C'era una volta a... Hollywood
R ick Dalton popolare protagonista della serie TV western Bounty Law cerca il grande salto nel dorato mondo del cinema. Ma dopo i successi televisivi di fine anni '50 non è ancora riuscito, 10 anni dopo, ad avere parti importanti al cinema. Solo ruoli da cattivo e altre partecipazioni a serie TV con grave ricaduta emotiva e conseguenti crisi depressive che lo portano ad abusare dell'alcool. Per questo gli è stata ritirata la patente e deve all'affetto del suo inseparabile amico Cliff Booth il fatto di essere ancora in sella. Era infatti l'amico a cadere da cavallo per lui, facendogli per dieci anni da controfigura ed è sempre lui oggi che lo scarrozza in auto fungendo da autista e tutto fare, comprese riparazioni alla sua lussuosa villa a Hollywood. Abita a fianco di Roman Polański e della sua bella moglie Sharon Tate, trasferitisi lì da poco, ma non è ancora riuscito a presentarsi e fare la loro conoscenza preso dal lavoro. Un'occasione propizia sembra venirgli dall'agente di casting Marvin Schwarzs che gli propone di trasferirsi in Italia dove l'industria cinematografica è altrettanto fiorente e dove tanti suoi colleghi in declino in America hanno ritrovato nuova linfa e denari oltre a una insperata popolarità nel vecchio continente, dove le produzioni italiane sono molto apprezzate. Ma Rick non ne vuol sapere in partenza considerando il genere spaghetti western di gran lunga inferiore all'originale e poi adesso che è vicino della coppia Polański-Tate, assai popolare nel nuovo cinema hollywoodiano, conta di dare finalmente una spinta alla sua carriera. Booth invece quando rientra a casa vive con la sua adorata pitbull Brandy in una roulotte e l'ha addestrata così bene che aspetta con pazienza che il suo padroncino le riempia la ciotola prima di avventarsi e spazzolare tutto con grande appetito. Booth è in rotta con chi procura gli stuntmen per vecchie ruggini sorte con Bruce Lee sul set di un film e non lavorando, nel tempo libero che passa ad aspettare Rick per riportarlo a casa, gira per la città dove in tre diverse occasioni si imbatte in una affascinante fanciulla di nome Pussycat. Al terzo incontro, con lei che sembra passi il suo tempo a fare autostop, Booth procede proprio nella direzione nella quale vuole andare la ragazza per cui la fa salire. Capisce subito però che è una hippy svalvolata che addirittura si offre sessualmente a lui. Ma Booth non vuole grane con la giustizia temendo che sia minorenne per cui accetta di portarla nella comune dove dice di vivere e che guarda caso è un ranch di un suo vecchio amico che trova, ormai cieco, in mano di una comunità di sbandati tossici alquanto pericolosi. Ma visto che all'uomo va bene così a Booth non resta che salutarlo e riprendere la solita routine, fin quando Rick accetta l'offerta italiana e se lo porta appresso pretendendolo come controfigura per tre spaghetti western e un italian-spy. Sei mesi passati in Italia con grande soddisfazione e rientro in patria con una moglie, Francesca Capucci, e un bel gruzzolo anche se non gli consentirà in avvenire di continuare a mantenere il suo grande amico Booth, che tuttavia non sembra darsene pena. Tornati a casa, mentre Francesca in preda al jet-lag si butta sul letto, i due decidono di farsi una colossale bevuta di commiato. Ma quella notte stessa quattro membri della comune di Charles Manson, il cui capo giorni prima aveva fatto un sopralluogo nei pressi della villa della Tate, penetrano nel vialetto della villa con l'intento di uccidere tutti quelli trovati all'interno. Ma Rick Dalton, già piuttosto alticcio, infastidito dal rumore della marmitta scende in strada e li caccia in malo modo essendo quella una via privata. Così i quattro fanno finta di allontanarsi per decidere all'istante di eliminare tutti quelli trovati all'interno della villa di quell'ubriacone che hanno riconosciuto per essere un loro beniamino TV quand'erano ragazzini. Una del quartetto però non se la sente e li abbandona lasciandoli in tre. Con fanatica furia penetrano nella villa con Rick che è in piscina con le cuffie in testa e non si accorge di niente, mentre Booth è appena rientrato col cane. Ma anche lui è un po' frastornato per cui sulle prime se la ride di quei tre, un ragazzo e due ragazze, che lo stanno minacciando. Ma quando una di loro va a prendere con forza Francesca dal letto, Booth ordina a Brandy di attaccare e in breve i tre hanno la peggio con Booth che viene accoltellato in un gluteo e Rick che, accortosi alla fine, uccide l'ultima ragazza ancora in vita dandole fuoco col suo lanciafiamme. Lo aveva dai tempi di un film bellico nel quale aveva dovuto usarlo e per addestrarsi a maneggiarlo bene ne aveva acquistato uno personalmente. Arrivano polizia e ambulanze per i morti e Booth che viene ricoverato ferito ma sorridente per tranquillizzare l'amico che vorrebbe accompagnarlo in ospedale. Gli lascia Brandy per sicurezza che già si è chiusa in camera con Francesca e può contarci che non farà entrare nessuno.
Un cast importante e tante prove d'attore di rara efficacia come nei camei di Damian Lewis, impressionante nella mimica facciale di Steve McQueen, o del bravo Mike Moh nei panni di Bruce Lee. Altrettanto impressionante Damon Herriman nell'apparizione fugace di Charles Manson e senza tralasciare la straordinaria Margot Robbie nel dar vita a una stupenda e indimenticata Sharon Tate. Mettici poi la cura meticolosa dei dialoghi e la ricostruzione di ambienti di quegli anni e ottieni un prodotto di qualità in stile Tarantino fino all'inevitabile pulp finale che è ormai un suo marchio d'azienda depositato.
Once Upon a Time in Hollywood
Stati Uniti d'America, Regno Unito 2019
Regia: Quentin Tarantino
Musiche vari
con
Leonardo DiCaprio: Rick Dalton
Brad Pitt: Cliff Booth
Margot Robbie: Sharon Tate
Emile Hirsch: Jay Sebring
Margaret Qualley: Pussycat
Timothy Olyphant: James Stacy
Julia Butters: Trudi Fraser
Austin Butler: Charles "Tex" Watson
Dakota Fanning: Lynette "Squeaky" Fromme
Bruce Dern: George Spahn
Mike Moh: Bruce Lee
Luke Perry: Wayne Maunder
Damian Lewis: Steve McQueen
Al Pacino: Marvin Schwarzs
Nicholas Hammond: Sam Wanamaker
Samantha Robinson: Abigail Folger
Rafał Zawierucha: Roman Polański
Lorenza Izzo: Francesca Capucci
Costa Ronin: Wojciech Frykowski
Damon Herriman: Charles Manson
Lena Dunham: Catherine "Gypsy" Share
Madisen Beaty: Patricia "Katie" Krenwinkel
Mikey Madison: Susan "Sadie" Atkins
James Landry Hébert: Steve "Clem" Grogan
Maya Hawke: Linda Kasabian
Victoria Pedretti: Leslie "Lulu" Van Houten
Scoot McNairy: Bob "Business" Gilbert
Clifton Collins Jr.: Ernesto il messicano
Dreama Walker: Connie Stevens
Rachel Redleaf: Cass Elliot
Rebecca Rittenhouse: Michelle Phillips
Rumer Willis: Joanna Pettet
Spencer Garrett: Allen Kincade
Michael Madsen: sceriffo Hackett
Rebecca Gayheart: Billie Booth
Kurt Russell: Randy
Zoë Bell: Janet
UN OTTIMO TARANTINO
RispondiEliminaMargaret Qualley una stupenda Pussycat acqua e sapone profuma di beata gioventù hippy
RispondiEliminauna bella ricostruzione di un'epoca fantastica un viaggio in quel tempo che evoca la gioventù
RispondiEliminaI really appreciated it
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