Franco, Ciccio e il pirata Barbanera
R agazzo tuttofare nella taverna della zia, Franco è affascinato dai racconti sui pirati di Ciccio, un lestofante che si spaccia per Capitano di Marina al servizio segreto di Sua Maestà Britannica. In realtà è pieno di debiti e ricercato giorno e notte da una torma di creditori, trovando in quel sempliciotto di Franco l'unica fonte per sfamarsi, facendosi portare a casa quel che rimedia in taverna per ascoltare i suoi racconti. Franco è ben lieto di farlo e lo venera specie quando scopre di essere figlio di un pirata, appena giunto nella taverna, che gli ha lasciato una mappa indicante un'isola nella quale il mitico Capitano Flint ha sepolto il suo tesoro. John è il suo nome, ed è stato malmenato dal terribile Barbanera che vuole quella preziosa mappa avendo a suo tempo ucciso Flint senza però sapere dove aveva nascosto il tesoro. Ora, ritrovato suo figlio, gli consegna la mappa e lo invita a recuperarlo, facendo attenzione a Barbanera, da tutti conosciuto e temuto come il Terrore dei Sette Mari. Visto che il capitano, Ciccio, per governare la nave c'è, mancherebbe un equipaggio e soprattutto una nave per prendere il largo ma senza soldi come si fa? Ci pensa zietta zitella, che con la taverna ha messo da parte un discreto gruzzolo e si dice disposta a finanziare la missione per cui bando alle ciance e via di arruolamento. In molti si presentano al porto per imbarcarsi e tra loro, all'insaputa di tutti e ben simulati, si imbarcano anche Barbanera e tre suoi scagnozzi. Lo scopo è quello di impossessarsi della nave una volta giunti sul posto ma nel frattempo, senza dare nell'occhio, mescolarsi agli altri nelle normali attività di bordo. Barbanera ad esempio si è presentato col nome di Manteca, spacciandosi per cuoco, mestiere che riesce a svolgere anche bene, preparando zuppe assai apprezzate dai due sprovveduti marinai Franco e Ciccio. Dopo diverse peripezie e rotte sbagliate, Barbanera stanco di indossare i panni di cuciniere, si svela a tutti ammutinandosi e prendendo il controllo della nave. Giunti sull'isola del tesoro, la mappa si rivela precisa e un immenso carico di oro e preziosi viene caricato a bordo. Per Franco e Ciccio la sorte è però segnata, visto che il pirata vuole legargli una palla di cannone ai piedi e gettarli in mare. Ma quando tutto sembra ormai volgere per loro alla fine, ecco un prodigio venire in loro soccorso: il fantasma di Capitan Flint!! Questi, invisibile, agisce disarmando o colpendo i pirati e aiutando gli imbranati Franco e Ciccio che non si capacitano della loro bravura con la spada al pari dell'incredulo Barbanera che con i suoi tre compari ne sta prendendo di brutte. Al punto che il resto dell'equipaggio si rivolta, temendo l'ira degli invincibili Franco e Ciccio e si unisce ai due contribuendo a catturare Barbanera e i suoi per far rotta verso casa. Al porto li aspettano festanti John, ripresosi dalle botte, la zia finanziatrice e soprattutto i tanti creditori di Ciccio che potranno riavere quanto gli spetta.
Divertente parodia de l'Isola del Tesoro, una delle tante che in quegli anni girarono insieme Franco e Ciccio e che si apprezza ancora per leggerezza e semplice divertimento.
Franco, Ciccio e il
pirata Barbanera
Italia 1969
Regia: Mario Amendola
Musiche Roberto Pregadio
con
Franco Franchi: Franco
Ciccio Ingrassia: Ciccio
Fernando Sancho: Il Pirata Barbanera
Mimmo Palmara: Il Pirata Flint
Adriana Facchetti: Zia di Franco
Pietro Tordi: Il Pirata John
Rosita Toros: Aluna
Enzo Andronico: Cane Nero
Umberto D'Orsi: creditore di Ciccio
Andrea Scotti: Uomo di Barbanera
Giuseppe Castellano: uomo di Barbanera con l'uncino
Fortunato Arena: Timoniere
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati