gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Simbad e il califfo di Bagdad
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Reduce da innumerevoli viaggi per i mari di tutto il mondo, il giovane Simbad rientra finalmente a Bagdad deciso a non mettere più piede in una nave. Ma dopo aver scoperto che la vecchia nutrice è morta e la casa dove aveva vissuto è stata requisita dal Vizir per i tanti debiti accumulati dalla donna, viene lusingato dalle attenzioni di, Firùz e Bamàn, due astuti ladruncoli e con loro, per dimenticare la brutta realtà in cui versa, finisce drogato in un locale dove si arruolano forzatamente marinai. Si ritrova così a bordo dell'ennesima nave e costretto a lavorare se non vuole finire in pasto ai pesci. La nave trasporta tra le altre, la bella Sherazade che deve andare in sposa al califfo Shariar, noto per le sue manie e perversioni che lo vedono uccidere ogni volta la più bella delle sue ballerine al termine della danza in cui il giovane raggiunge una sorta di orgasmo, prima della crisi epilettica che lo assale. I suoi dignitari vorrebbero defenestrarlo ma non hanno ancora le necessarie forze per farlo. Nel frattempo a bordo nave l'aitante Simbad ha modo di relazionarsi con la bella Sherazade finendo per innamorarsi. Questo gli costa l'abbandono in mare con i suoi due compagni di bisboccia parimenti finiti arruolati come marinai. Il terzetto approda in un'isoletta deserta nella quale fanno mostra di sé tanti scheletri di sventurati che prima di loro vi fecero naufragio. Tra i relitti trovano anche uno strano pallone che gonfiandolo con aria calda, secondo quanto scritto su di una pergamena, è in grado di alzarsi in volo. Trovano anche nei resti di quella nave cinese molti razzi e bombe con micce da innescare. Preso quindi il volo i tre raggiungono dapprima la nave, per regolare i conti col capitano, scoprendo che la principessa è già stata sbarcata a destino, ragione questa che li vede riprendere il volo verso Bagdad dopo aver bastonato per bene l'equipaggio e depredato di ogni avere. A destino Simbad scopre di essere il gemello, allontanato quand'era in fasce, del pazzo califfo per cui i suoi dignitari escogitano un piano per sostituirlo a quello al comando, contando poi di averne facilmente ragione. Ma il neo arrivato è scaltro e aitante al punto che non solo riesce a salvare la bella Sherazade dalle grinfie del gemello, ma anche a liberarsi dei suoi famelici dignitari grazie al bombardamento che i suoi due fidati soci compiono servendosi dell'aerostato. Ricchi e con la bella Sherazade i nostri possono andarsene verso un radioso futuro.
Simbad e il califfo di Bagdad Italia 1973
Regia: Pietro Francisci Musiche Alessandro Alessandroni con Robert Malcolm: Simbad e il califfo Shariar Sonia Wilson: Sherazade Luigi Bonos: Firùz Leo Valeriano: Bamàn Spartaco Conversi: Hassem Arturo Dominici: il Vizir Franco Fantasia: il comandante delle guardie Eugene Walter: Zenebi, l'eunuco Paul Oxon: il capitano della nave e con Carla Mancini Maria Luigia Biscardi Eva Maria Gabriel Gianfranco Clerici
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
Fresco di Aida all' Arena di Verona mi è particolarmente gradito proporvi questo film del 2001 del regista francese Benoit Jacquot con una magistrale e stupenda Angela Gheorghiu , soprano rumena che qui recita col marito, il tenore Roberto Alagna nel ruolo di Cavaradossi . La storia credo la conoscano tutti, l'amore tragico tra la bella Tosca e Mario Cavaradossi sullo sfondo delle guerre napoleoniche e caduta della Repubblica Romana . Il regista con sapiente uso di luci rende l'atmosfera dell'opera in maniera superba coadiuvato in questo da interpreti grandissimi: Angela nel ruolo di una bellissima Tosca , Roberto Alagna il marito-pittore-patriota Mario Cavaradossi e uno straordinario Barone Scarpia , capo della polizia papalina e invaghito di Tosca , interpretato da uno dei più bravi baritoni ognitempo: Ruggero Raimondi . Consiglio senz'altro di vedere questo film, sia agli amanti della lirica che agli altri desiderosi di avvicinarsi a questo lato della m...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati