Dio perdoni la mia pistola
Sotto le mentite spoglie di un reduce sudista, il ranger Texas giunge ad Okland City per indagare sulla morte per impiccagione di un certo Prescott, il cui ranch, requisito dalle autorità, è meta iniziale del misterioso arrivato. Su di lui si scatena il confinante Charlie Clayton che intende farlo sloggiare con le buone o con le cattive. Dapprima lo sceriffo finge di assecondare il possidente e il suo vice Jason ne fa le spese, scontrandosi con il neo arrivato ed avendo la peggio. Lo sceriffo Brennan ne conosce l'identità ma deve fingere per non destare sospetti nel ricco Clayton che mette in azione i suoi scagnozzi, dopo un primo tentativo di comprare l'uomo con il denaro. Ma Texas è un osso troppo duro per i suoi uomini che in più occasioni subiscono sonore sconfitte e Texas scopre nella figlia di Clayton, Gladys, una valida alleata perché stanca delle violenze e dei soprusi paterni. Così la ragazza lo mette sulle tracce di un bandito, Jerome il meticcio, che sta per essere impiccato in una prigione federale. Fu lui a rapinare il postale e ad addossare astutamente la responsabilità al povero Prescott, a casa del quale nascose parte del bottino sotto il letto che, scoperto dalle autorità gli costò l'impiccagione. Texas lo libera dalla forca e lo porta in città per testimoniare contro Clayton e grazie alla preziosa collaborazione di un nanetto, Bart, e di un muto, Tim, che forniscono al nostro alcune micidiali armi, riesce ad arrivare alla resa dei conti finale. Clayton che si è finto per tutto il tempo paralizzato e bloccato su di una carrozzella, si alza d'improvviso e con le pistole in pugno gioca il tutto per tutto. Il meticcio cade a terra fulminato e Texas, ferito, farebbe una brutta fine se il buon Tim non gli lanciasse l'ultima sua diabolica invenzione: un innocuo cappello al cui interno una forte molla fa scattare una lama che si conficca in pieno petto del bieco Clayton. Fu lui a organizzare il piano per impossessarsi col tempo delle terre del suo vicino, più fertili grazie al passaggio di un fiume. Ora Texas può tornarsene da dove è venuto seguito dall'ormai fido Tim che a sua volta non ha più motivi per restare in quel posto.Italia 1969
Regia: Mario Gariazzo, Leopoldo Savona
Musiche Vasili Kojucharov, Elsio Mancuso
con
Wayde Preston: Texas
Loredana Nusciak: Gladys Clayton
Joe De Santis: Charlie Clayton
Dan Vadis: Jason, il vicesceriffo
José Torres: Jerome, il meticcio
Giuseppe Addobbati: lo sceriffo Brennan
Livio Lorenzon: Ramon Ramirez
Irio Fantini: scagnozzo
Antonietta Fiorito: nipote dello sceriffo
Fedele Gentile: il dottor Stevens
Arturo Dominici: il giudice Collins
Nino Marchetti: il proprietario dell'emporio
e con non accreditati
Riccardo Pizzuti: Manuel Ramirez
Pasquale Basile: Pablo Ramirez
Luciano Bonanni: Tim, il maniscalco muto
Salvatore Furnari: Bart, il nano
Osiride Pevarello: scagnozzo di Clayton
Fortunato Arena: postiglione
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