Maciste contro i mongoli
A lla morte di Gengis Khan, i suoi tre crudeli figli, disobbedendo alle sue ultime volontà di pace con i popoli confinanti, occupano con un colpo di mano la vicina Moravia. Catturano la Principessa Bianca all'interno del suo palazzo nella capitale Tuleda, costringendo alla fuga il piccolo Principe Ereditario Alessio, che inseguito da un drappello di Mongoli, viene salvato dal forzuto Maciste incontrato per caso sulla strada. Mentre il Principe, rifocillato da Maciste, può riprendere il cammino verso il Re di Ratislavia per chiedere il suo aiuto, Maciste, appresi i fatti, si mette in marcia verso Tuleda ma senza avere un piano ben preciso. Giunto in città si inserisce nella lotta tra i tre fratelli che stanno contendendosi la principessa catturata per mezzo di un torneo così come previsto dalle loro leggi. Sayan abilissimo con l'arco, Susdal nel maneggio della frusta e Kin Khan dalla forza incredibile, debbono accettare la sfida e battersi con Maciste, venendo a turno sconfitti. Tuttavia non può scegliere la libertà per entrambi e preferendo concederla a Bianca, è costretto ad accettare la schiavitù e giurare fedeltà a Susdal, quello dei tre fratelli che se lo è aggiudicato acquistandolo. Tuttavia Bianca è subdolamente gettata di nuovo in prigione affinché riveli il luogo in cui è nascosto il tesoro reale. Esso è celato all'interno di una pesante macina alla quale sono incatenati a turno degli schiavi, mentre Maciste a volte la fa girare da solo, oltre ad essere sottoposto a pesanti prove, tra le quali il combattimento con un leone e tutte sopportate sapendo Bianca in salvo. Ma quando scopre che è stata di nuovo imprigionata, spezza le catene e si batte furiosamente per liberarla, sorretto dall'arrivo dei rinforzi del Re di Ratislavia, appena giunto a Tuleda con i suoi soldati e il piccolo Alessio. Maciste sconfigge mortalmente i tre crudeli fratelli e libera Tuleda dai Mongoli sposando Bianca, acclamati e festeggiati nel tripudio generale.
Ennesimo esempio di discreta fattura del genere peplum assai in voga in quegli anni e che vede il possente Mark Forest non nuovo nei panni .. succinti del forzuto eroe. Con lui di contorno molti volti noti nei vari generi che sfornava con grande lena il cinema italiano del periodo, con una predilezione personale per la bella e sensuale Maria Grazia Spina.
Maciste contro i mongoli
Italia 1964
Regia: Domenico Paolella
Musiche Carlo Savina
con
Mark Forest: Maciste
José Greci: Principessa Bianca de Tuleda
Maria Grazia Spina: Ljuba
Ken Clark: Sayan
Nadir Moretti: Kin Khan (accreditato Nadir Baltimore)
Howard Ross: Susdal (accreditato Renato Rossini)
Bianca Doria: Raja
Loris Loddi: il piccolo Principe Alessio
Tullio Altamura: Osvaldo
Giuseppe Addobbati: il Re di Ratislavia (accreditato John MacDouglas)
Renato Terra: Karikan
Fedele Gentile: Bernard
senz'altro Mark Forest è stato a mio avviso uno dei migliori interpreti per il ruolo
RispondiElimina