O.K. Nerone
S barcati da una nave americana un gruppo di militari vengono portati in gita a Roma. Due di loro, Jimmy Gargiulo e Fiorello Capone, di chiare origini italiane, benché non si meritino tale premio, vengono aggregati in quanto conoscendo l'italiano saranno utili come interpreti. Ma già strada facendo la loro goffaggine aveva causato un incidente al torpedone che li trasportava al punto che il loro comandante li aveva fatti rinchiudere in un magazzino fino al rientro dalla gita. Grazie ad uno stratagemma si erano liberati della guardia del loro sergente e finalmente erano arrivati nella città eterna. Fantasticavano sulla vita della Roma imperiale nei pressi del maestoso Colosseo, quando un malvivente li colpì con violenza in testa tramortendoli. E' l'inizio di uno straordinario viaggio nel tempo per i nostri due sprovveduti che capitano nella Roma di Nerone in piena persecuzione dei cristiani. Nonostante spieghino di non esserlo con la loro firma liberatoria su di un lasciapassare, una croce, essendo analfabeti, li inchioda come adepti di tale religione, costringendoli ad una precipitosa fuga in una taverna finendo a bagno dentro a un tino di mosto. Le guardie non li scoprono così i nostri possono liberarsi dall'incomodo nascondiglio ma completamente ubriachi. Per fortuna una schiava dell'oste, Licia, cristiana pure lei, li traveste da gladiatori con le armature di due di loro uccisi il giorno prima. Con quelle passeranno inosservati tra i clienti già in parte ubriachi e tutti gladiatori. Ma non sanno i nostri che nell'ambiente Nerone è odiato in quanto li costringe a uccidersi nell'arena, per cui a un loro cenno di omaggio all'imperatore, vengono aggrediti e picchiati. Imparata la lezione si mettono a loro volta a imprecare contro Nerone, che travestito da gladiatore per carpire i loro pensieri, si infuria e li fa inseguire dai suoi pretoriani. I due si nascondo e travestono da ragazze negre per finire poi insieme a Licia ad un mercato di schiave. Lei, acquistata da un nobile romano, lo implora di prendere anche quelle due racchie in apparenza ma bravissime nella gestione della casa, venendo accontentata con somma gioia dei due travestiti in quanto un cartello al mercato recitava che gli invenduti sarebbero finiti in pasto ai leoni. Il loro nuovo padrone però è un amante segreto di Poppea per cui i nostri finiscono a corte. Ma Nerone, gelosissimo, li scopre nell’alcova e li manda a combattere nell'arena dove le loro goffe moine lo faranno divertire oltremodo, al punto che li preferisce a corte per organizzare i futuri divertimenti al posto del noioso Tigellino, attirandosi per questo le sue ire. Infatti poco dopo escogita un piano diabolico per far bere loro una sinistra pozione che inavvertitamente viene bevuta dal loro padrone, l'amante di Poppea. Costui invasato da tale intruglio cerca di montare una ribellione popolare contro Nerone, dovendo però darsi alla fuga con i due rei di esser loro complice. Buon per loro che nelle successive disavventure arrivi un provvidenziale capitombolo a risvegliarli nei pressi del Colosseo aiutati a rialzarsi dalla Polizia Militare. E' stato un sogno ma quel comandante che li invita a rientrare ha incredibilmente il volto di Nerone a incutergli altra incertezza prima della parola FINE.
Una divertente commedia di Mario Soldati con la rodata coppia Chiari - Campanini che da prova di grande capacità recitativa, spaziando dalla rivista alla pura e semplice gag visiva, dimostrando anche una discreta versatilità nelle tante dinamiche che vengono a crearsi, con Walter più snello e quindi agile, rispetto a un Carlo più in carne ma discretamente mobile.
O.K. Nerone
Italia 1951
Regia: Mario Soldati
Musiche Mario Nascimbene
con
Carlo Campanini: Jimmy Gargiulo
Walter Chiari: Fiorello Capone
Gino Cervi: Nerone
Silvana Pampanini: Poppea
Jackie Frost: Licia
Piero Palermini: Caio Marco
Giulio Donnini: Tigellino
Alda Mangini: Sofonisba
Rocco D'Assunta: Pannunzio
Mario Siletti: Seneca
Rosario Borelli: Tullio
Gildo Bocci: Burbo l'oste
Giacomo Furia: Harbinger
Ugo Sasso: Muzio
Pietro Tordi: gladiatore della Gallia
Enzo Fiermonte: gladiatore
Bruno Smith: mercante di schiavi
Angelo Dessy: un contrabbandiere
Michael Tor: un console
Felice Minotti: un cristiano
Umberto Sacripante: ambulante
Pasquale Fasciano: un ladro
Alba Arnova: prima ballerina
e con
Henri Vidon
Richard McNamara
Franco Pesce
Lalla Ambraziejus
Sandro Bianchi
grandiosi nel rendere alla perfezione l'idea di essere ubriachi sembra lo siano per davvero da quanto son bravi entrambi
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