Parasite
I n piena crisi occupazionale la famiglia Kim, con papà Ki-taek, mamma Chung-sook, e figli Ki-woo, maschio e Ki-jung femmina, vivono in un misero seminterrato sbarcando il lunario alla meno peggio con lavoretti a domicilio. E' in compenso una famigliola coesa e che tiene botta alle avversità del momento con grande spirito di gruppo, finché arriva il giorno che cambia radicalmente la loro vita. O meglio riescono ad approfittare dell'occasione grazie a spiccate doti di astuzia ed accortezza, sviluppate nel vivere quotidiano in condizioni di perenne bisogno che ha loro aguzzato l'ingegno. Così quando il giovane figlio Ki-woo si vede offrire dall'amico la possibilità di fare ripetizioni di inglese al suo posto, visto che sta per andare a completare gli studi all'estero e non può farlo, accetta di diventare il tutor della figlia adolescente del ricco architetto Park Dong-ik spacciandosi a sua volta per brillante studente universitario. Accolto nella villa lussuosa, familiarizza subito con la mamma della ragazza, ben lieta di averlo come supporto di sua figlia Da-hye con la quale Ki-woo entra ben presto in confidenza. Visto poi che la ragazza ha anche un fratellino, Da-song, piuttosto problematico e con spiccate qualità artistico pittoriche, riesce a introdurre a casa Park anche sua sorella Ki-jung, facendola passare per critica d'arte e psicologa, utilissima come sostegno al piccolo con quella che in gergo chiamano arteterapia. A sua volta la sorella abilissima, escogita uno strattagemma per liberarsi del loro autista, lasciando ad arte le mutandine nella vettura con la quale era sta riaccompagnata a casa e che vengono scoperte l'indomani dal padrone di casa mentre si reca al lavoro. Pensando che il suo autista si serva della loro lussuosa auto per rimorchiare ragazze e magari prostitute, lo licenzia su due piedi. Giusto per liberare il posto a papà Ki-taek, un tempo autista e ben raccomandato dagli astuti figli. C'è solo da far assumere mamma Chung-sook, ma il suo posto è saldamente nelle mani della vecchia governante Moon-gwang, una colonna della casa che cura con estrema dedizione sopperendo alle lacune della padrona specie in cucina, deliziando la famiglia Park coi suoi manicaretti. Sarà difficile liberarsene per i nostri astuti neo arrivati e far posto a mamma. Ma una inaspettata fortuna viene loro in soccorso quando scoprono dalla ormai fidanzatina del tutor d'inglese che in quella casa non si possono mangiare pesche, che a lei tra l'altro piacciono tanto, perché la loro governante è affetta da una grave forma di allergia che può scatenarle il contatto o solo respirare minuscole particelle della caratteristica peluria del frutto. Zacchete!! E' un attimo che i nostri a più riprese le fanno inalare a sua insaputa quel micidiale invisibile peletto grattato ad arte dalla superficie del frutto per scatenare nella donna delle convulsioni spaventose. Tali da far supporre ad una forma avanzata di tubercolosi che sembra sia una malattia endemica in Corea e per evitare contagi è meglio metterla alla porta con la sostituta, guarda caso, già pronta a subentrare. Ora la famiglia Kim che viveva in ristrettezze, si ritrova unita a riempirsi la pancia a sbafo e disporre di quattro cospicui stipendi e visto che i Park sono fuori per un campeggio, si può tranquillamente alzare il gomito e divertirsi a loro spese mentre fuori sta infuriando un temporale.
Un gran bel film, che si beve d'un fiato nonostante le due ore abbondanti di durata e che partendo da temi propri della commedia vira pian piano nel tragico e grottesco pulp finale, con colpi di scena che dimostrano la crescita e bravura di un cinema ai più sconosciuto come quello made in Corea del Sud. Il bravo regista mette in atto una storia che ha tutte le premesse per sorprendere il pubblico, fin dall'approfondimento psicologico iniziale di ogni singolo ruolo che ne svela con sguardo ironico le singole peculiarità. Ma detto questo e dell'ottimo risultato finale ci sembra francamente eccessivo l'enorme successo ricevuto agli Oscar (4 premi) o al Festival di Cannes (Palma d'Oro) segno di quanto sia scarso il panorama generale del cinema, critici compresi.
Gisaengchung
Corea del Sud 2019
Regia: Bong Joon-ho
Musiche Jung Jae-il
con
Song Kang-ho: Kim Ki-taek
Lee Sun-kyun: Park Dong-ik
Cho Yeo-jeong: Choi Yeon-kyo
Choi Woo-shik: Kim Ki-woo
Park So-dam: Kim Ki-jung
Lee Jung-eun: Gook Moon-gwang
Park Myeong-hoon: Geun-se
Chang Hyae-jin: Kim Chung-sook
Jung Ziso: Park Da-hye
Jung Hyeon-jun: Park Da-song
Park Seo-joon: Min-hyuk
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