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Fantomas 70
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Fantomas, imprendibile ed audace ladro internazionale, è l'ossessione del Commissario Juve che, nonostante faccia proclami baldanzosi, non riesce mai a mettergli il sale sulla coda. I giornali ne celebrano le imprese come l'ultimo colpo alla famosa gioielleria Van Cleef & Arpels a Place Vendome che ha fruttato gioielli per ben 5 milioni di nuovi franchi. Tra questi, il Le point du Jour per mezzo del brillante giornalista Fandor, ha piazzato un colpo diretto alla concorrenza, inventandosi di sana pianta un'intervista esclusiva con il misterioso Fantomas. Con l'aiuto della sua ragazza Helene, fotografa del giornale, si è fatto riprendere mascherato in un cimitero parigino per dare un'atmosfera ancor più lugubre al personaggio che nell'articolo svela di avere un piano per la distruzione del mondo, coprendosi al tempo stesso di ridicolo. Questo fa indignare il vero bandito che fa rapire e condurre nel suo covo segreto il povero Fandor, dopo averlo sorpreso e tramortito nella sua abitazione. Fantomas è conscio che la stampa ha un potere enorme e può condizionare l'opinione pubblica come nel caso della sua falsa intervista ed ora pretende che il giornalista smentisca quanto scritto e promuova la sua figura di criminale di altissimo profilo con un altro articolo, pena la sua vita. Poi prima di rilasciarlo ancora narcotizzato, lo marchia con una "F" sul petto in segno di appartenenza a lui e come monito a non tradirlo. Purtroppo per colpa del solerte Commissario Juve che lo sospetta, Fandor finisce in guardina e l'articolo, che prega al suo editore di far uscire, non fa altro che seguire la falsa riga del primo aggravando la sua posizione. Fantomas infatti lo fa rapire di nuovo e in attesa di decidere sulla sua sorte, ne prende le sembianze per una serie di colpi sensazionali che farà a volto scoperto addossando quindi tutte le colpe al povero giornalista, rovinandolo dopo che tutti lo crederanno essere Fantomas. Così il giornalista assiste in TV alle sue imprese, magistralmente rese grazie a una straordinaria capacità di ricreare alla perfezione i volti con i quali agisce, munito tra l'altro di guanti con le impronte digitali dei suoi modelli, particolare questo che risulta poi essere una prova inconfutabile della loro colpevolezza. Parimenti per dare una lezione al tenace Commissario, Fantomas ne assume le sembianze compiendo altre sensazionali imprese per addossargliene le colpe. Viene infatti arrestato dal collega Ispettore Bertrand e torchiato affinché confessi finché Fandor, liberatosi grazie all'aiuto di Lady Beltham, non lo raggiunge per tentare di spiegare a tutti l'arcano. La Beltham, complice di fantomas e sua amante era stata indotta a credere che il suo uomo fosse innamorato segretamente della bella fotografa Helene, fidanzata di Fandor, e fatta a sua volta rapire. Per cui, gelosa, li aveva liberati ed ora, dopo altre movimentate vicende, erano finalmente alle calcagna del misterioso Fantomas. Questi aveva cercato di rapirli dalla prigione dove erano stati rinchiusi dalle autorità in attesa di capire bene i rispettivi ruoli. In fondo entrambi erano stati riconosciuti dai testimoni in diverse circostanze dove il pericoloso ricercato aveva compiuto i suoi crimini. Quando Helen finalmente spiega il tutto, Fantomas se la sta squagliando con i due ammanettati nella sua auto per un movimentato e scoppiettante finale, quando i due si libereranno e con diversi mezzi inseguiranno Fantomas fino al suo sommergibile col quale si dileguerà in mare aperto, lasciandoli tutti e tre su di un canottino di plastica a cercare di remare fino a riva e al prossimo episodio di questa fortunata serie francese che ebbe uno straordinario successo nei favolosi anni '60.
Fantomas Francia, Italia 1964
Regia: André Hunebelle Musiche Michel Magne con Jean Marais: Fantomas / Fandor Louis de Funès: Commissario Juve Mylène Demongeot: Helene, fidanzata di Fandor Robert Dalban: Direttore del giornale Jacques Dynam: Ispettore Bertrand Marie-Hélène Arnaud: Lady Beltham Christian Toma: poliziotto Andrée Tainsy: costumista
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
S tefano Cunningham col fido keats ha spodestato Re Enrico proclamatosi al suo posto Sovrano d'Inghilterra . Il vecchio re morente e in attesa del ritorno di suo figlio dalla Terra Santa aveva dato pieni poteri al fido York al quale aveva consegnato la sua figlioletta per metterla in salvo. Ma York viene subito incarcerato e torturato affinché riveli il luogo dove è custodita la mitica Spada Normanna che conferisce a chi la impugna il diritto assoluto di governare su tutti i popoli della Britannia. Prima di morire il vecchio rivela a un altro detenuto che il luogo dove la spada è nascosta è inciso nel retro di una medaglietta che aveva al collo la piccola figlia del re defunto. Quel detenuto che riesce ad evadere è il giovane e valoroso Ivanhoe di ritorno dalla Terra Santa in incognito dove combatteva col figlio del re morto in battaglia. La situazione in patria è quindi cambiata ma per fortuna c'è gente disposta a battersi contro il tiranno e può iniziare la lotta c...
N icola Nikolajevic , potente e dispotico Zar di tutte le Russie ha affidato allo scienziato Hakim il compito di ritrovare un favoloso tesoro di cui si fantastica in alcuni antichi manoscritti e nascosto da qualche parte nelle impervie caverne ghiacciate dell'Asia Centrale. Qui con l'aiuto degli uomini di scorta guidati dal fido Petrovic , Hakim inizia a scavare e dopo diversi infruttuosi tentativi, scova alcuni forzieri e cosa più incredibile un antico sarcofago al cui interno rinviene il corpo perfettamente conservato di un giovane muscoloso. Risvegliato con alcuni unguenti rinvenuti nell' avello , il giovane lascia tutti sbigottiti perché affamato e assetato oltre a parlare la loro stessa lingua. Ben disposto a seguirli si unisce a loro per tornare a casa dopo che giorni prima una staffetta era stata inviata allo Zar per avvertirlo della scoperta. Questi su consiglio del subdolo Igor , manda loro incontro alcuni soldati fidati travestiti da predoni con il compi...
D opo aver messo a segno il furto della Corona di Armen tempestata di pietre preziose, Diabolik si appresta a completare la collezione dei rimanenti gioielli che verranno indossati da modelle nel Balletto Smeraldo che avrà luogo in un teatro super controllato dalla polizia. Anche questo colpo riesce perfettamente ma Ginko , che aveva previsto tutto, ha fatto stavolta trattare i gioielli con una sostanza radioattiva le cui tracce conducono gli agenti nel covo segreto del Re del Terrore . Scoperto, è costretto a darsi alla fuga con Eva e insieme decidono il modo di recuperare tutto l'immenso bottino che han dovuto lasciare nel covo. Per farlo fingono un dissidio tra i due durante l'inseguimento della polizia, con Eva che finge di zoppicare, per essere lasciata indietro dal compagno al quale urla il suo disprezzo, prima di riuscire a sfuggire agli agenti. Ma poco dopo si rifà viva chiamando l'ispettore Ginko e concordando con lui un piano che lo porti a catturare Diabolik ...
Un film irrinunciabile per chi ama lo Sport, con la "S" maiuscola, ma anche per chi crede ancora nei valori dell'amicizia, della fede e non del bigottismo, del rispetto dell'avversario. Un film che ha segnato, per certi versi, la mia visione dello sport e fatto amare ancor di più l'atletica ed in particolare la corsa. Negli anni in cui è uscito questo film, nell'atletica mondiale ed in particolare nel mezzofondo erano al loro apice Steve Ovett, Steve Cram e l'immenso Sebastian Coe. La colonna sonora è divenuta de facto l'inno dello sport. Buona Visione. Titolo originale Chariots of Fire Paese Gran Bretagna Anno 1981 Durata 123 min Colore colore Audio sonoro Rapporto 1,66:1 Genere drammatico, storico, sportivo Regia Hugh Hudson Sceneggiatura Colin Welland Produttore David Puttnam Dodi Al-Fayed Interpreti e personaggi Ben Cross: Harold Abrahams Ian Charleson: Eric Liddell Nigel Havers: Lord Andrew Lindsay Nicholas Farrel...
scena finale girata nel calanco d'En-Vau vicino a Marsiglia uno dei miei bagni più belli che non scorderò mai <3
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