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Fantomas contro Scotland Yard
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Assumendo le sembianze di un suo vecchio amico assicuratore, Fantomas arriva nel castello di Lord MacRashley e dopo essersi svelato allo sbigottito nobile, gli impone una tassa sulla vita allo stesso modo fatto con altri tra i più ricchi del mondo, grandi criminali compresi. Tempo un mese per accettare le condizioni e prima di andarsene con un elicottero venuto a prelevarlo, lascia come monito all'incredulo Lord il corpo senza vita dell'amico al quale aveva rubato le sembianze. Questi allora raduna a castello i più ricchi suoi conoscenti ai quali è stata recapitata la medesima richiesta e con loro concorda un piano per eliminare il criminale, avvalendosi non solo di Scotland Yard ma anche dei suoi due acerrimi nemici Juve e Fandor che vengono a loro volta invitati. Fandor ha con sé l'inseparabile fidanzata Hélène e Juve il suo fedele Bertrand. A castello si respira un'aria strana con Lady MacRashley che è convinta spiritista, oltre a credere di vivere con i fantasmi dei precedenti possessori e a farne le spese è il povero Juve che, nonostante sia incredulo e riluttante a tali pratiche di sedute spiritiche, si ritrova in diverse occasioni a dover fare i conti col soprannaturale. Alcuni impiccati nella sua camera come finti fantasmi in giro per i corridoi nei loro lenzuoli, stanno sconvolgendo la mente del povero Juve. Ma dietro a queste apparizioni e successive sparizioni di fantasmi e cadaveri, c'è lo zampino di Fantomas e dei suoi uomini. Lui ha eliminato davvero il Lord proprietario per poi prenderne il posto con le sue perfette fattezze. Juve quindi aveva visto bene ma poi il cadavere era stato portato via dalla sua camera quando era corso ad allarmare gli altri. Come in altre occasioni, giunti tutti nella sua camera, non avevano potuto che constatare che tutto era in regola e che forse il povero Juve era così suggestionato da aver bisogno di un periodo di riposo. Lo pensa pure lui, ormai convinto dell'esistenza dei fantasmi in quel castello che si burlano di lui. Ma la verità è prossima a comporsi con lo stesso Fantomas che si serve di Juve per il suo piano di riscossione dai ricchi convenuti e ospiti al castello. Lui, rapito ancora una volta dal criminale, dovrà raccogliere i pagamenti sotto forma di diamanti e consegnarli al padrone, dove andrà a recuperarli di persona, se non vuole morire con Bertrand. Per cui accetta di collaborare e informa Lord MacRashley di quanto si appresta a fare non sapendo che è Fantomas. Quando poi verrà a mezzanotte come ha detto a prendersi il bottino, il Lord pigerà un bottone collegato ad una lampadina nella stanza attigua da dove irromperanno Juve e Bertrand armi in pugno. Ma quando il finto Lord sta per squagliarsela, ecco che arrivano Fandor e Hélène a bloccarlo, avendolo scoperto durante una precedente caccia alla volpe dove avevano scoperto il suo travestimento. Ma prontamente l'uomo fa scattare l'allarme e i due poliziotti entrano bloccando i loro amici scambiati per Fantomas. Questi approfitta e si dilegua dal camino su in cima ad una torre del castello dalla quale parte un razzo a tutta velocità. I nostri allertano l'aviazione che in breve entra in contatto con il razzo facendolo esplodere in aria. E' la fine del più pericoloso criminale del mondo esultano felici dal castello, mentre invece il beffardo Fantomas, ancora una volta, sta dileguandosi con lo scrigno di diamanti, pedalando su di una bicicletta, prima di venire raggiunto dai suoi uomini a bordo della lussuosa Rolls. Nel terzo e ultimo capitolo della fortunata trilogia si evidenzia una naturale stanchezza per le dinamiche che vengono a crearsi tra i protagonisti ormai ripetitive e quindi scontate circa gli effetti, restando tuttavia nel divertimento assicurato dall'ottimo de Funès che si prende la scena a più riprese, relegando il resto del cast a mero contorno.
Fantômas contreScotland Yard Francia, Italia 1967
Regia: André Hunebelle Musiche Michel Magne con Jean Marais: Fantomas / Fandor Louis de Funès: commissario Juve Mylène Demongeot: Hélène Jacques Dynam: ispettore Bertrand Françoise Christophe: lady MacRashley Jean-Roger Caussimon: lord MacRashley Robert Dalban: il direttore del giornale Henri Serre: André Berthier, segretario di Lord Mac Rashley André Dumas: Tom Smith Max Montavon: Alexandre, un domestico Jean Ozenne: Albert, maggiordomo di Lord Mac Rashley Roland Giraud: una guardia di Fantomas Roger Trapp: l'interprete del Maharaja Guy Delorme: un capo della mafia Antoine Baud: William Dominique Zardi: il pilota dell'aereo Hubert de Lapparent: Richard Michel Thomass: il maharaja di Kimpura e con Rita Renoir: la star del Crazy Horse
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Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
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N icola Nikolajevic , potente e dispotico Zar di tutte le Russie ha affidato allo scienziato Hakim il compito di ritrovare un favoloso tesoro di cui si fantastica in alcuni antichi manoscritti e nascosto da qualche parte nelle impervie caverne ghiacciate dell'Asia Centrale. Qui con l'aiuto degli uomini di scorta guidati dal fido Petrovic , Hakim inizia a scavare e dopo diversi infruttuosi tentativi, scova alcuni forzieri e cosa più incredibile un antico sarcofago al cui interno rinviene il corpo perfettamente conservato di un giovane muscoloso. Risvegliato con alcuni unguenti rinvenuti nell' avello , il giovane lascia tutti sbigottiti perché affamato e assetato oltre a parlare la loro stessa lingua. Ben disposto a seguirli si unisce a loro per tornare a casa dopo che giorni prima una staffetta era stata inviata allo Zar per avvertirlo della scoperta. Questi su consiglio del subdolo Igor , manda loro incontro alcuni soldati fidati travestiti da predoni con il compi...
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