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Zorikan lo sterminatore
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Postumia sta per essere attaccata dai Kirgisi guidati dal sanguinario Zorikan. Questi ha ricevuto l'incarico dal Gran Visir di rubare il tesoro e soprattutto la reliquia cristiana che viene lì custodita. L'incarico affidatogli ha suscitato l'invidia di Solimano, altro condottiero che finora era stato preferito dal Visir. Adesso deve partire al seguito di Zorikan e di suo fratello Zodar. La città è difesa dal valoroso Capitano Giulio Ramperti che in visita alla fidanzata Luisa, non può far altro che intervenire quando ormai il nemico sta dilagando in città. Riesce sulle prime a salvare il tesoro e la reliquia per poi cadere in un' imboscata e finire in un burrone abbandonato e creduto morto. Zorikan e suo fratello convincono Solimano ad accettare il loro piano di spartirsi il tesoro, portando al Visir la sola reliquia e imbrogliandolo sul resto. Decidono di nasconderlo in una grotta per dividerselo a tempo debito. Ma subito dopo eliminano Solimano e i suoi uomini ignari di essere osservati da Luisa e suo padre che, preoccupati, erano corsi sulle tracce di Giulio. Questi si riprende e raggiunge il villaggio di pescatori per organizzare una controffensiva, riunendo anche gli sbandati del suo esercito che hanno intercettato Zodar ferendolo mortalmente. Intanto Zorikan era rientrato con la reliquia e quando giunge suo fratello morente non sa più in che punto sia stato nascosto il tesoro. Ma anche Luisa e suo padre sono stati catturati insieme con altri cristiano che fa torturare per scoprire se qualcuno sa dove si trovi il tesoro. Il Capitano Ramperti messo al corrente della cattura di Luisa si precipita al campo di Zorikan per trattare, riuscendo anche a prendere tempo che risulterà necessario per l'arrivo di altri rinforzi. Liberata Luisa con un colpo di mano, si arriva allo scontro finale con il duello tra i due avversari che si conclude alla solita maniera, col trionfo del buono e dell'amore nel giubilo generale. Con interni inesistenti ed esterni sloveni a bassissimo costo, si segnala solo per qualche scena di massa con cavalieri presumibilmente prestati dall'esercito, come era solito per quel genere avventura e peplum che si girava oltre cortina per gli ovvi costi risibili. Il prodotto è tipico da cinema parrocchiale post dottrina domenicale e il protagonista, solito mostrare i muscoli nei ruoli del peplum, è qui ben abbottonato e intabarrato. Nonostante tutto è di gran lunga preferibile all'insipido e vittorioso Brandi.
Zorikanlo sterminatore Italia 1964
Regia: Roberto Mauri Musiche Aldo Piga con Dan Vadis: Zorikan Eleonora Bianchi: Luisa Walter Brandi: Capitano Giulio Ramperti Philippe Hersent: Solimano Vincenzo Musolino: Armando Nello Pazzafini: Il Visir Mauro Mannatrizio: uomo di Zorikan Mario Lanfranchi: padre di Luisa Luigi Batzella: Zodar Franco Pasquetto: Franco Anita Todesco: Anna Gino Turini: Ergen
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
D an Casey è appena giunto a Guainas e deve subito vedersela con gli scagnozzi di Villarda che tuttavia riesce ad ammansire prima di trovare alloggio nella locale locanda. Ortega Villarda nelle vesti di Delegato del Governo tiene in pugno una situazione, che si va facendo sempre più difficile a causa dei rivoluzionari guidati da Lobo . Dan che si fa chiamare O'Hara , induce Villarda a crederlo figlio del vecchio O'Hara, creduto morto in giro dopo essere stato torturato da lui per farsi confessare il luogo dove ha nascosto un favoloso tesoro in smeraldi , trovati in una misteriosa miniera della zona. Ma il vecchio non parla e non è morto, bensì rinchiuso nella famigerata prigione di Santa Margherita da dove è impossibile evadere ed anche avvicinarsi, a causa della palude infestata da serpenti e pericoli di ogni genere. Ma che ci vuole a Dan a rubare l'elicottero che porta i rifornimenti in prigione e a far salire il vecchio O'Hara? Niente! Ha un salvacondotto ...
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