Testa o croce
T exas 1892 - il Crazy Horse, un saloon molto frequentato di Plata City che funge anche da bordello, è nel mirino delle donne della città che sobillate da miss Pitts, una fanatica quacchera, danno l'assalto al locale devastandolo e picchiando selvaggiamente le ragazze prima della loro cacciata dalla città. Alla tenutaria Shanda Lee è andata ancora peggio, visto che è finita in gattabuia nell’ufficio dello sceriffo dopo essere stata trovata a letto col banchiere Burton ucciso da un colpo della sua Derringer. In realtà la donna non ricorda nulla e si professa innocente al punto che per evitare il linciaggio, lo sceriffo la fa scortare dai suoi vice Red e Old a Phoenix per avere un regolare processo. Ma durante un bivacco notturno i due incontrano Bill, un bruto che vive cacciando in solitaria e al quale non manca mai il whisky. Così decidono di far bisboccia ed approfittare di quella bella ragazza che poi con una scusa elimineranno affinché non possa rivelare di essere stata violentata. Bill, abituato a uccidere, si assume l'incarico e quando toccherà a lui approfittare della ragazza le chiuderà il conto, mentre i due vice torneranno in città dicendo che la donna ha tentato la fuga rubando una pistola e finendo uccisa e seppellita nel deserto. La poveretta invece viene sì lasciata nel deserto ma ancora in vita quando William Hunter, un bandito, la rinviene e la porta con sé nel suo nascondiglio in una ghost town in pieno deserto. Qui vive rintanato con un paio di fidati indiani Hopi che si prendono cura della ragazza che risvegliatasi è molto aggressiva per il trauma subito e ci vogliono giorni affinché comprenda di essere in buone mani e al sicuro. Quando questo avviene grazie alle cure di William, Shanda se ne innamora e gli racconta la sua triste storia. Allora lui decide di vendicarla recandosi a Plata City, dove non è conosciuto e tantomeno ricercato, per farla pagare ai due vice e al loro brutale complice. Al suo arrivo si segnala per la sua abilità nell'uso della colt aiutando lo sceriffo a sventare una rapina in banca divenendone amico. Poi in poco tempo entra in confidenza anche con i suoi vice che in separate occasioni fa confessare prima di ucciderli. Entra anche in relazione intima con la vedova Burton che adesso gestisce la banca di suo marito e scopre che fu lei a dare incarico al bruto di eliminare suo marito, gelosa della sua relazione ormai alla luce del sole con Shanda. Non resta che rintracciare quel selvaggio che vive isolato con pecore e fargli firmare una dettagliata confessione su come andarono i fatti scagionando Shanda. Fu lui infatti a seguire il banchiere nella camera di Shanda e tramortirlo prima che lei uscisse dal bagno, finendo a sua volta tramortita. Dopo di che li denudò e mise a letto dove sparò al banchiere in pieno petto fuggendo dalla finestra. All'arrivo dei soccorsi la situazione sembrava deporre a sfavore della povera Shanda tanto che venne arrestata. Ma dopo la firma sulla confessione ecco irrompere nella baracca la vedova Burton che spara al suo uomo e pretende quella carta, scatenando la reazione di Bill che fuggendo, manda in frantumi una lampada ad olio incendiando la baracca dove la vedova troverà un'orrenda quanto meritata fine. Dopo di che con una scusa si accomiata da Shanda pregando i suoi amici indiani di portarla oltre confine dove lui li raggiungerà dopo aver sbrigato alcune pratiche con lo sceriffo. Incontra così lo sceriffo al quale dà la confessione che scagiona Shanda e gli rivela anche di essere un bandito ricercato in diversi stati e sulla cui testa pende una ricca taglia. Prega quindi lo sceriffo di lasciargli il tempo di allontanarsi e garantire a Shanda la taglia come se fosse stata lei a denunciarlo, cosa che viene accettata, per poi fuggire nella ghost town dove poco dopo arriva lo sceriffo con una nutrita posse. Ne nasce una sparatoria dove il nostro evita di colpirne alcuno per poi uscire allo scoperto e farsi crivellare di colpi chiudendo la sua triste carriera di ladro, appena illuminata nel finale da un grande gesto di altruismo, in una sorta di tentativo estremo di redenzione.
In questo film lo spaghetti sta ampliando il raggio di influenza del pubblico con l'introduzione dell'aspetto erotico e anche sadico tanto che poi alcuni di questi western nostrani viaggiavano col divieto ai minori. C'è Edwige Fenech con i suoi bei seni dei 21 anni che a differenza delle altre viene anche fustigata dalle arcigne donne di Plata City.
Testa o croce
Italia 1969
Regia: Piero Pierotti
Musiche Carlo Savina
con
John Ericson: William Hunter, detto "Black Talisman"
Sheyla Rosin: Shanda Lee
Franco Lantieri: lo sceriffo
Daniela Surina: Sybille Burton
Isarco Ravaioli: Old
Franco Daddi: Red
Pasquale Basile: Bill
Edwige Fenech: Manuela
Loris Gizzi: Bocca di Rosa
Ugo Pagliai: il banchiere Roland Burton
Dada Gallotti: Lilly
Renato Navarrini: il dottore
Maria Teresa Piaggio: miss Pitts, la quacchera
Pinuccio Ardia: Miserere, il becchino
Pasquale Basile: Bill
Silvana Bacci: Mee-Noa, l'indiana
Antonietta Fiorito: saloon girl
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