Il vampiro del pianeta rosso
Proveniente da Marte, sotto le mentite spoglie di Mr. Johnson, in apparenza una persona come tante, agisce un alieno alla disperata ricerca di salvare la vita agli abitanti del suo pianeta. Sull'orlo dell'estinzione a causa di un conflitto nucleare che ne ha compromesso il sistema circolatorio, sono alla ricerca di un surrogato al loro sangue, che si sta lentamente polverizzando, con quello di altri esseri e dalle ricerche sembra che quello umano sia il più vicino a salvarli. Lui stesso si sta sottoponendo a regolari trasfusioni con sangue che preleva dalle sue vittime che poi fa scomparire. La polizia brancola nel buio e solo il dottor Rochelle, al quale Mr. Johnson si è rivolto per un consulto, ha studiato le caratteristiche del suo sangue, scoprendo che non è terrestre. Per questo l'uomo lo ha soggiogato telepaticamente affinché non riveli al mondo quanto ha scoperto. Indossa inoltre un paio di occhiali scuri per non mostrare i suoi orrendi occhi senza iride e con i quali uccide le sue vittime polverizzandone il cervello, per poi prelevarne il sangue con la sua inseparabile valigetta che cela al suo interno uno strumento per il suo prelievo. Nella villa che ha preso in affitto custodisce gelosamente il sangue in un frigo e ne spedisce campioni su Marte con un particolare teletrasporto ben nascosto in casa. Lo aiuta un factotum autista e cuoco-cameriere, mentre il dottor Rochelle gli ha messo a disposizione la sua infermiera Nadine che accetta il remunerativo incarico e si trasferisce nella sua villa. Qui, nonostante Mr. Johnson sia tipo affabile e discreto, scopre che qualcosa di strano sta accadendo, anche confabulando con l'autista che a sua volta conferma le stranezze del loro padrone. Come quella di accendere la caldaia anche in piena estate. I due non sanno che ci brucia le sue vittime come il malcapitato piazzista di aspirapolveri o i tre barboni invitati a cena e mai usciti dalla villa. Anche il compagno di Nadine, l'agente Harry Sherbourne, si insospettisce dopo gli ultimi soggetti scomparsi, tra i quali un asiatico spedito su Marte come “esemplare umano” vivente da esaminare a fondo. Ma una donna fuggita da quel pianeta, dove ormai si stanno uccidendo tra loro per sopravvivere, fa visita a Mr. Johnson bisognosa di sangue che l'altro le trasfonde purtroppo utilizzando un flacone di un cane con la rabbia che era morto e sul quale si doveva indagare. La donna aliena subito dopo si accascia e in ospedale ne constatano il decesso oltre a scoprire caratteristiche non terrestri nei suoi fluidi corporei. Il dottor Rochelle potrebbe tradire il segreto marziano e allora Mr. Johnson gli manda una creatura aliena liberandola da un sinistro involucro che lo raggiunge nel suo laboratorio e uccide. Ma ormai scoperto deve eliminare il suo autista e cercare di ipnotizzare la sua infermiera che, dopo una breve fuga, viene soggiogata e comandata di tele trasportarsi su Marte una volta rientrata in villa. Ha fatto in tempo ad allertare la polizia e il suo ragazzo è accorso in moto e sta inseguendo a tutta velocità Mr. Johnson in fuga su di un'auto. Mentre lui cerca di farsi guardare dal poliziotto, questi aziona la sirena che disturba l'udito sensibile dell'alieno, facendogli perdere il controllo del mezzo per schiantarsi in un burrone. Nello stesso istante Nadine, ormai prossima ad azionare il teletrasporto, riprende il controllo di sé, salvandosi da una brutta fine. La rivediamo col fidanzato, rivivere la brutta e incredibile avventura, sulla tomba di Mr. Johnson sulla quale una targa reca la scritta:
Il maestro del B-Movie Roger Corman dirige questo piccolo capolavoro del genere horror-fantascienza che nel tempo è divenuto oggetto di culto come tanti suoi lavori all'epoca in gran parte snobbati se non deprecati dalla critica. La trama scorre veloce e nella sua semplicità e senza mezzi costosi, riesce a tenere viva l'attenzione per il poco più di un'ora che dura il tutto in bianco e nero.
"Qui giace un uomo che non era di questa terra"
e mentre i sentimenti dei due sono divisi tra pietà e rancore, ecco un'altra sinistra figura apparire lontana alle loro spalle e con gli stessi occhiali scuri e identica valigetta del defunto Mr. Johnson.Il maestro del B-Movie Roger Corman dirige questo piccolo capolavoro del genere horror-fantascienza che nel tempo è divenuto oggetto di culto come tanti suoi lavori all'epoca in gran parte snobbati se non deprecati dalla critica. La trama scorre veloce e nella sua semplicità e senza mezzi costosi, riesce a tenere viva l'attenzione per il poco più di un'ora che dura il tutto in bianco e nero.
Stati Uniti d'America 1957
Regia: Roger Corman
Musiche Ronald Stein
con
Paul Birch: Paul Johnson
Beverly Garland: infermiera Nadine Storey
Morgan Jones: agente Harry Sherbourne
William Roerick: dottor Rochelle
Jonathan Haze: Jeremy Perrin
Dick Miller: Joe Piper
Anna Lee Carroll: donna del pianeta rosso
Pat Flynn: Simmons
Barbara Bohrer: cameriera
Roy Engel: sergente Walton
Tamar Cooper: Joanne
Harold Fong: “esemplare umano”
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