Alvaro piuttosto corsaro
Discendente da una famiglia di Alvari, tutti corsari, l'ultimo Alvaro ha appena preso il comando della nave sulla quale è imbarcato il giovane mozzo Battista che è in realtà Esmeralda, una giovane desiderosa di vendicare suo padre derubato dal padre dell'attuale comandante. Come non bastasse come minaccia, ecco che il suo braccio destro Ferrante si ammutina con l'equipaggio, abbandonandolo in mare su di una scialuppa e dopo avergli preso metà della mappa di un tesoro in suo possesso. L'altra è nelle mani della sua promessa sposa Isabella Alcantara che studia in un collegio a Martinica dove Ferrante conta di far infiltrare il mozzo Battista che, avendo le fattezze di una ragazza, se ben truccato può passare per studentessa. Loro cercheranno poi di darle manforte studiando opportuni travestimenti sul posto. Ma anche Alvaro ha raggiunto terra e si è salvato grazie all'aiuto di piratesse un tempo fedeli e grate a suo padre, tanto da accompagnarlo di persona a Martinica, dove il nostro rintraccia Isabella e si fa spacciare per il nuovo insegnante di matematica. Ma Esmeralda lo scopre e avverte i pirati che dopo svariate baruffe riescono a catturare Alvaro e la sua Isabella. Lui si era innamorato di Esmeralda durante i loro precedenti incontri e la ragazza, che si era finta sorella di Battista per confondergli le idee, se ne era scappata con i due pezzi della mappa, lasciandoli con un pugno di mosche. Ferrante rinchiude Alvaro e Isabella in una cantina che fa minare e minaccia di farli esplodere se Esmeralda non tornerà da loro con la mappa. La ragazza che è a sua volta innamorata dopo le confessioni di Alvaro si presenta con la mappa per salvarli. Ma per dabbenaggine dei pirati, non si avvedono che il loro scimpanzé li ha chiusi a chiave con i prigionieri dopo che erano state accese le micce. Ormai il destino è segnato e non resta che confessare i propri segreti per liberarsi la coscienza e così Isabella si scopre essere la sorella di Alvaro e quindi non la possibile sposa, Esmeralda di essere tutt'uno con il finto Battista e Ferrante il vero responsabile delle ruberie subite da suo padre. Ma il tempo stringe e perché non dare un'occhiata a quella mappa ricomponendola e giusto per sapere in punto di morte dove era nascosto il tesoro. Con grande stupore è stato celato proprio nel solaio di quella cantina che esplodendo fa piovere sugli affumicati pirati una gran quantità d'oro e gioielli per il finale felice di tutti.
Dal teatro della rivista e del varietà al cinema con telecamera fissa sul palcoscenico a dare l'impressione allo spettatore di trovarsi in sala per ammirare le bellezze in lingerie e un mattatore come Rascel che canta, balla e intrattiene con un'infinità di battute e nonsense divertenti, ancorché riferiti in gran parte all'attualità del periodo.
Dal teatro della rivista e del varietà al cinema con telecamera fissa sul palcoscenico a dare l'impressione allo spettatore di trovarsi in sala per ammirare le bellezze in lingerie e un mattatore come Rascel che canta, balla e intrattiene con un'infinità di battute e nonsense divertenti, ancorché riferiti in gran parte all'attualità del periodo.
Italia 1954
Regia: Camillo Mastrocinque
Musiche Gorni Kramer
con
Renato Rascel: Alvaro
Tina De Mola: Isabella Alcantara
Flora Medini: Esmeralda / mozzo Battista
Veronica Drei: Veronica
Nietta Zocchi: Armanda, figlia del Corsaro Rosso
Giusi Raspani Dandolo: Iolanda, figlia del Corsaro Verde
Adriana Facchetti: Fernanda, figlia del Corsaro Giallo
Peppino De Martino: Ferrante
Corrado Lojacono: Ariodante
Mimmo Craig: El Greco
Pino Ferrara: Pancho
Rudy Solinas: Sereo
Anna Maria Ghiani: vigilatrice
e con
Nanni Bottazzi
Mariolina Bovo
Luigi Ventura
Gino Malerba
Giuseppe Russo
Rita Valetti
Sergio Somigli
e le
Bluebell Girls
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