Guardia Guardia scelta Brigadiere Maresciallo
Un film del 1956 per quanto semplice e prevedibile nel suo svolgimento che ha il compito di ricordarci come eravamo. Quali e quanti fossero gli spazi "vitali", ovvero non inquinati o occupati dalle macchine in sosta e in movimento. Uno spaccato sociale di un paese in via di ricostruzione e con persone con uno spiccato senso dell'umano al contrario della società inglobata di oggi. Se la critica definiva allora "luoghi comuni" certi atteggiamenti del film di certo oggi si lamenterebbe ancor più al cospetto del cinema italiano attuale. Ecco quindi che almeno un merito, questo cinema di "quella" commedia all'italiana ha almeno una valenza storica cosa che magari avranno tra 50 anni anche gli annuali cine-panettoni quando saranno analizzati come fenomeno di costume di un epoca. Un filo conduttore però c'è e non è nemmeno difficile trovarlo e si trova nell'opinione negativa, oggi come allora e in maniera più acuita, che la popolazione nutre nei confronti dei vigili urbani.
Qui è tutto reso divertente dalla guardia Alberto Sordi, inflessibile nel multare chiunque commetta la benché minima infrazione, anche se rimproverato dal maresciallo Gino Cervi che vorrebbe un clima più disteso con i cittadini. Ma la guardia Sordi è irremovibile e i quadretti con i colleghi circa il miglior senso civico di quelli "lassù" al nord in confronto coi "romanacci de Roma" sono tutti godibili e ben sorretti dalla verve dell' Albertone nazionale. La guardia scelta è Peppino De Filippo, sfaticato, con lo zio Monsignore vantato, giacché la parentela è con la zia sua perpetua, il quale fa commercio e uso "non idoneo" di santini e medagliole votive allo scopo di accattivarsi amicizie e favori. Suona nella banda dei vigili diretta dallo stesso maresciallo e spesso lo vediamo delirare di musica coi suoi colleghi. Anche questi quadri tutti godibili e ben recitati. Il brigadiere è Aldo Fabrizi, vedovo, con un maschietto e una figlia (Valeria Moriconi) da maritare al pugile interpretato da Tiberio Mitri in persona. Lui è bonaccione a vista come al solito e anche come vigile non può essere diversamente tanto che cerca sempre di chiudere un occhio con la sua innata indulgenza e benevolenza. C'è anche Nino Manfredi con un ruolo di guardia pure lui ma meno protagonista degli altri. Prenderà il posto di timpanista con risultati scoraggianti e maledirà l'amico Sordi, trasferito a Milàn che tra un "la vaga drìt!", "toh un barbùn!" e un "magùn" per la sua Roma farà apparire la scritta FINE a questo divertente film.
Qui è tutto reso divertente dalla guardia Alberto Sordi, inflessibile nel multare chiunque commetta la benché minima infrazione, anche se rimproverato dal maresciallo Gino Cervi che vorrebbe un clima più disteso con i cittadini. Ma la guardia Sordi è irremovibile e i quadretti con i colleghi circa il miglior senso civico di quelli "lassù" al nord in confronto coi "romanacci de Roma" sono tutti godibili e ben sorretti dalla verve dell' Albertone nazionale. La guardia scelta è Peppino De Filippo, sfaticato, con lo zio Monsignore vantato, giacché la parentela è con la zia sua perpetua, il quale fa commercio e uso "non idoneo" di santini e medagliole votive allo scopo di accattivarsi amicizie e favori. Suona nella banda dei vigili diretta dallo stesso maresciallo e spesso lo vediamo delirare di musica coi suoi colleghi. Anche questi quadri tutti godibili e ben recitati. Il brigadiere è Aldo Fabrizi, vedovo, con un maschietto e una figlia (Valeria Moriconi) da maritare al pugile interpretato da Tiberio Mitri in persona. Lui è bonaccione a vista come al solito e anche come vigile non può essere diversamente tanto che cerca sempre di chiudere un occhio con la sua innata indulgenza e benevolenza. C'è anche Nino Manfredi con un ruolo di guardia pure lui ma meno protagonista degli altri. Prenderà il posto di timpanista con risultati scoraggianti e maledirà l'amico Sordi, trasferito a Milàn che tra un "la vaga drìt!", "toh un barbùn!" e un "magùn" per la sua Roma farà apparire la scritta FINE a questo divertente film.
i vigili so tutti s.... santi
Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo
Italia 1956
Regia: Mauro Bolognini
con
Gino Cervi : Maresciallo
Peppino De Filippo: Guardia scelta
Aldo Fabrizi: Brigadiere
Alberto Sordi: Guardia
Valeria Moriconi: Maria
Tiberio Mitri: Sandro
Edoardo Nevola: Tonino
Nino Manfredi : Paolo
Alessandra Panaro: Charlotte
Film che si riguardano ogni volta con piacere, sempre attuali, perché la cialtroneria italiana non passa mai di moda.
RispondiEliminabravo gobbo
RispondiEliminaquando farai capolino su G+??
puoi far le stesse cose che fai su FB
e anche di più
;-))
Spassosissimo!
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