gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Bandito sì... ma d'onore
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Alla morte del Sindaco di Arsella, un paesino della Corsica, si scatena una violenta faida tra il vice sindaco Bartoli Longhi e i parenti del defunto capeggiati da Giuseppe Corti che è giunto fin lì da Roma. E' arrivato in paese anche un ricco parigino, Monsieur Lauriston con sua moglie e il nipote Michel. Questi è un bel giovane che fa subito presa sulla coetanea Antonia Amoretti che è figlia di Valentino, noto nella zona come bandito d'onore. Ha già ucciso per molto meno e lo zio del giovane, ricco ed agiato, è disposto a pagare il burbero genitore della ragazza venendo coinvolto a sua volta nella lotta per succedere al vertice del paese. I Corti lo vorrebbero candidare e sebbene sia riluttante all'idea, tra una sparatoria e l'altra tra le due fazioni, ci si avvia lentamente al giorno delle elezioni. Il capitano Bartoli Longhi non demorde e punta con decisione a tentare ogni mezzo per ostacolare la candidatura del ricco rivale parigino. Cosa che induce il Corti a richiamare dall'America dei parenti mafiosi di origine corsa per ribaltare la situazione. Ma anche se provvisti di mitra contro fucili e lupare, la mira dei contendenti è a dir poco difettosa e nessuno ci resta secco e tantomeno ferito, finché un gruppetto di belle ragazzotte in vacanza, riescono a circuire il capitano che lascia l'isola con loro a bordo di un motoscafo, lasciando al Lauriston la vittoria, da candidato unico, proprio quando stava per lasciare a sua volta l'isola, stanco della gran confusione creatasi. Suo nipote esulta in egual maniera, riuscendo a coronare il sogno d'amore con Antonia sancito dalla benedizione dell'austero genitore che in tutta la faccenda ha fatto il classico can che abbaia non morde, nella divertente macchietta che ne ha fatto il grande Luis de Funès.
Commediola farsesca e farcita di luoghi comuni sulla riottosità riconducibile all'indole italiana che tra le altre forme sfocia nel banditismo generico prima e mafia organizzata poi. Una Corsica indocilmente italiana fin dai nomi dei protagonisti e occasione per ammirarne i tratti paesaggistici stupendi e veri dell'isola alla vigilia del grande boom economico europeo. Eloquente il titolo originale del film uscito in Francia.
La vendetta all'italiana Francia, Italia 1962
Regia: Jean Chérasse Musiche Derry Hall con Louis de Funès: Valentino Amoretti, bandito d'onore Francis Blanche: capitano Bartoli Longhi Olivier Hussenot: Mons. Lauriston Mario Carotenuto: Giuseppe Corti Marisa Merlini: la postina cugina del Corti Jean Lefebvre: Christophe Colombo Rosy Varte: Marthe Lauriston Jacqueline Pierreux: turista Christian Mery: insegnante Geneviève Galéa: Antonia Amoretti Jean Hoube: Michel Lauriston Charles Blavette: Sosthène Elisa Mainardi: una ragazza di Bastia Noël Rochiccioli: Colonna
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati