Che botte ragazzi!
Bill Cannon, un venditore ambulante bonaccione e corpulento, tira a campare spacciando per miracolose, pozioni da lui prodotte. In un villaggio messicano di passaggio, in qualità stavolta di rabdomante, aveva scoperto del petrolio ed era stato cacciato in malo modo dai peones che non sapevano che farsene, avendo estrema necessità di acqua per i loro aridi terreni ormai improduttivi. Ma mentre quei poveracci imprecavano su quella sostanza puzzolente e inquinante che stava sgorgando dal terreno, nella vicina cittadina il signor Pat Barnes, possidente senza scrupoli, saputa la notizia aveva mandato i suoi scagnozzi per far sloggiare i messicani dopo aver acquistato il loro terreno per pochi dollari. La gente del posto cerca di resistere a quell'imposizione essendoci nata in quella terra che abitano da generazioni, scatenando l'ira degli uomini di Barnes. Per fortuna in loro aiuto arriva un giovane cinese di passaggio che li mette in fuga dopo averli malmenati grazie alla sua abilità e conoscenza delle arti marziali orientali. Accomiatatosi dai messicani grati del suo aiuto, il giovane si imbatte nell'ambulante che era stato catturato dagli uomini di Barnes e stava per essere impiccato. Il poveraccio aveva soccorso per strada un messicano morente che un tempo era socio di Barnes e questi saputo il fatto, temendo che gli avesse confidato i loro segreti, lo aveva fatto catturare per interrogarlo a frustate e poi impiccarlo. Buon per lui che il provvidenziale cinese è ancora nei paraggi e riesce a liberarlo a suon di sganassoni per i malcapitati scagnozzi che allertano il loro padrone circa la pericolosità del "muso giallo". E' l'inizio del sodalizio tra Bill e il cinesino che si chiama Shanghai Joe e saranno mazzate per tutti fino all'epilogo tragico per il cattivo Barnes. C'è spazio anche per il neo arrivato Giudice Finney che svela il suo piano di riportare la legalità in quel posto, servendosi dell'insospettabile cinese che era in realtà un agente federale. Visto poi che Bill è ricercato per truffa continuata, il giudice vede bene di stracciare l'avviso per il suo aiuto fondamentale dato nella guerra contro Barnes e il suo agguerrito esercito personale, lasciando che si unisca a Joe nel suo futuro girovagare.
Sulla falsa riga della coppia Spencer/Hill si muovono questi due protagonisti che tutto sommato sanno come menar le mani per un'oretta e mezza di spensierata visione. Dirige Bitto Albertini una produzione italo-tedesca che vede il sempre ottimo Kinsky nel suo ruolo congeniale di cattivo, arricchire il prodotto finale.
Italia, Germania Ovest 1975
Regia: Bitto Albertini
Musiche Mauro Chiari
con
Klaus Kinski: Pat Barnes
Cheen Lie: Shanghai Joe
Karin Field: Carol Finney
Tommy Polgár: Bill Cannon
Tom Felleghy: Giudice Finney
Claudio Giorgi: Manuel
Paolo Casella: il complice di Barnes
Fortunato Arena: lo sceriffo Wilson
Consalvo Dell'Arti: il padre di Manuel
Attilio Dottesio: il vecchio messicano
Renato Malavasi: il pianista del saloon
Dante Cleri: il croupier
Roberto Dell'Acqua: scagnozzo
e con
Leopoldo Valentini
Carla Mancini
Luigi Antonio Guerra
Giorgio Bixio
Laila Sheld
Claudio Ruffini
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