "l'arresto di Diabolik" che significa dare alla fine il ruolo di protagonista non a lui ma ad Eva Kant alla quale Miriam Leone, dopo un inizio titubante nelle prime inquadrature, dà via via il volto che tutti abbiamo apprezzato all'eroina del fumetto, rendendola alla grande. Con lei un ottimo Ginko Mastandrea mentre Diabolik seppur ben reso da Marinelli appare tutto sommato "moscetto" e non deciso e letale come ci si aspetterebbe. Infine un plauso a un nuovo auspicabile inizio dei generi che da troppo tempo latitano nel nostro cinema.
Diabolik
Italia 2021
Regia: Manetti Bros.
Musiche Pivio e Aldo De Scalzi
con
Luca Marinelli: Diabolik
Miriam Leone: Eva Kant
Valerio Mastandrea: Ispettore Ginko
Alessandro Roja: On. Giorgio Caron
Serena Rossi: Elisabeth Gay
Luca Di Giovanni: Roberto
Vanessa Scalera: segretaria di Caron
Roberto Citran: direttore dell'albergo
Antonino Iuorio: direttore del carcere
Daniela Piperno: direttrice della banca
Pier Giorgio Bellocchio: agente Palmer
Guglielmo Favilla: agente Florian
Urbano Barberini: Duncan
Giovanni Calcagno: vigile del fuoco
Davide Devenuto: ispettore Driskell
Stefano Pesce: procuratore
Massimo Triggiani: avvocato
e con
Claudia Gerini: signora Morel
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