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The Renegade - Black '47
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1847 - di ritorno nella sua natia Irlanda, il soldato Feeney trova una nazione affamata da una spaventosa carestia e in una situazione raccapricciante. C'è gente senza tetto sulla testa perché ha avuto la casa scoperchiata per non aver pagato, come successo a sua madre che è morta di stenti mentre suo fratello è stato impiccato. Quando raggiunge sua cognata e i suoi figli apprende dell'accaduto e deve anche guardarsi dalla diffidenza di chi lo considera un traditore che ha servito sotto gli odiati inglesi. In realtà anche lui, come altri, si era arruolato e partito per combattere in Afghanistan per non morire di fame e per chi era rimasto, oltre alla fame, aveva provveduto l'epidemia di febbre a decimare la popolazione. Ma per i ricchi latifondisti inglesi, sordi alle loro suppliche, erano i primi responsabili del raccolto di patate andato in malora in quell'anno e ne dovevano pagare le conseguenze. Sua cognata viene fatta sloggiare dalla casa che secondo le autorità occupava abusivamente e suo figlio più grande era stato ucciso davanti ai loro occhi per aver tentato di opporsi. Feeney aveva cercato inutilmente di dissuadere gli agenti dall'azione violenta e adesso era stato condotto in catene nella locale stazione di polizia. In lui è scattata la molla della ribellione e in un impeto di sdegno, invece di rispondere alle domande dell'ufficiale, si scaglia contro gli agenti riuscendo a liberarsi ed ucciderne diversi prima di scappare. E' un eroe di guerra e ben armato per cui c'è da prendere ogni cautela possibile per cercare di riacciuffarlo. Le autorità militari incaricano il giovane Capitano Pope di dargli la caccia avvalendosi del segugio Hannah e del soldato Hobson. In borghese, per non allertare la popolazione e non farne un eroe, i tre si mettono sulle sue tracce, con Hannah che lo conosce bene avendo combattuto al suo fianco in Oriente e per giunta gli deve la vita. Feeney nel frattempo segue la sua personale via della vendetta che lo porta a uccidere un suo parente che aveva approfittato della situazione in sua assenza per poi eliminare il giudice Bolton che aveva condannato a morte suo fratello. Nella sua fattoria poi raggiunge l'amministratore di Lord Kilmichael, proprietario delle terre dove viveva sua madre e suo fratello e responsabile della loro fine. Lo sorprende nel magazzino e lo soffoca sotto a quel grano che aveva ammassato e che avrebbe sfamato tanta gente ormai moribonda, riuscendo poi a scappare prima dell'arrivo dei suoi inseguitori che ormai conoscono le sue mosse. Ha incontrato Hannah e non gli ha sparato memore dei loro trascorsi militari ma di notte in un campo dove pernottavano, lo raggiunge e gli intima di farsi da parte e non ostacolarlo nella sua vendetta. Hannah sembra risoluto a continuare a dargli la caccia ma nel prosieguo le loro strade si uniranno. Prima però c'è da sistemare i conti con Lord Kilmichael che è in procinto di partire ed è super protetto dopo gliultimi eventi. Si sente tranquillo e spavaldo circondato dai suoi uomini e mai si sarebbe aspettato il colpo di mano del risoluto Feeney che lo rapisce di notte nell'albergo dove aveva fatto sosta per portarlo via con sé. Ironia della sorte lo lancerà a cavallo contro i suoi uomini l'indomani dando loro l'impressione di essere lui a caricarli e invece scopriranno di aver crivellato il loro padrone. La resa dei conti è vicina e Hannah, reo di non aver fatto fuoco sull'ex commilitone, viene messo al muro per essere fucilato. Feeney riappare ancora come una folgore e lo libera ingaggiando una furibonda sparatoria e ferendo il Captano Pope. Questi però a tradimento spara su Feeney che stava fuggendo a cavallo con Hannah. Questi lo depone in un luogo fuori mano e ha appena il tempo di ascoltare le sue ultime parole prima di spirargli tra le braccia, pregandolo di scappare in America e rifarsi una vita. Ripartito, scorge più avanti sul sentiero il Capitano che fa rientro nei ranghi apparentemente ferito e dolorante e lo segue fino ad un bivio dove c'è gente che sta andando ad imbarcarsi per l'America. Tentenna sul da farsi, indeciso se inseguire e regolare i conti col militare o dare retta al suo amico e seguire la via del nuovo mondo. Scelta quest'ultima che lo vede stanco protagonista alla fine di questa ennesima bruttissima pagina sulla dominazione britannica dell'amatissima Irlanda.
Black '47 Irlanda 2018
Regia: Lance Daly Musiche Brian Byrne con Hugo Weaving: Hannah James Frecheville: Feeney Jim Broadbent: Lord Kilmichael Stephen Rea: Conneely Freddie Fox: Capitano Pope Moe Dunford: Fitzgibbon Barry Keoghan: soldato Hobson Sarah Greene: Ellie Andrew Bennett: Beartla Colm Seoighe: Swineherd Ronan O'Connor: Red McCormack Ciaran Grace: Ó Sé Dermot Crowley: giudice Bolton Sheila Moylette: cancelliere Aidan McArdle: Cronin
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
Severine è candida, Severine è diafana, Severine è ialina, Severine è pura, Severine è perversa, Severine è la Bella di Giorno Severine è Luis Bunuel e la sua proiezione erotica, dissacratoria di una società borghese e perbenista, ne incarna le sue allucinazioni surrealiste fatte di sogno e realtà sempre in bilico tra di esse. A volte ironiche, altre violente, ma sempre eleganti nel conflitto che pongono allo spettatore su cosa sia normale o anormale, giusto o sbagliato. Nel 1967 la società era all'inizio di quei moti che l'avrebbero sconquassata dalle basi bigotte e borghesi e il film fu molto duro da digerire e solo un genio come Bunuel poteva portare sullo schermo un tema così scioccante e se vogliamo amorale, schiaffeggiando il perbenismo dell'epoca con una … carezza chiamata Catherine Deneuve . Lei era la giusta incarnazione per il suo progetto, una donna giovane, borghese che mai al mondo uno avrebbe immaginato di proporle una parte simile. E qui come in seguito,...
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