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Alba fatale
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Gil Carter e il suo amico Art Croft sono rientrati, dopo diverso tempo trascorso fuori per lavoro, nel buco di paese del Nevada che ritrovano in subbuglio per i continui furti di bestiame che vi avvengono. Si è sparsa la voce che un noto possidente è stato derubato e ucciso per cui si rende necessaria una immediata caccia agli assassini. La gente è in preda ad una furia incontrollabile e a nulla valgono le suppliche del giudice e di un commerciante a non lasciarsi andare a linciaggi ma seguire le regole imposte dalla legge. Lo sceriffo però è fuori e il suo vice è un tipaccio capace solo di infiammare ancor più gli animi, tanto che aizzati anche da Jeff Farnley, amico intimo della presunta vittima, si decidono a partire. Con loro, anche se riluttanti, anche i due neo arrivati giusto per sviare i sospetti su di loro a lungo assenti dal paese. Oltre a Jeff c'è anche il Maggiore Tetley a dare ordini alla masnada che ben presto sorprende durante un bivacco notturno tre cow boys. Vorrebbero impiccarli subito ma di fronte alle loro insistenze circa l'innocenza, si decide di aspettare l'alba per giustiziarli. Gil, il suo amico sono tra i pochi, sette in tutto, a credere nella buona fede specie del giovane Donald Martin che ha moglie e figli e che insiste di aver pagato quelle bestie e di chiedere nel vicino paese notizie sul suo conto o direttamente a sua moglie. Ma lo sceriffo mandato a chiamare non arriva e l'alba è arrivata per cui si procede all'esecuzione. Gil tenta di fermarli azzuffandosi con alcuni di loro che prontamente lo bloccano per poi frustare i cavalli e impiccare i tre. La lettera che il giovane aveva ottenuto di scrivere a sua moglie è talmente toccante che in molti si rendono conto di aver probabilmente commesso un omicidio. Ne hanno conferma all'arrivo dello sceriffo che non solo dirà di aver arrestato l'uomo che ferì l'allevatore, il quale è vivo e vegeto contrariamente alla notizia che era girata in paese. Appurato che in sette si erano opposti, lo sceriffo dopo aver tolto la sua al suo vice, indegno di indossarla, ammonisce tutti che verranno perseguiti a norma di legge per il loro efferato crimine. Tra questi il Maggiore Tetley, uno dei più ostinati, appresa la notizia, una volta giunto a casa, si toglie la vota con un colpo di pistola. Gil legge la lettera commovente del giovane ucciso al banco del saloon a tutti i presenti che mestamente ne ascoltano le parole,
Mia cara moglie il signor Davies ti dirà cosa è successo stanotte.
E' un uomo buono e ha fatto di tutto per salvarci.
Credo che ci siano altri uomini buoni qui ma forse non
sanno quel che fanno. Sono loro di cui ho compassione perché
per me sarà finita tra poco mentre essi dovranno ricordarsene
per tutta la vita. Un uomo non può farsi la Legge da sé e uccidere
senza far male a tutto il genere umano, poiché così ha violato
non una sola Legge ma tutte le Leggi del mondo. La Legge è qualcosa
di più grande che non le parole del Codice o i Giudici o gli Avvocati
che la mettono in atto. E' tutto quanto il mondo ha imparato circa la
giustizia e il Bene e il Male. E' la coscienza stessa dell'umanità.
Non può esservi quella che chiamiamo Civiltà se gli uomini non hanno
coscienza e se vogliono mettersi a contatto con Dio come possono se
non con la coscienza. E che cos'è la coscienza di ognuno se non
una piccola parte della coscienza di tutti gli uomini del mondo?
Non mi resta altro da dirti che di baciare i bambini e che Dio
ti benedica. Tuo marito Donald.
per poi, subito dopo, partire col suo amico e lasciarsi, forse per sempre, quel posto alle spalle.
Western psicologico con azione inesistente a favore di una lenta e complessa introspezione psicologica dei protagonisti avente tema la giustizia e la legge come valori inalienabili dei quali il singolo non può appropriarsene impunemente se non danneggiando l'intera umanità.
The Ox-Bow Incident Stati Uniti d'America 1943
Regia: William A. Wellman Musiche Cyril J. Mockridge con Henry Fonda: Gil Carter Dana Andrews: Donald Martin Marc Lawrence: Jeff Farnley Mary Beth Hughes: Rose Mapen Anthony Quinn: Francisco Morez William Eythe: Gerald Tetley Harry Morgan: Art Croft Jane Darwell: Jenny Grier Matt Briggs: giudice Daniel Tyler Harry Davenport: Arthur Davies Frank Conroy: Maggiore Tetley Dick Rich: deputato Butch Mapes Paul Hurst: Monty Smith Victor Kilian: Darby Willard Robertson: sceriffo Risley Francis Ford: Alva Hardwicke George Meeker: Mr. Swanson
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Sam Martin sbarca il lunario portando a pesca la gente sul suo battello d'altura aiutato dal fido e quasi sempre sbronzo Harvey . Ha debiti un po' ovunque nella zona porto e spesso deve impegnare oggetti per tirare avanti. L'ultimo cliente, che gli ha pure perso una costosa canna da pesca, lo ha truffato con un assegno a vuoto per cui quel Mr. Hanagan che gli offre una discreta sommetta per farsi portare a Cuba gli capita proprio a proposito. Lui e la sua giovane bionda, che dice essere svedese, sembrano una coppia sportiva e tutto sommato a posto, ma a Cuba è in atto una rivoluzione e lui non ha il permesso per navigare fin là. Gli potrebbe costare il sequestro del battello che peraltro è solo in affitto, ma la somma è di quelle che fan cambiare idea. Sbarcheranno col favore della notte per poi filarsela prima dell'alba come pattuito e tutto procede per il meglio, fino al momento burrascoso della ripartenza, dove il misterioso ospite si imbarca al volo inseguito da ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
Avanti con gli anni, il prode D'Artagnan è capitano dei Moschettieri e fedele alla Regina Anna . Costei tuttavia subisce gli infausti consigli del Cardinal Mazzarino che a proposito del loro illustre ospite Carlo II Re d'Inghilterra consiglia di maritarlo a sua nipote Olimpia Mancini . In primo luogo per sottrarlo alle ire del rivoluzionario Cromwell ed aiutarlo poi a riprendersi il trono d'Inghilterra unendo le due potenze con un patto di sangue indissolubile e al tempo stesso garante di maggior presa nei confronti dell'altro grande patto attuato tra Spagna e Austria che potrebbe risultare deleterio per la Francia . Ma ecco che il Re Carlo, forse subodorando oscuri piani, si allontana da Parigi rifugiandosi nel castello del Principe di Condè , avversario politico del Mazzarino. D'Artagnan viene incaricato di riportare Re Carlo a Parigi con qualunque mezzo e pur contrario alle direttive del Cardinale, non può sottrarsi al medesimo volere della sua Regina ...
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