Le meravigliose avventure di Guerrin Meschino
Alla corte di Costantinopoli vive il giovane Guerrino detto "il Meschino" per le sue origini ignote. Accolto come trovatello dall'Imperatore, egli ama ed è amato da sua figlia Elisenda che vorrebbe farlo ricevere dall'astrologo di corte per aiutarlo a trovare le sue origini. Ma è in atto un assedio dei Turchi e la priorità è la strenua difesa della città e il cercare una via per la pace. Una tregua viene richiesta proprio dal Sultano che viene accolto con i suoi figli per trovare una soluzione ad una guerra ormai in stallo da troppo tempo. Il maggiore dei suoi rampolli è il burbero e violento Pinamonte che durante un banchetto cerca di insidiare Elisenda, venendo immediatamente affrontato da Guerrino. L'onta va lavata a duello ed essendo il giovane non nobile, sarà Alessandro, fratello della principessa a difenderne l'onore. Da questo duello si decideranno anche le sorti della guerra che in caso di vittoria cristiana vedrà i Turchi togliere l'assedio e tornarsene in patria liberando anche le isole egee appena conquistate. Al contrario Pinamonte avrà in sposa Elisenda. Guerrino è affranto ma ha avuto modo di incontrarsi con l'astrologo che gli ha dato da bere una pozione che gli ha fatto riaffiorare dei ricordi di una reggia situata più a nord e dalla quale egli proviene. Così sta per partire col fido scudiero Brunello quando si accorge che Alessandro ha avuto la peggio nel duello, per un colpo al limite del regolamento del furioso Pinamonte. Questi non pago ha voluto sfidare altri cavalieri cristiani a battersi per salvare la principessa e a turno li ha battuti fin quando Guerrino si presenta con la celata abbassata per nasconderne il viso. Riesce a batterlo e scongiurare il matrimonio della sua amata, oltre a salvare Costantinopoli dai Turchi. Mentre Elisenda ha capito chi si celava in quel valoroso cavaliere, Pinamonte schiuma rabbia e, scoperto che il rivale sta per lasciare il posto, lo fa braccare dai suoi uomini. Elisenda gli corre dietro per avvertirlo del pericolo ma mentre lui riesce a passare il confine sconfiggendo i turchi che cercavano di catturarlo, lei viene presa e consegnata a Pinamonte. Guerrino non sa del fatto e prosegue verso nord affrontando i pericoli che l'astrologo gli aveva svelato. Prima un poderoso gigante che riesce ad uccidere trafiggendolo alla gola, per poi dover affrontare un mostruoso coccodrillo dalle dimensioni incredibili, per finire nell'antro della Maga Alcina, dalla cui bellezza ammaliatrice riuscirà però a salvarsi. E' in vista di Scutari e del suo castello che è simile a quello del sogno indotto dall'astrologo ma è presidiato dagli uomini dell'usurpatore alleato dei Turchi. Pinamonte è già al castello con Elisenda e anche i genitori di Guerrino sono vivi e prigionieri da anni. Essi debbono firmare l'atto di cessione del regno affinché la popolazione accetti la presenza straniera, ma si sono sempre opposti fieramente. Ora se vorranno salvare il figlio ritrovato che è l'esatta copia di suo padre, dovranno cedere e parimenti la bella Elisenda accettare il matrimonio col Turco se vorrà che il suo amato viva. Ma quando sembra inevitabile il tutto, ecco che arriva Alessandro con alcuni cavalieri sulle tracce della sorella e si scatena la battaglia con Guerrino che affronta Pinamonte mentre suo padre ingaggia duello con l'usurpatore. Entrambi uccidono i loro rivali diretti e Scutari torna in loro possesso per il trionfo dell'amore tra Elisenda e Guerrino ... che fu detto il Meschino.
Quando il cinema nostrano non aveva niente da invidiare al più costoso e celebrato d'oltre oceano, spaziando tra i generi con disinvoltura. Qui di certo aiuta il bianco e nero a mascherare scenari finti e trucchi dozzinali sicuramente al di sotto di quanto fatto dagli americani con più mezzi e il Technicolor, di per sé un valore aggiunto notevole, ma nel complesso è un film che si fa apprezzare per la bravura degli interpreti e, ultimo ma non ultimo, anche per le tante voci dei doppiatori mitici 💓del periodo.
Quando il cinema nostrano non aveva niente da invidiare al più costoso e celebrato d'oltre oceano, spaziando tra i generi con disinvoltura. Qui di certo aiuta il bianco e nero a mascherare scenari finti e trucchi dozzinali sicuramente al di sotto di quanto fatto dagli americani con più mezzi e il Technicolor, di per sé un valore aggiunto notevole, ma nel complesso è un film che si fa apprezzare per la bravura degli interpreti e, ultimo ma non ultimo, anche per le tante voci dei doppiatori mitici 💓del periodo.
Le meravigliose avventure di
Guerrin Meschino
Italia 1952
Regia: Pietro Francisci
Musiche Nino Rota
con
Gino Leurini: Guerrino e Re Milone suo padre
Leonora Ruffo: Elisenda
Giacomo Giuradei: Pinamonte
Antonio Amendola: Brunello
Anna Di Leo: Costanza
Aldo Fiorelli: Alessandro
Cesare Fantoni: sultano Murad
Sergio Fantoni: Selim
Gian Paolo Rosmino: l'astrologo
Ugo Sasso: Nadir
Tamara Lees: maga Alcina
Alberto Plebani: il gigante
Franco Silva: Bayazil
Rossana Galli: Fenisia
Maria Piazzai: madre del piccolo Mino
e con
Valerio Tordi
Nino Marchetti
Manuel Roero
Gianni Luda
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